Sofferta vittoria della Juventus, il Napoli in extremis tiene aperto il campionato, sempre incerta la lotta Champions, il Milan spreca, appassionante la lotta salvezza
Sfida scudetto – La coppia di vetta vince con estrema difficoltà. Avrà risentito della sconfitta netta contro il Real Madrid se la Juventus ha rischiato di lasciare punti contro l’ultima in classifica, il Benevento, che continua ad onorare il campionato, nonostante la situazione disperata. Applausi per i campani, bravi a recuperare due volte lo svantaggio per poi cedere alla superiore qualità tecnica dei campioni d’Italia. Sulla via del settimo scudetto consecutivo la Juventus si è appannata e solo le giuste letture delle gare di Allegri contribuiscono a risollevare i bianconeri, che con i fuoriclasse raddrizzano gare complesse e difficili. Le vittorie contro Milan e Benevento avvicinano l’obiettivo scudetto, ma non risolvono il momento difficile della Juventus, che sbanda spesso nelle ultime gare, in particolare in tutta la fase difensiva. Neanche per il Napoli il momento è positivo e con la forza della disperazione tiene viva la speranza scudetto ribaltando lo 0-1 con il Chievo negli ultimi minuti della partita. Le reti di Milik e Diawara (due riserve) riprendono per i capelli la lotta scudetto, passando da un -7 a -4 dalla Juventus. Il gioco avvolgente non è più così efficace ed è diventato prevedibile. Se Mertens, giocatore simbolo dell’attacco, sbaglia un rigore pesante, è segno che l’attacco stenta. Affiora anche il nervosismo (Insigne-tifosi), mancano le energie psico-fisiche e il Napoli sembra arrivato al limite delle proprie possibilità. Contro squadre che si difendono bene e chiudono gli spazi la squadra di Sarri soffre, ma scopre una dote nuova: lottare fino alla fine con orgoglio. Inoltre, buoni segnali arrivano dalle riserve Milik e Diawara che indicano a Sarri che può presentare una squadra diversa da quella dei titolarissimi. Se riuscirà a recuperare brillantezza atletica e l’imprevedibilità in fase offensiva, il 22 aprile nello scontro scudetto potrà dare l’ultimo scossone per un finale di campionato da brividi.
Corsa Champions League – Si ricompattano le tre squadre pretendenti ai due posti Champions. La Lazio vince a Udine, scavalca l’Inter che perde contro il Torino e aggancia la Roma sconfitta in casa da una Fiorentina trasformata (sei vittorie consecutive) dopo la tragica morte del suo capitano Astori. È tornata ai suoi livelli la Lazio sia in campionato sia in Europa League, dove ha ottime possibilità di accedere alla semifinale. Gioco avvolgente, un attacco implacabile (75 gol) con Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson e una mentalità vincente che permette alla squadra di Inzaghi di reagire alle difficoltà e di gestire le gare con autorevolezza. L’Udinese è in crisi nera dopo l’ottava sconfitta consecutiva e ora deve guardarsi alle spalle nella lotta salvezza. In grande difficoltà la Roma che perde l’ennesima partita all’Olimpico e ora rischia severamente di complicarsi la vita nella corsa Champions. Dopo la sfortunata sconfitta di Barcellona, Di Francesco non è riuscito a impostare una Roma concreta dopo alcuni cambi. La squadra ha dominato, ma è stata leziosa e poco cinica in attacco. Ritornano gli alti e bassi e nel prossimo turno c’è il derby, ancora più importante, contro una Lazio in salute. Riaccende le speranze europee la Fiorentina che ha ritrovato compattezza e un’identità di gioco che hanno permesso di migliorare la classifica. La squadra di Pioli è ora a -2 dal Milan sesto. Brusca frenata dell’Inter, sconfitta sul campo del Torino, che scivola al quinto posto. Solo un punto tra derby e Torino complica lo sprint per la Champions. Spalletti credeva di aver risolto quasi tutti i problemi, di aver ritrovato l’identità smarrita, invece è mancata la brillantezza sotto porta per concretizzare l’enorme mole di gioco. Per il Torino è una vittoria di prestigio conquistata grazie ad un’ottima organizzazione tattica, al cinismo e a Sirigu decisivo in tre occasioni. Spreca l’ultima occasione di rientrare nella corsa Champions il Milan (-8 dal terzo posto), che viene bloccato sul pari dal Sassuolo. I rossoneri continuano a giocare un buon calcio che non si tramuta più in risultati positivi per le difficoltà di andare in gol. L’attacco è il tallone d’Achille del Milan, incapace per propri demeriti di concretizzare le manovre d’attacco. Punto d’oro e meritato per il Sassuolo conquistato grazie a un’ottima fase difensiva e al suo portiere Sportiello decisivo in alcune occasioni.
Lotta retrocessione – Dal Sassuolo, 30 punti al Verona, 25 punti, sei squadre sono coinvolte nella lotta per la salvezza. L’ultimo turno è stato favorevole al Crotone che batte il Bologna di misura. I calabresi sfruttano al meglio il gol di Simy e le amnesie dei bolognesi, difendono la vittoria con ostinazione e lanciano lo sprint finale per la permanenza in A con l’aggancio al terzultimo posto della Spal, che ha pareggiato in casa con l’Atalanta. Anche il Verona sfrutta l’occasione di rimanere in corsa vincendo lo scontro salvezza contro il Cagliari grazie a un gol su rigore concesso con il VAR. I sardi alla terza sconfitta di fila sono pochi incisivi nella manovra d’attacco e ora il vantaggio su Cosenza e Spal si è ridotto a soli due punti.
G.S.
foto: Ansa