Un uomo, una donna, un’isola e una passione travolgente consumata in una sola settima: l’ultimo lavoro cinematografico di Rolando Colla
Sette giorni sembrano pochi eppure sono sufficiente per far nascere e scoppiare prima la passione e poi l’amore. È quello che succede ad Ivan e Chiara, un botanico e una costumista teatrale che si trovano ad organizzare un matrimonio in una piccola ma affascinante isola della Sicilia. Un uomo e una donna che, complice l’atmosfera primitiva ed autentica dell’isoletta di Levanzo, scoprono l’attrazione l’uno per l’altro e la vivono tra i turbamenti e la voglia di incontrarsi. Il nuovo film di Rolando Colla, regista di Giochi d’estate, esplora ancora una volta il tema dell’amore, anche se questa volta si tratta di una tipologia di amore diverso. Mentre nel film precedente “Giochi d’estate” il regista scruta l’amore giovane, adolescenziale, timido, puro e quasi impacciato, in “Sette giorni” il suo sguardo si sofferma ad indagare l’amore più maturo, più passionale e travolgente tra un uomo e una donna che riescono a coinvolgersi l’uno nella vita dell’altro in un brevissimo lasso di tempo. Anche la stagione estiva del film precedente, la stagione della spensieratezza, delle vacanze, del divertimento, ma anche degli amori fugaci, ritorna in qualche modo nell’ultimo lungometraggio attraverso l’isola. Levanzo, l’isola dove si consuma l’amore tra Ivan e Chiara, infatti, richiama l’atmosfera di viaggio, di relax e di estraniamento dalla quotidianità che riesce a coinvolgere i due protagonisti che, pur essendo impossibilitati, uno per indole e l’altra perché già impegnata, decidono di lasciarsi andare per quei pochi giorni insieme cercando si lasciare fuori tutte le complicazioni di un rapporto.
“Quest’isola è un posto incantevole che mi porterò nel cuore – dice il regista Rolando Colla in un’intervista – che ci ha permesso di lavorare al meglio delle nostre possibilità, grazie a un’accoglienza perfetta, sia dagli amministratori che dalla gente del posto che ha assecondato tutte le nostre esigenze”. Il piccolo borgo marinaro, infatti, con le poche spiagge a ciottoli, la natura rigogliosa e selvatica, le acque trasparenti e accoglienti dai fondali marini ricchi di storia è lo scenario perfetto per questo amore clandestino nato sull’isola e destinato a finire una volta abbandonata l’isola, almeno secondo i piani iniziali. La gente di Levanzo, le tradizioni, il cibo e le canzoni fanno parte dell’intera cornice che contribuisce a rendere l’atmosfera accattivante e affascinante. I due attori protagonisti, lo svizzero Bruno Todeschini nei panni di Ivan e l’attrice italiana Alessia Barela che interpreta Chiara, sono stati davvero bravissimi e intensi nell’espressività, nella fisicità esplosiva. La prima di questo poetico film di Rolando Colla sarà proiettata il prossimo 22 novembre presso Le Paris di Zurigo e a partire dal 24 novembre cominceranno le proiezioni proiezioni ufficiali.
Trama di Sette giorni:
Ivan, un botanico originario di Firenze, vaga nel paesaggio arido di una piccola isola siciliana. Aspetta Chiara, una costumista quarantenne che arriva da Pisa per aiutarlo nei preparativi di un matrimonio. La migliore amica di Chiara, Francesca, e il fratello di Ivan, Riccardo, si sposeranno sull’isola fra sei giorni. Fin dal loro primo incontro, Ivan e Chiara provano l’uno per l’altra una forte attrazione che li turba entrambi e dalla quale entramb tendono a ritrarsi, Chiara perché è sposata e Ivan perché ha paura di impegnarsi in una relazione e di fallire. Nonostante le resistenze, non riescono però a tenere a freno l’esplosione dei propri sentimenti. Decidono quindi di vivere il loro amore per il tempo che gli è concesso, e cioè fino al giorno in cui arriveranno gli invitati alle nozze, fra i quali c’è Stefano, il marito di Chiara, tentando in questo modo di porre un limite all’intensità del loro amore.
Eveline Bentivegna