Tra neve e vaccini, attenzione agli scivoloni!

Abbiamo trascorso un fine settimana imbiancato. Gran parte della Svizzera è stata ricoperta da una fitta coltre bianca che ha permesso a molti di distrarsi dal momento critico che stiamo vivendo. Una nevicata così abbondante anche negli agglomerati cittadini non si ricordava da anni. C’è chi parla di almeno 15 anni, chi annovera le nevicate abbondanti degli anni ’80 e chi addirittura quelle degli anni ’60, redarguendo chi si lamenta un po’ troppo per i due giorni di disagi. Molti, infatti, hanno avuto difficoltà di mobilità per le strade innevate e il cessato transito dei mezzi di trasporto. Molte delle strade principali sono diventate impraticabili finché non sono state sgombrate dai mezzi di pulizia. Il freddo di questi giorni è stato da record. Molte testate giornalistiche hanno riportato temperature da primati nei luoghi innevati dell’Altopiano centrale e orientale. “In queste regioni la colonnina di mercurio è scesa mercurio tra -15 e -10 °C”, come registra MeteoSvizzera. All’aeroporto di Zurigo, sono stati misurati – 14 gradi intorno alle 2.00. Addirittura nelle zone di montagna sono state registrate temperature che vano a -29,9 gradi sulla Glattalp (SZ) e -25,6 gradi a Samedan (GR). La neve non ha messo a soqquadro solo il traffico cittadino, ma ha dissestato le zone boschive dove gli alberi sono stati letteralmente piegati dal peso della neve rendendo le zone molto pericolose a causa della caduta di rami anche molto pesanti, spezzati dal carico innevato. Adesso si sta tutto ghiacciando e gli scivoloni sono in agguato, cerchiamo di muoverci con attenzione e cautela.

Il Governo svizzero, però, non ha neanche dovuto attendere questa grande nevicata per prendere quello che potrebbe essere definito uno scivolone che non è passato inosservato alla stampa locale, anche se non si è gridato a nessuno scandalo. È stato dichiarato che venerdì scorso parte del Consiglio federale è stato vaccinato senza che facesse parte