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21 November 2024
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Piccolo Schermo

Teche RAI: rivediamole!

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L’archivio della Rai mette a disposizione on line i programmi, i varietà, i quiz che ci hanno accompagnato durante tutta la storia della televisione. Da vedere con un click!

Sulla home page della pagina www.techerai.it c’è una descrizione della televisione. “È il più potente e il più penetrante e composito strumento di comunicazione a disposizione dell’uomo, capace di formare modelli di comportamento e di incidere sul costume, sul senso comune e sulle abitudini di consumo”. Ci ha davvero influenzato così tanto nella nostra crescita? Sicuramente è una fonte di informazioni, una sorta di libro storico in immagini di cui è un piacere avere ricordi per riscoprire quel “come eravamo” che per pigrizia non vogliamo leggere dentro i libri polverosi.

In prima pagina troviamo un video datato 1964 tratto da “I racconti italiani della resistenza” e come suggerimenti alcuni video tratti da programmi trasmessi nella stessa data ma di venti o trenta anni fa come le prime puntate di Blob del 1989 oppure la versione integrale di “Natale in Casa Cupiello” e ancora una Tribuna Politica del 1987 in cui il comico Paolo Villaggio spiega la sua candidatura nel partito di Democrazia Proletaria. C’è anche un ironico Enzo Biagi che in “Linea diretta” intervista Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori, Lucio Dalla e Francesco Guccini come opinionisti dell’ultimo Sanremo del 1985. E introduce un giovane Pino Daniele che, secondo Biagi, porta aria nuova nel mondo musicale italiano. Autori e conduttori di un calibro che sinceramente non sono mai stati sostituiti.

Basta guardare sul portale per vedere visivamente i cambiamenti, dal modo in cui si ponevano le interviste ai racconti di una società che si è trasformata a colori ma che spesso rimaneva ancora in bianco e nero. Nell’archivio troviamo “La posta di Padre Mariano” un programma del 1959 condotto da un frate romano che con il suo “Pace e bene a tutti” conquistava i telespettatori di un’Italia molto piu’ religiosa e bigotta di adesso. Sigle, tempi televisivi e argomenti sono per noi inconcepibili abituati ai ritmi frenetici dei talent show o delle serie televisive odierne.

L’archivio intero della RAI ha un materiale immenso ed è secondo solo alla BBC e non è tutto consultabile on line ma sul portale c’è la testimonianza di gran parte dei programmi che sono stati trasmessi nel corso della storia della televisione italiana. È possibile vedere anche la raccolta storica del Radiocorriere Tv, organo ufficiale della Rai dal 1925 fino al 1995: un tesoro recuperato e messo a disposizione di tutti; è sufficiente digitare l’anno di uscita e vedere il numero scelto. Noi abbiamo optato, per esempio per il 1950 e trovato un articolo sulle prime riprese sportive – in questo caso un match di boxe – fatte nello storico studio C di Torino correlato dalla pubblicità del Rabarbaro Zucca.

Su questo portale ci si perde aprendo un video dopo l’altro. Navigando tra l’insuperabile voce di Mina e il Gr2 del primo luglio 1978 con la triste rivendicazione dell’uccisione di Moro, tra cortometraggi dell’Istituto Luce con le opinioni delle massaie sulle prime lavatrici, alle imitazioni di Gigi Sabani. È un piccolo viaggio, uno svago, nella memoria personale di ognuno di noi.

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1 commento

R. Amato 13 December 2021 at 10:24

Ho letto questo vostro articolo. Le ricerche sul Radiocorriere le ho fatte anch’io, non è che vi riferite all’articolo del 1950 con foto di un incontro di catch e non di boxe? Se ci pensate la cosa è molto più eclatante, in quanto il wrestling in Italia scomparve per decenni prima di riapparire in questo millennio

Saluti

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