La Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf è stata ospite d’onore all’incontro d’affari italo-svizzero della Camera di Commercio italiana per la Svizzera
Gli ospiti d’onore invitati per le Assemblee generali della Camera di Commercio italiana per la Svizzera sono senz’altro scelti sempre con una certa accuratezza e dando uno sguardo alla situazione economica di entrambi i paesi e i loro eventi attuali. Anche per questo l’Assemblea generale dello scorso lunedì alla Zunfthaus zur Meisen di Zurigo, ha visto la partecipazione della Consigliera federale e Ministro delle finanze svizzero Eveline Widmer-Schlumpf.
“C’è un legame molto stretto tra l’Italia e la Svizzera”, è stata questa la premessa del suo discorso sul tema “Relazioni bilaterali Svizzera-Italia: sfide e opportunità”. La Consigliera poi ha sottolineato che “ciò che però ci unisce di più sono i rapporti umani” facendo riferimento ai tanti migranti italiani che tempo fa hanno lasciato la propria patria per venire in Svizzera e molti dei quali poi sono rimasti facendo della Svizzera la loro casa. “La Svizzera sarebbe molto più povera senza l’italianità che la arricchisce”, ha detto ancora la Consigliera per continuare poi a parlare dell’Expo che si presenta un’ottima opportunità per rafforzare le relazioni tra la Svizzera e l’Italia. La Consigliera ha parlato anche del numero elevato di aziende italiane in Svizzera e ha dichiarato come siano stabili gli scambi commerciali tra l’Italia e la Svizzera nonostante la crisi economica.
Certamente la Consigliera poi ha accennato agli accordi firmati a febbraio di quest’anno, infatti, la Widmer-Schlumpf e il ministro delle finanze italiano Pier Carlo Padoan hanno firmato il protocollo che modifica la Convenzione per evitare le doppie imposizioni e una roadmap per la prosecuzione del dialogo sulle questioni finanziarie e fiscali, “è stato un passo significativo con nuove basi per migliorare le relazioni tra i due paesi e un contributo importante alla lotta contro l’evasione fiscale”, ha commentato la Consigliera dopo aver spiegato i diversi punti della roadmap che include, ad esempio, che i contribuenti italiani che detengono un conto in Svizzera possano partecipare al programma italiano di autodenuncia alle stesse condizioni di quelle applicate in Italia o con altri Paesi oppure l’ulteriore modo di procedere per la cancellazione della Svizzera dalle liste nere italiane ed esprime la volontà di avviare i colloqui per un migliore accesso al mercato per i fornitori di servizi finanziari.
Ecco cos’altro ci ha detto la Consigliera:
Considerando gli ultimi fatti di cronaca, considera ancora l’Italia un partner solido o la situazione così in fermento può in qualche modo intaccare il parere della Svizzera nei confronti dell’Italia?
Abbiamo portato a termine diversi impegni con l’Italia negli ultimi tempi, come la regolarizzazione del passato o questi accordi che riguardano i frontalieri che attualmente stiamo trattando. Sono molto ottimista che in quest’anno potremo fare anche altri passi avanti.
L’argomento principale al momento è quello dei rifugiati che ora tocca anche la Svizzera, in particolar modo il Ticino che vuole chiudere le frontiere, come sta osservando questa situazione?
La segreteria di Stato della migrazione tiene sott’occhio ogni giorno questa situazione e ha recentemente espresso che la sicurezza interna non è in pericolo. Nello stesso tempo abbiamo aumentato i corpi presenti alla frontiera tra la Svizzera e l’Italia per rimandare indietro i casi illegittimi e per trasferire i richiedenti d’asilo nei centri di accoglienza. Valutando la situazione al completo, posso dire che abbiamo sotto controllo la situazione, abbiamo personale molto qualificato alle frontiere e collaboriamo strettamente con la polizia cantonale ticinese e al momento sono del parere che possiamo continuare così.
(Intervista realizzata in collaborazione con Nadine Landert, Radio 1)
Manuela Salamone