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29 April 2024
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Società

Basilea: il Consolato dona le insegne ANCRI al Mu.MA di Genova

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Comunicato

Il 25 aprile scorso, in occasione del 73° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, i connazionali Giovanni Gino VIVIANI, classe 1926, e Vincenzo SETTEDUCATI, classe 1930, hanno 

spontaneamente deciso di consegnare al Consolato d’Italia le insegne appartenute all’Associazione Nazionale dei Combattenti e Reduci Italiani (ANCRI) della Confederazione Elvetica e della sezione di Basilea (2 stendardi con aste, 1 bandiera e 1 fazzolettone). Alla commemorazione, tenutasi nel giardino del Consolato, dove nel 1964 è stato eretto, su iniziativa proprio dell’ANCRI, un Monumento ai Caduti italiani in guerra, erano inoltre presenti i parlamentari eletti nella circoscrizione Europa, Sen. Fantetti e On. Billi.

Il Console Camerota, onde evitare che tale patrimonio di memoria storica andasse disperso, d’intesa con i diretti interessati, ha quindi pensato di prendere contatto con alcune istituzioni museali italiane per sondare eventuali disponibilità ad accogliere il materiale, con il proposito di valorizzare il ricordo di coloro che dapprima parteciparono alla Resistenza italiana e poi emigrarono in Svizzera, mantenendo sempre solidi rapporti con l’amata Patria.

Risposta positiva è giunta dal Mu.MA di Genova (Istituzione Musei del Mare e della Navigazione, sezione MeM – Memoria e Migrazione) che ha assicurato di tenere i cimeli in custodia in attesa dell’inaugurazione del Museo dell’Emigrazione Italiana nella nuova sede di Genova, dove è stato recentemente trasferito da Roma e che dovrebbe auspicabilmente aprire le porte il prossimo anno.

Il Console Camerota ringrazia il Mu.MA per aver accolto la proposta, la docente Caterina Grasso e la tirocinante Lucrezia Pisani per il supporto prestato nelle varie fasi dell’iniziativa, il redattore della rivista L’Eco, Stefano Materia, per il supporto prestato alla realizzazione di una video-intervista al partigiano Viviani e lo spazio dedicato sulla rivista. Piú di tutti, peró, si intende ringraziare i connazionali Viviani e Setteducati per la loro lotta e i sacrifici profusi per la conquista della libertà, della Patria e delle generazioni a seguire.

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