“La Svizzera sostiene l’Ucraina da oltre 20 anni attraverso la cooperazione tecnica e continuerà a farlo”
Il rafforzamento delle relazioni bilaterali, l’aiuto svizzero all’Ucraina, gli sforzi necessari per tutelare la pace nel Paese e il consolidamento della cooperazione nel campo della migrazione, sono stati i temi centrali dei colloqui che il consigliere federale Didier Burkhalter ha svolto a Kiev, durante la sua visita in Ucraina.
Il capo del Dipartimento federale degli Affari Esteri ha incontrato il presidente Petro Poroshenko, il ministro degli esteri Pavlo Klimkin, il ministro per i territori temporaneamente occupati e gli sfollati Vadym Chernysh e vari rappresentanti della società civile ucraina. “La Svizzera sostiene l’Ucraina da oltre 20 anni attraverso la cooperazione tecnica e continuerà a farlo”, ha affermato Burkhalter che ha visitato alcuni progetti umanitari svizzeri destinati a rafforzare le capacità mediche e a migliorare la depurazione dell’acqua potabile distribuita a circa 4 milioni di persone che vivono sui due lati della linea di contatto che separa le comunità in Ucraina.
Nonostante le importanti riforme già attuate, l’Ucraina deve incrementare gli sforzi per consolidare la democrazia, sostenere la decentralizzazione e ridurre la corruzione, ha dichiarato il consigliere federale Didier Burkhalter, aggiungendo che sarebbe auspicabile incoraggiare i contatti tra gli Ucraini che vivono nel territorio in mano al Governo e coloro che risiedono oltre la linea di contatto, nelle zone non più controllate da Kiev. Al termine dell’incontro con il ministro degli esteri Pavlo Klimkin, il consigliere federale Didier Burkhalter ha firmato due accordi con l’Ucraina negoziati dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), che intensificano la cooperazione in campo migratorio. L’accordo di riammissione semplifica la procedura di rientro in Ucraina delle persone che devono lasciare il territorio svizzero. L’accordo bilaterale di facilitazione nel campo dei visti, riduce invece, per alcune categorie di persone, il numero di mezzi di prova da fornire per giustificare lo scopo del viaggio.
Dall’11 giugno 2017, infatti, i cittadini ucraini con passaporto biometrico non dovranno più richiedere un visto per i soggiorni nello spazio Schengen inferiori a 90 giorni per un periodo totale di 180 giorni. L’obbligo di un visto rimane per esercitare un’attività lucrativa.
DFAE