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22 November 2024
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Tanto divertimento con Uccio De Santis e i Mudù

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Sold out per lo spettacolo di Uccio De Santis, il famoso attore comico, cabarettista, attore di cinema e televisione pugliese, e il Cabaret dei Mudù che si è tenuto presso la Kantonsschule di Bülach, città gemella di Santeramo in Colle dal 2000 quando l’allora sindaco di Bülach Beat Kocher e il sindaco di Santeramo in Colle Michele Di Gregorio si sono incontrati per firmare il gemellaggio, dopodiché Giovanni Stano ha fondato l’associazione Amici di Santeramo in Colle.
Oltre 400 persone hanno partecipato all’evento, racconta orgoglioso l’attuale presidente degli Amici di Santeramo in Colle, Franco Di SantDSC01493o: “Vedere che il pubblico ha risposto al nostro invito ci rende molto contenti. La cosa bella è che sono venute persone da tutta la Svizzera, non solo da Bülach, q
uesto ci fa molto piacere. Avere un calibro come Uccio De Santis qui è davvero un piacere”. Durante lo spettacolo, il Cabaret dei Mudù di Uccio De Santis, Antonella Genga e Umberto Sardella, hanno intrattenuto e fatto visibilmente divertire il pubblico, coinvolgendo gli spettatori e interpretando vari personaggi come un prete o un carabiniere, i tre comici hanno portato sul palco di Bülach le migliori barzellette che hanno fatto il successo della serie televisiva “MUDÙ”. L’ultimo colpo dei Mudù è il film “Mi rifaccio il trullo”, la commedia divertente che da inizio mese è nei cinema italiani.
Ma tornando a Bülach, una delle prossime iniziative dell’associazione sarà organizzata per la festa della città di Bülach il prossimo anno, “abbiamo in programma di portare diversi artisti santermani e molto probabilmente inviteremo ancora una volta Uccio de Santis e il Cabaret dei Mudù”, dice Franco Di Santo.

4 domande a Uccio De Santis e il Cabaret dei Mudù

Che impressione avete avuto del pubblico italiano in Svizzera?
Uccio: Non buoDSC01507na, di più! C’è questo momento in cui si interagisce con il pubblico, a parte che il pubblico viene continuamente coinvolto e quindi si sente protagonista. La cosa bellissima è che ogni sera c’è sicuramente qualcosa di diverso che noi non ci aspettiamo, quindi si vive con quell’adrenalina dentro.

Qual è stata l’esperienza più bella degli ultimi 15 anni?

Uccio: Il fatto di stare insieme fuori per tanto tempo e quindi di creare una squadra perfetta, perché immagina cosa significa stare insieme per 15 anni, poter lavorare e stare bene.

Antonella: È una specie di miracolo perché si sa che quando si vive a stretto contatto con dei colleghi per molto tempo, succede sempre qualcosa, noi ancora riusciamo a divertirci stando insieme, giocando sul palco, ci divertiamo e cogliamo le occasioni estemporanee. La cosa più bella dei 15 anni sono proprio i 15 anni.

Uccio, durante lo spettacolo hai sottolineato che per le tue barzellette prendi spunto da quello che vedi e che senti, la Svizzera te ne ha dato uno valido?
Uccio: Lo spettacolo live sicuramente sì, infatti, 15 minuti del nostro spettacolo lo abbiamo dedicato al pubblico che è salito sul palco. È ovvio che qui siamo stati troppo poco tempo, anche l’ultima volta che siamo stati in Svizzera è stata una toccata e fuga. Sarebbe bello poter stare più tempo perché magari passeggiando e avendo a che fare con la gente che incontri per strada, puoi avere uno spunto un attimino più importante. Mi auguro di portare via delle chicche da poter sviluppare anche in tv. DSC01500

In privato come siete?

Uccio: Chi mi conosce mi dice: ma tu non reciti, non fai spettacolo, quando sali sul palco sei come a casa, sul divano, quindi a detta dei miei famigliari posso dire che in privato sono uguale e sono contento di questo perché altrimenti risulteresti falso. Quando alcune volte mi sono concentrato troppo, sono risultato falso e la cosa non ha funzionato.

Antonella: Probabilmente la scelta di questo lavoro e la scelta del gruppo non è del tutto casuale perché probabilmente i nostri caratteri, quello che ci portiamo dietro, le nostre esperienze di vita privata ci fanno essere quelli che siamo e noi non ci sforziamo a stare in mezzo alla gente, a sorridere o a firmare autografi, perché siamo dei giocherelloni, ci piace e quindi ci lasciamo coinvolgere. Siamo esattamente così, non ci sforziamo, anzi, a volte dovrebbero metterci dei tappi in bocca per fermarci perché se fosse per noi continueremmo fino a crollare.

Franco Di Santo: Io questo lo posso confermare, li ho accompagnati dall’aeroporto in albergo e mi sono fatto una risata dopo l’altra, effettivamente è così.

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1 commento

graziana 30 March 2016 at 08:23

buon giorno sig. de santis,i miei ringraziamente per le risate che mi provoca ogni giorno e grazie per le lacrime del suo primo film.non so se lei vedra mai questo messaggio …dio dice,chiedi e ti sara dato, potrebbe lei presenziare gratis al miop secondo matrimonio che si celebrera il 16-7-2016. potendo io permettermi poca cosa…..buona giornata

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