Un talent show con ragazzi non professionisti che lottano tra di loro per affermarsi come “la voce” della musica italiana guidati e seguiti da un team di esperti, giudici-coach, non si era mai visto, davvero? A spiegarlo così, in effetti, si nota una leggera somiglianza con un altro precedente e fortunato talent che da anni, per la precisione dal 2008, guardiamo sulle reti Rai: anche lì ci sono i giudici-coach, anche lì i concorrenti devono esibirsi e gareggiano a colpi di acuti. Non vi sarà stato difficile pensare all’ormai noto X Factor che ha uno svolgimento incredibilmente simile a questo nuovo talent show e che lo differenzia davvero per pochi, ma essenziali, dettagli. Intanto il titolo: The Voice of Italy si chiama così, infatti, il nuovo talent firmato Rai 2. Ma già il titolo dice molto.
Nel fortunato format, che per anni fu capitanato tra gli altri da Simona Ventura, si cercava quel famoso fattore “X” che non comprendeva solo ed esclusivamente l’arte del saper cantare e intonare un brano, ma comprendeva molto di più, talento, presenza, movenze, impatto col pubblico, interpretazione e tutto ciò che ruota attorno alle esibizioni. Adesso invece la concentrazione si focalizza in maniera particolare sulle capacità canore, adesso si cerca “The Voice” appunto. Per questo, a tal scopo, i giudici-coach scelgono i componenti della propria squadra attraverso la modalità di selezione tramite audizioni al buio: i cantanti provinati cantano con i coach di spalle che pigiano il bottone per girarsi e proporre l’ingresso nel proprio team a ciascun talento. Questa è fino adesso la differenza più consistente del programma. La rai, con il nuovo programma, non ha voluto infatti distaccarsi di molto dalla tipologia di talent che rappresenta X Factor, come a dire “cavallo vincente non si cambia!”. Una mossa poco audace, ma sicuramente azzeccatissima visto che la trasmissione, alla prima puntata andata in onda giovedì scorso 7 marzo, ha fatto il pieno di ascolti. E come il caro X Factor, anche The Voice ha i suoi bei 4 giudici ben assortiti tra loro: la signora della televisione italiana Raffaella Carrà, il rocker Piero Pelù, l’artista Riccardo Cocciante, e la cantante Noemi, figlia di X Factor! Una buona scelta che diverte e rilassa il pubblico perché i quattro giudici sono entrati subito in sintonia tra loro e più che al litigio si tende spesso e volentieri allo scherzo politicamente corretto (altra differenza con X Factor?).
Tra i quattro è il cantante dei Litfiba, Piero Pelù, il giudice più divertente, quasi irriverente ma senza abbandonare i toni di scherzo, creando situazioni di botta e risposta come quello avuto con la Carrà durante la contesa di un concorrente: “caschetto d’oro, lascia perdere questo, che è mio” apostrofa in questo modo Pelù la Raffa che prontamente risponde “il pizzetto, qui, è tremendo”.
Quando uno stesso cantante è conteso tra due o più giudici è il concorrente che decide con chi andare! La Carrà ha mostrato, come sempre, il suo entusiasmo nell’affrontare questa nuova avventura ed ha espresso tutta la sua volontà di aiutare i giovani ad emergere e a lavorare con la musica. Noemi, che di talent canori ne capisce, è stata particolarmente selettiva nella scelta dei concorrenti, ma non per questo meno determinata. Riccardo Cocciante, che in materia è a dir poco competente, ma che forse, abituato ai palchi teatrali dei musical, non è ancora entrato nei ritmi televisivi, è stato il protagonista di una gaffe non riconoscendo la voce di Denise Faro, che nel suo Giulietta e Romeo a teatro interpretava il ruolo da protagonista, dopo averci lavorato per più di un anno. Dopo due ore e mezzo di programma, la situazione delle blind audition e sopratutto delle squadre dei coach è questa: Noemi si è aggiudicata quattro talenti, Riccardo Cocciante tre, Raffaella Carrà quattro mentre il più proficuo di tutti è stato Piero Pelù che porta a casa cinque cantanti, anche se le selezioni continueranno nella seconda puntata del prossimo giovedì 14 marzo.
Altra similitudine con X Factor è che a The Voice è Fabio Troiano ad accompagnare amici e parenti dell’aspirante concorrente, accogliendolo successivamente alla selezione proprio come fa Alessandro Cattelan ai casting di X Factor. Dopo questa prima fase di selezione dei concorrenti e organizzazione delle squadre, comincerà una nuova fase del programma che prevede il meccanismo canonico delle sfide in diretta…chissà questo dove lo abbiamo già visto?