Secondo il docente di psicologia generale Marco Costa esistono diversi “tipi da spiaggia” e descrive i diversi comportamenti che troviamo sui nostri litorali
Il docente Costa dell’Alma Mater Studiorum di Bologna ha esaminato i diversi comportamenti degli italiani sulle spiagge durante l’estate. Il nostro comportamento sulle spiagge cambia da quello “normale”, c’entra sicuramente il clima “vacanziero” che ci rende più tranquilli e che favorisce il contatto con sconosciuti. Inoltre ci sentiamo meno sicuri, anche la personalità di coloro che non possono più beneficiare della protezione che deriva dai luoghi cui si è abituati a vivere e che si è in grado di dominare appieno normalmente oppure offerta dai vestiti, in spiaggia siamo quasi nudi! Costa, nella sua ricerca, ha stabilito otto “tipi da spiaggia” diversi che si possono individuare le seguenti tipologie:
L’indifferente
Va al mare in solitudine e in solitudine vuole restare: sceglie una posizione isolata, cerca di occupare eventuali posti liberi tenendo al suo fianco borse e oggetti personali. Si rilassa ascoltando la musica e chiudendo gli occhi.
La cacciatrice
È una ragazza particolarmente estroversa, che non vede l’ora di praticare il gioco della seduzione in spiaggia e cerca di posizionarsi in luoghi centrali, dai quali osservare meglio le altre persone.
Il controllore
Quasi sempre padre di famiglia, non va in spiaggia per sé ma per i propri figli, e trascorre il proprio tempo a controllare i loro giochi e i loro movimenti.
L’estroverso
Il “giocherellone”, si piazza sempre in prima fila ed è pronto al gioco e a socializzare con chiunque si mostri disponibile.
Il “Briatore”
Osserva la spiaggia da lontano, dalla postazione sicura all’interno della propria barca, con il fisico curato, abbronzato e al riparo dietro un paio di occhiali da sole.
Il seduttore
Cerca di utilizzare il proprio fascino mettendosi in evidenza durante le attività sportive e facendo notare il corpo allenato e abbronzato.
L’introverso
Non ha voglia di lasciarsi coinvolgere nelle attività di gruppo e si posiziona in luoghi protetti, solitamente al centro dello stabilimento.
L’isolato
Dà l’impressione di essere stato trascinato in spiaggia “a forza”: cerca un posto all’ombra e sottolinea a tal punto la propria indisponibilità a comunicare che non si toglie nemmeno la maglietta.
Curiosità sulla spiaggia
Lo sapevate che…
…esiste la spiaggia portatile?
Si può acquistare la spiaggia portatile, una bacinella con sabbia dentro che si può portare dietro, in ufficio, in salotto…dappertutto.
…esiste una spiaggia fatta di vetro?
La spiaggia Glass Beach fu usata come zona per i rifiuti. Sono stati buttati sulla spiaggia tutti i tipi di rifiuti, come elettrodomestici, ma soprattutto tantissime bottiglie di vetro di cui i pezzi piccoli si erano accumulati per 60 anni. Il North Coast Water Quality Board nel 1967 ha pulito e decontaminato la spiaggia, ma non essendo riusciti a rimuovere tutti i pezzi di vetro, è nata questa opera.
…esistono regole di comportamento in spiaggia?
La beach etiquette prevede diverse regole come ad esempio evitare di usare shampoo o saponi sotto le docce per non inquinare il mare, oppure essere gentili sia con i vicini di ombrellone che con gli ambulanti. Se vi piace prendere il sole in topless, considerate che non è assolutamente educato chiacchierare senza il reggiseno del costume.
…si possono fare disegni in 3D sulla spiaggia?
Gli artisti Jamie Harkins, Constanza Nightingale e David Rendu, della Nuova Zelanda utilizzano una tecnica chiamata anamorfosi e realizzano disegni in 3D sulle spiagge di Matakana Island. Si tratta di una tecnica di distorsione prospettica dell’immagine che grazie alla prospettiva crea uno spettacolare effetto tridimensionale.