Naomi Elishuv: la violinista che suona durante il suo intervento al cervello, questo e altri fatti curiosi di cui forse ancora non sapete niente. Vi chiediamo quindi se lo sapete…
…qual è la storia del simbolo del Bluetooth?
Il bluetooth, uno standard tecnico-industriale di trasmissione dati per reti personali senza fili, usato da tanti quotidianamente collegando, ad esempio, il nostro mouse al computer ha un simbolo con una storia molto particolare. Il nome risale al X secolo ed è stato preso da Harald Blåtand, in inglese Harold Bluetooth, re della Danimarca. Il simbolo riproduce, infatti, le sue iniziali nell’alfabeto runico.
…che esistono modi semplici per sembrare più intelligenti?
È proprio così, secondo diversi studi scientifici risultiamo più intelligenti se, ad esempio, ci fingiamo preoccupatissimi per qualcosa, anche se in realtà non ci interessa più di tanto, perché le persone più intelligenti sono più ansiose delle altre. Un altro modo per sembrare più intelligenti è quello di sorridere, infatti, indossando il vostro miglior sorriso in ogni situazione vi farà sembrare oltre che più simpatici anche più intelligenti. Un dato curioso parlando di intelligenza è quello che persone più intelligenti tendono ad andare a letto tardi e a svegliarsi altrettanto tardi. Uno studio ha esaminato le abitudini di sonno di 20.475 universitari americani e ha notato che, durante la settimana, il più noioso di loro andava a letto alle 11:41 e si alzava alle 7:20. Al contrario, il più brillante si coricava alle 12:29 e si rialzava alle 7:52.
…che l’ora solare causa più incidenti?
Secondo il sito quelchenonsapevi.it i fatti parlano chiaro: gli incidenti mortali aumentano il giorno in cui l’ora solare (o legale che sia) entra in vigore. Quel giorno si registra un aumento sensibile degli incidenti, probabilmente a causa della maggiore presenza di conducenti distratti dallo sbalzo di orario. Uno studio specifico condotto sui minatori segnala inoltre un aumento di incidenti sul lavoro, più frequenti e più gravi quando le lancette vengono spostate.
..che c’è un semplice trucco per sapere se le uova sono ancora fresche?
Capita che le uova non sono più così fresche come magari desiderate, ma con un trucco semplice e veloce potete scoprire se sono ancora da consumare o se è meglio buttarle. Mettete dell’acqua fredda in un bicchiere e posate dentro l’uovo, il modo in cui l’uovo cadrà vi farà riconoscere se l’uovo è fresco o no. Se l’uovo affonda completamente è fresco, se rimane a metà è ben possibile che sarà già vecchio di qualche settimana. Se però l’uovo galleggia in una posizione verticale o in cima al bicchiere, significa che non è più fresco ed è meglio buttarlo.
…che esiste un disturbo che rende impossibile riconoscere i visi delle persone?
Si chiama prosopagnosia il disturbo che rende incapaci di riconoscere le facce. Nel nostro cervello c’è un’area specializzata nel riconoscimento dei visi, dato che questi sono così importanti. Questa regione, chiamata fusiform gyrus, fa sì che riusciamo a riconoscere le persone dal loro viso. Problemi di sviluppo o danni al fusiform gyrus possono causare che non sappiamo niente sull’aspetto delle persone, neanche dei nostri cari.
…che durante il suo intervento al cervello una violinista ha dato un concerto?
Si chiama Naomi Elishuv, la violinista del Lithuanian National Symphony Orchestra che per un disturbo che la faceva tremare, ha dovuto smettere di suonare. A settembre di quest’anno però è stata operata al Sourasky Medical Center a Tel Aviv dove i chirurghi le hanno inserito un pacemaker nella regione affetta del cervello per regolare il tremito tramite impulsi elettrici. Secondo il direttore dell’ospedale Yitzhak Fried le era stato chiesto di suonare durante la procedura perché i dottori avevano bisogno della sua “partecipazione attiva” per l’impianto del pacemaker. Fried ha dichiarato che “quando abbiamo attivato le stimolazioni della giusta regione, ha smesso di tremare e Elishuv ha continuato a suonare Mozart con grande emozioni e senza tremare”.
…che in cielo potrebbero “galleggiare” circa 100 elefanti?
Come rappresentare, in maniera comprensibile, il peso di una nuvola? Se lo è chiesto Peggy LeMone, del National Center of Atmospheric Research di Boulder, in Colorado. I risultati della ricerca appaiono sorprendenti. La scienziata americana ha preso come «unità di misura» il mammifero terrestre più grande del pianeta, l’elefante. E ha spiegato: «Se l’acqua in una piccola nuvola pesa all’incirca 550 tonnellate e posto che un elefante medio possa pesare 6 tonnellate, ciò significa che in cielo, al posto di quella nuvola, potrebbero “galleggiare” circa 100 elefanti». Perché ciò non accade? «Naturalmente perché l’acqua è formata da particelle infinitamente minori rispetto a un elefante» ha spiegato la studiosa. Andando avanti con gli esempi, LeMone ha stabilito che un grande temporale pesa come 200 mila elefanti, mentre un uragano arriva alla stratosferica cifra di 40 milioni di pachidermi. In questo caso, l’acqua scaricata dall’uragano risulterebbe più pesante di tutti gli elefanti della Terra.