Nelle sale dal 12 settembre il racconto degli ultimi giorni di Stefano Cucchi
Ad inaugurare la sezione ‘Orizzonti’ della prossima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, la 75esima, sarà la pellicola di Alessio Cremonini che racconta gli ultimi sette giorni di vita del trentenne romano Stefano Cucchi, morto all’ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre 2009 mentre si trovava in custodia cautelare per essere stato trovato in possesso di più dosi di sostanze stupefacenti.
Ad interpretare il ruolo del protagonista, la cui vicenda è ancora molto sentita e trattata sulle pagine di molti giornali, l’attore Alessandro Borghi che commentando il film ha dichiarato: “Spero che il cinema possa essere uno strumento per fare informazione, per riflettere e per ricercare la verità. Cercheremo di far aprire gli occhi a chi ancora, per qualche motivo, non è riuscito a farlo”.
“Abbiamo studiato diecimila pagine di verbali, parlato ovviamente con la sorella Ilaria e con l’avvocato Fabio Anselmo. E tutto questo per trovare la giusta distanza”, ha invece dichiarato il regista. Dopo numerose sentenze il caso del giovane Cucchi, morto dopo un pestaggio mentre era in carcere, è ancora aperto e nel luglio dell’anno passato, a quasi otto anni dai fatti, cinque carabinieri sono stati sospesi dal servizio. Il film, prodotto da Cinemaundici e distibuito da Lucky Red, farà certamente discutere molto sia per i contenuti che per la scelta di essere contemporaneamente disponibile sia nelle sale italiane che su Netflix in 190 altri paesi.
Andrea Occhipinti, fondatore e presidente di Lucky Red che distribuirà il film nelle sale italiane dal 12 settembre prossimo, ha emesso un comunicato stampa nel quale ha definito un fatto straordinario “che la storia di Stefano Cucchi possa essere raccontata in tutto il mondo e che quindi questo nostro film, così importante per le sue qualità cinematografiche e per l’argomento trattato, abbia un pubblico potenziale così vasto.
Proporre agli esercenti la programmazione in contemporanea del film nelle sale, come avviene con tanti contenuti alternativi che poi hanno il loro sfruttamento su altre piattaforme, credo sia un’opportunità”.
Oltre ad Alessandro Borghi, nel cast troviamo anche Jasmine Trinca nei panni di Ilaria Cucchi, la sorella della giovane vittima che da sempre si è battuta per la ricerca della verità sulle circostanze della morte del fratello. “La storia di Stefano e di Ilaria Cucchi la si può raccontare solo con un grande rispetto e ponendosi in maniera completamente nuda, integra e generosa. Almeno è quello che cercherò di fare io. Qui la prova d’attrice non c’entra nulla, c’è solo il tentativo di restituire qualcosa ad una donna che ha dato molto, perché la battaglia di Ilaria Cucchi secondo me è una battaglia per tutti noi. Sono convinta che il cinema possa essere una forma di testimonianza, un modo per non far cadere una memoria, se ci pensate l’oblio è la peggiore delle pene e per queste persone dev’essere ancora fatta giustizia. Io sono una donna molto emotiva e il fatto di incontrare Ilaria mi ha commosso profondamente. Manterremo l’emozione nel film e vorrei che, guardando questo esempio di cinema politico che racconta veramente i fatti, Ilaria Cucchi tirasse per una volta il fiato”, ha dichiarato la giovane attrice in occasione dei trent’anni della Lucky Red.
foto: Ansa