Verso un sì per la legge sull’asilo, aumentano i contrari sul servizio pubblico e finanziamento dei trasporti, senza possibilità il reddito base
Il 5 giugno i cittadini svizzeri saranno chiamati a un’intensa domenica alle urne, nella quale saranno sottoposte cinque votazioni federali. Secondo il secondo sondaggio dell’istituto gfs.berna, svolto tra il 13 e 21 maggio, la partecipazione al voto sarà del 48% a livello nazionale con variazioni nelle diverse regioni.
Incerto l’esito per l’iniziativa “A favore del servizio pubblico” – La qualità del servizio pubblico da anteporre al profitto. Alcune riviste dei consumatori, “K-Tipp”, “Saldo”, “Bon à Savoir” e “Spendere Meglio”, hanno lanciato l’iniziativa che chiede alla Confederazione e alle imprese parastatali di non conseguire profitti nel settore delle prestazioni di base e di non perseguire interessi fiscali e di vietare inoltre le sovvenzioni trasversali, infine di emanare disposizioni sui salari che non siano più alti di quelli dell’amministrazione federale. Il Governo e il Parlamento raccomandano di respingere l’iniziativa, perché inadeguata e controproducente e metterebbe in pericolo il servizio pubblico, che è affidabile. Le possibilità che l’iniziativa sarà accettata dai cittadini si ristringono. I sostenitori hanno perso 12 punti percentuali e otterrebbero il 46% dei voti (58% nel primo sondaggio). I contrari si sono rafforzati di 15 punti e arrivano al 41% (26%). L’ago della bilancia sarà il 13% delle persone indecise. L’evoluzione marcata tra favorevoli e contrari si riscontra “nella campagna degli avversari”, che con i loro argomenti “hanno tolto parecchia simpatia all’iniziativa”, come hanno spiegato i politologhi dell’istituto. Nessuno ha però la maggioranza, perché i votanti sostengono argomenti di entrambi le parti.
Sostegno alla revisione della legge sull’asilo – Tramite referendum, l’UDC si è opposta alla revisione della legge dell’asilo approvata a larga maggioranza dal Parlamento. La nuova legge federale sull’asilo prevede oltre alle procedure accelerate, anche avvocati gratuiti per i richiedenti l’asilo e sei nuovi centri federali di accoglienza. L’obiettivo della legge è di svolgere le procedure entro 140 giorni al massimo per decidere se respingere o accettare una domanda, rispettando i principi dello stato di diritto. L’efficienza e la riduzione dei costi si ottengono con la concentrazione di tutti i responsabili nello stesso luogo. I referendari criticano gli avvocati gratuiti perché c’è il rischio che i processi si allunghino e aumentino i ricorsi nelle procedure. Per quest’oggetto molto sentito, il 60% accetterebbe la legge contro il 29% che si oppone. In questo caso le raccomandazioni dell’UDC non sono ascoltate dagli elettori (43%) vicino al partito, che desiderano accettare la revisione. La legge ha un forte sostegno, anche perché “la situazione della politica dell’asilo si è un po’ distesa” e le emozioni qui non giocano un ruolo importante. La situazione è un paradosso: anche se la revisione prevede un inasprimento della legge sull’asilo, è combattuta dall’UDC e non da sinistra e Verdi.
Un “no” scontato all’iniziativa “Per un reddito di base incondizionato” – Utopistica o realizzabile? Un reddito di base incondizionato, di 2.500 franchi per gli adulti e di 625 franchi per i minorenni: un’idea che fa discutere da qualche tempo in Svizzera e nei paesi occidentali. L’iniziativa sulla quale si voterà punta a introdurlo chiedendo alla Confederazione di corrispondere a un determinato salario affinché la popolazione possa condurre un’esistenza dignitosa e partecipare alla vita pubblica. Contrari Governo e Camere federali si basano sull’attuale e ben sviluppato sistema sociale svizzero e invocano problemi di sostenibilità e ritengono il reddito incondizionato un pericolo con pesanti conseguenze per l’economia svizzera. Una chiara maggioranza segue le indicazioni del governo. Se si votasse ora il 71% respingerebbe l’iniziativa e solo il 26% sarebbe favorevole. Su questo tema la formazione dell’opinione è avvenuta molto presto e solo il 3% è indeciso. Un dato interessante, difficile da spiegare, è il calo del 10% (ora al 31%) degli intervistati con un reddito basso, sotto ai 3.000 franchi. “Forse sono convinti che l’iniziativa non migliorerà la loro situazione”, ha sintetizzato Martina Mousson di gfs.berna.
I contrari in leggero vantaggio sull’iniziativa “Per un equo finanziamento dei trasporti” – È stata promossa dalle lobby della strada e da parlamentari del centrodestra ed è stata definita anche “vacca da mungere”. L’obiettivo dell’iniziativa è l’utilizzo esclusivo per compiti connessi alla circolazione stradale dell’intero gettito dell’imposta sugli olii minerali, che ammonta a un importo annuo di 1.5 miliardi. Questi soldi sarebbero destinati alla manutenzione, alla costruzione e all’esercizio delle strade, mentre 20 milioni andrebbero al traffico aereo. Anche per questa iniziativa Governo e Parlamento invitano a respingerla, perché ritengono non equa questa modifica del finanziamento comprovato. I contrari non raggiungono la maggioranza, ma con il 49% mantengono un buon vantaggio sui sostenitori che sono al 40%. I voti si dividono secondo lo schema sinistra-destra: socialisti e verdi la respingono con il 73% e 77% dei loro elettori, di poco superiore al 50% quelli di PLR e PPD, mentre la base dell’UDC è favorevole con il 58% e sono il 34% gli elettori del partito che si oppongono all’indicazione di voto.
Gaetano Scopelliti