La Svizzera intende rafforzare ulteriormente la sua collaborazione con gli Stati dello spazio Schengen nel settore della sicurezza e della migrazione, ad esempio mediante lo sviluppo del sistema d’informazione Schengen SIS: d’ora in poi sarà infatti obbligatorio segnalare nel SIS i sospetti terroristi. Inoltre, sarà migliorato il controllo preventivo degli ingressi nello spazio Schengen. Da adesso in poi sarà ad esempio obbligatorio segnalare nel SIS le persone sospettate di essere coinvolte in attività terroristiche ai fini dello svolgimento di indagini in incognito. Questa possibilità è prevista già oggi, ma è di natura soltanto facoltativa. Gli Stati membri la sfruttano sempre più spesso soprattutto in seguito agli attentati terroristici del 2015. In futuro, tutte le persone che potrebbero costituire un pericolo di natura terroristica saranno visibili nel SIS.
Inoltre, si potranno effettuare segnalazioni preventive per le persone particolarmente vulnerabili, come ad esempio i minori a rischio di essere rapiti da uno dei genitori, o per le vittime di matrimoni forzati o della tratta di esseri umani. Il SIS così ampliato dovrebbe quindi permettere anche una migliore attuazione delle decisioni di rinvio dei cittadini di Stati terzi che soggiornano irregolarmente nello spazio Schengen.
Inoltre, in futuro la Svizzera intende usare e sfruttare anche il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS). Si tratta di un sistema automatizzato usato in tutto lo spazio Schengen per identificare rischi collegati all’ingresso nello spazio Schengen di cittadini di Stati terzi non soggetti all’obbligo del visto. Il sistema mira ad assicurare un rapporto equilibrato tra garanzia della mobilità e potenziamento della sicurezza, nonché contemporaneamente consentire l’ingresso legale nello spazio Schengen senza l’obbligo del visto mediante una verifica preliminare.