Renzi alla festa dell’Unità: “basta con le discussioni interne”. Dal 2016 abolita tassa sulla prima casa
La festa dell’Unità a Milano è stata un ottima occasione per il Premier Renzi di esporre il suo parere su alcuni temi caldi di questo periodo come quello che riguarda l’attuale problema delle unioni civili per le quali ha asserito che finalmente è in arrivo una legge: “Dopo anni di rinvii avremo una legge sui diritti civili. Lo facciamo per noi, per la dignità del nostro paese. Facciamo le mediazioni possibili ma poi si chiude”.
A riprendere il discorso delle unioni civili, il ministro Maria Elena Boschi in un intervento alla trasmissione Uno Mattina dove garantisce il testo delle unioni civili entro metà ottobre: “Entro il 15 ottobre possiamo approvare al Senato il testo sulle unioni civili: è possibile, ce la possiamo fare. Basta che non ci siano ostruzionismo e rallentamenti sulla riforma costituzionale e naturalmente in commissione sulle unioni civili”. E ancora: “Nel Pd abbiamo sempre detto che le unioni civili per noi erano una battaglia di civiltà: manterremo questo impegno e arriveremo presto ad avere anche in Italia una legge che riconosce le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Non possono esserci cittadini di serie A e serie B: oltre che nell’economia, vogliamo avere il segno ‘più’ anche per i diritti civili”, aggiunge. Ma sono molteplici i temi affrontati da Renzi durante la festa dell’Unità, tra cui la validità del jobs act con il quale ”abbiamo trasformato ciò che era precario in stabile”; poi si è rivolto ai sindacati, “voglio prendere l’impegno sacrosanto perché nell’Italia del 2015 il caporalato sia disintegrato e su questo voglio sfidare i sindacati: su questo punto possiamo fare un’iniziativa insieme anziché fare battaglie ideologiche”. E ha accennato alla situazione delicata dell’immigrazione mostrando sullo sfondo la foto dei bambini trovati morti a Bodrum. In proposito per il premier “c’è un elemento di umanità sotto il quale non si può scendere, non si può strumentalizzare anche la vita.
Non c’è il Pd contro le destre, ci sono umani contro le bestie. Dobbiamo tornare a essere umani”. Mossa che non è passata inosservata al leader della Lega Matteo Salvini che ha subito replicato: “Un presidente del Consiglio che usa un bambino per la sua campagna elettorale è un verme. È squallido insultare chi chiede regole certe”. Sempre dal palco Milanese della festa dell’Unità Renzi ha potuto dire la sua sulla situazione interna del Pd: ”Basta con le discussioni interne, parliamo dei problemi veri”. ”Non è normale che il Pd, il primo partito in Europa – ha concluso – passi il tempo a rincorrere discussioni interne”. “Se si usa la riforma costituzionale per dire no, per ripartire da capo, si sappia che la forza di chi dice sì è più grande. Si discuta, si dialoghi ma il Pd è questo”. Anche perché “stiamo rimettendo in moto l’Italia tutti insieme”. L’argomento tasse è invece stato trattato durante l’intervento di Matteo Renzi alla trasmissione Rai Porta a Porta: “Il 16 dicembre sarà l’ultima volta in cui si paga la tassa sulla prima casa. La prima casa tornerà ad essere esentata dalle tasse, uno ha lavorato 30 anni e ha fatto un mutuo è giusto che sulla prima casa non paghi nulla”. “L’economia sta meglio – ha detto -, dobbiamo dare messaggi di serenità, noi stiamo ripartendo e dopo tre anni con il segno meno ora l’Italia torna con il segno più”. L’idea di Renzi è che le tasse sono utili ma devono essere ridotte per poterle pagare. E la riduzione riguarda tutte le classi, a partire dalla casta, spiega infatti che “abbiamo tolto Imu e Tasi e daremo ai sindaci un assegno corrispondente, non facciamo un’operazione per cui noi togliamo e i comuni aumentano. L’idea è che in Italia si è pagato troppo, le tasse le devono pagare tutti, ma l’idea che le tasse sono bellissime è forse nei paesi dove sono basse. Da noi il messaggio deve essere riduzione: dalla casta ed infatti abbiamo messo un tetto ai manager pubblici ai corpi di polizia da 5 a 4”.