“Errore umano”, così è stato definito l’abbattimento dell’aereo di linea Ucraino. L’errore umano è costata la vita ai 176 tra membri e passeggeri, diversi iraniani, molti canadesi, intere famiglie, neo sposini e bambini. Molti tornavano nei propri paesi, molti altri tornavano nei paesi dove lavoravano dopo essere stati dai propri cari per le vacanze natalizie, nessuno aveva nulla a che fare con quello che stava accadendo su quel cielo.
L’Iran, dopo aver negato qualsiasi coinvolgimento a quello che è stato definito subito un “incidente” ha dovuto ritrattare e ammettere la propria colpa. “Un operatore della difesa aerea ha inviato un messaggio ai suoi superiori. Non ha ricevuto nessuna risposta per 10 secondi e ha deciso di abbattere” l’aereo, ha spiegato il comandante delle Forze aerospaziali dei Guardiani della Rivoluzione dell’Iran (i Pasdaran), il generale Amir Ali Hajizadeh. Il presidente iraniano Hassan Rohani affida le proprie scuse ad un tweet in cui afferma che “La Repubblica islamica dell’Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso” e le “indagini proseguiranno per identificare e perseguire” gli autori di questa “grande tragedia” e “questo sbaglio imperdonabile”. Gli errori alla base di queste morti sono Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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