La coppia è bollita? Gli ingredienti per la felicità coniugale si ritrovano in cucina. È a tavola che si risolvono più facilmente i problemi d’amore.
Ne è convinto un terzo degli italiani – per la precisione il 34% – che, per farsi perdonare un torto dal partner, si cimenta ai fornelli in specialità gastronomiche salva-coppia.
Rimedio, questo, ritenuto di gran lunga più efficace di un week-end fuori (25%), di una giornata rilassante in una spa (19%) e anche del classico mazzo di fiori (14%).
A decretarlo uno studio condotto dall’associazione “Donne e qualità della vita” su un campione di 420 tra uomini e donne di età compresa tra i 24 e i 45 anni, fidanzati o sposati.
Il 36% del panel non ha dubbi: a tavola due innamorati ritrovano più facilmente l’armonia perduta in nome della complicità di sguardi e della pace dei sensi che si instaura sotto il comun denominatore del buon cibo. Inoltre, secondo il 27% del campione, a tavola si può dialogare con tranquillità estraniandosi da tutto il resto.
Da non trascurare anche l’aspetto della seduzione (17%), insito nella preparazione, nella somministrazione e nel consumo delle pietanze, e quello della perdita di inibizioni (11%) dovuto spesso all’alcol che accompagna gli alimenti.
Ma i tempi cambiano e il classico invito a cena fuori viene scelto dal 34% degli intervistati, a tutto vantaggio, complice anche la crisi economica, delle ambientazioni casalinghe, scelte dal 59%, perché capaci di compendiare risparmio e romanticismo.
Un vero e proprio trend confermato anche dalla stampa estera. “Per la coppia – scriveva di recente l’edizione francese di Marie Claire – la cucina è il luogo dove si rivelano i sentimenti. Esattamente come il letto, la tavola crea la coppia. Il cibo è, prima di tutto, una storia d’amore”. E ancora, secondo il quotidiano messicano El Mañana, “un rituale che può continuare a tenere accesa la fiamma della passione per tutta la vita di una coppia è preparare periodicamente delle cenette romantiche”.
Per la rivista belga Plus Magazine è fuori discussione che “l’amore passa per lo stomaco”, per cui “essere in due in cucina può rappresentare un nuovo punto di partenza per la coppia”.
Infine anche il Times of India concorda sul fatto che “cucinare è un ottimo modo per ravvivare il rapporto con il proprio partner”.
“L’importante – spiega Serenella Salomoni, presidente dell’Associazione ‘Donne e qualità della vita’ – è riuscire, tramite la cucina, ad inebriare tutti i sensi. La vista: in cucina, come in amore, va sorpresa, quindi anche a tavola occorre sbizzarrirsi con la fantasia e prestare attenzione alla sensualità con cui si porta il cibo alla bocca. L’udito: durante una buona cena il piacere della conversazione, i rumori discreti e l’atmosfera ovattata creano una situazione di benessere che predispone all’intimità e alla seduzione. Gusto e olfatto: l’odore ci anticipa e ci fa sognare, ricordandoci sensazioni già vissute. Tatto: nella tavola tutto partecipa al piacere, proprio come il vestito e la biancheria nel corpo dell’amante. È in questa combinazione di tutti i sensi che si trova la magia dell’indissolubilità di gastronomia ed eros”.
Ma qual è l’allestimento gastronomico di gran lunga preferito tra le mura domestiche per far capitolare il proprio partner?
Resiste la classica cenetta romantica a lume di candela, che raccoglie il 38% delle preferenze degli intervistati, ma, a sorpresa, il buffet (31%) riscuote più consensi della colazione in camera (20%), sicuramente più agevole da servire, come pure di una pantagruelica e raffinata cena preparata da uno chef a domicilio (9%). E, questo, non solo nell’ottica del risparmio.
Significativamente al 29% degli interpellati l’idea di allestire un buffet per il proprio partner piace soprattutto perché stimola la creatività riguardo al modo di presentare le pietanze.
Il 26% lo preferisce perché, piuttosto che una rigida cena a tavola, lascia maggiore libertà di movimento alla coppia, mentre il 22% ne fa un discorso di flessibilità dietetica: al buffet non si è obbligati ad assaggiare tutto, ma si può prendere ciò che si vuole senza appesantirsi in previsione del post-cena.
Per il 19%, infine, il buffet è di gran lunga migliore di una cena preparata al momento perché consente di nascondere agli occhi del partner eventuali lacune ai fornelli. Quali sono i cibi che maggiormente aumentano amore e desiderio?
Lo chef Mattia Poggi, volto di punta del canale satellitare Alice, che ai buffet ha dedicato il suo primo libro “I buffet, detto fatto!” (Sitcom Editore), propone il suo personalissimo e raffinatissimo menù salva-coppia. “Ovviamente – spiega Poggi – deve essere a base di cibi afrodisiaci, da consumare rigorosamente in piedi e senza barriere tra i due partner.
Si comincia da un antipasto di ostriche insaporite da vodka sour, per passare ad una millefoglie di ravioli, porro e capesante al pepe rosa. Per secondo, poi, un trancio di baccalà con composta di cipolle dolci piccanti e indivia croccante. Come dessert, infine, propongo una bavarese al cocco su salsa di spinaci freschi e chutney di zucca: una vera delizia capace di addolcire anche gli animi più bellicosi”.
E per chi invece non vuole osare tanto o semplicemente non ha tanta dimestichezza in cucina? Secondo un sondaggio diffuso da Bild, “una bella bistecca e un buon vino rosso sono la ricetta preferita da lui, mentre lei va pazza soprattutto per fragole e champagne”.