La mostra «Sono bello?» offre sguardi diversificati sull’universo della bellezza degli esseri umani, degli animali e della natura. Si occupa di aspetti relativi al potere e alla fabbricazione della bellezza, illustra i fondamenti biologici e culturali dei canoni e delle formule di bellezza ed esplora anche gli aspetti meno conosciuti del bello
Il desiderio di piacere è ancestrale e ci impegna vita naturale durante, così come la questione relativa alla bellezza interiore ed esteriore. La bellezza è solo un mezzo per ottenere una riproduzione ottimale? Ciò che è bello è anche buono? Fin dove può spingerci la dittatura della bellezza? La mostra affronta questi interrogativi, estendendo l’indagine dall’universo umano al regno animale. L’esposizione «Sono bello?» allestita presso il Forum della storia svizzera di Svitto è una mostra realizzata congiuntamente dal Museo della comunicazione e dal Museo di storia naturale della Burgergemeinde di Berna.
La domanda della propria bellezza è un accompagnatrice della nostra vita quotidiana. In un percorso di 19 stazioni i visitatori possono apprendere più sui criteri di valutazione degli esseri umani e degli animali per quanto riguarda ad esempio l’accoppiamento, ma anche su formule matematiche dell’estetica e le basi biologiche e culturali dell’attrattività. Il desiderio di essere belli è molto antico, ma quello che viene considerato bello è in continuo cambiamento, hanno la loro influenza la cultura e il tempo. Oggigiorno inoltre ci sono uomini e donne che cercano di assomigliare il più possibile alle modelle, di cui le foto però sono ritoccate digitalmente. Per la propria bellezza però non vengono spesi solo tanti soldi in prodotti cosmetici, sempre più persone sono pronte a sottoporsi a operazioni di chirurgia estetica costosi. L’esposizione cerca di illustrare anche il lato oscuro e le conseguenze del culto moderno di bellezza chiedendo inoltre anche dei valori interni – la bellezza interna. I visitatori hanno inoltre la possibilità di conoscere interattivamente i soggetti della bellezza, un modificatore della voce ad esempio permette di sentire la propria voce diversamente, oppure la stazione „Morphing“ permette di mischiare digitalmente la propria faccia con altri visi.
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