Il gelato si conferma re dell’estate: sono 23 milioni gli italiani che nei mesi estivi, seduti al bar, sotto l’ombrellone o passeggiando nel parco consumano coni, coppette o stecchi
Giovanile, “democratico”, alla moda. Il gelato d’un vero e proprio fenomeno a cui gli italiani non sanno proprio rinunciare. È ormai cosi radicato nelle nostre abitudini alimentari che ’acceso “derby” tra i sostenitori del gelato confezionato e quelli del gelato artigianale: oggi il 98% dei consumatori italiani acquista entrambe le tipologie, preferendo a volte l’uno, a volte l’altro, in base alle proprie esigenze, alla situazione contingente e all’umore.Insomma, il gelato mette d’accordo tutti, soprattutto le mamme italiane che lo considerano un vero e proprio “must” per l’alimentazione dei propri figli: 6 su 10 acquistano gelato per la prole almeno una volta alla settimana, scegliendo indifferentemente tra quello artigianale e quello confezionato.
E quelle che prediligono comprare ai propri bambini il gelato confezionato, lo fanno soprattutto per una questione di “sicurezza e igiene” (41%), premiando cosi gli sforzi fatti dall’industria gelatiera in questa direzione. Il 2011 si è aperto col segno positivo per l’industria del gelato italiano, che vale 2 miliardi di euro di fatturato. Il primo trimestre dell’anno volumi dell’1% rispetto al pari periodo dello scorso anno. Dati che sollevano i produttori dopo un 2010 funestato da un andamento climatico negativo, che ha portato a una flessione dei volumi del 4,3% rispetto al 2009, per un totale di 3,5 miliardi di porzioni vendute. L’auspicio dei produttori, vista la rilevanza dell”effetto mente di vivere un’estate da caldo record. Quanto agli aspetti nutrizionali legati al gelato scopriamo che il 37% delle mamme italiane percepisce i gelati artigianali un po’spetto a quelli confezionati. Sono solo alcuni dei dati della ricerca Eurisko/Igi (Istituto del gelato Italiano) “Gli Italiani e il gelato confezionato fuoricasa d’estate”, realizzata con l’obiettivo di indagare le principali tendenze sull’alimento compagno di strada dell’estate “outdoor” dei nostri connazionali.
Seduti al tavolino del bar in compagnia dei propri amici, durante una passeggiata nel parco cittadino oppure in spiaggia come pausa golosa e rinfrescante sotto l’ombrellone, sono quasi 23 milioni gli italiani che consumano gelato fuori casa d’estate (pari al 56% del totale), con una media di 20 “porzioni” pro capite acquistate durante l’intera stagione.
Una grande passione collettiva per questo alimento rogativa esclusiva del periodo su 10 consumano gelato fuori dalle mura domestiche anche d’inverno. In generale durante l’estate, il momento della giornata preferito dai nostri connazionali per gustare un come merenda (62%).
A seguire troviamo la sera (40%) e al termine della cena come dessert (13%). Mentre il 7% degli italiani sceglie di consumare un gelato durante la bella stagione come sostituto del pasto a pranzo. Il gelato confezionato d’estate fuori su 10. Soprattutto dai giovani (25-34 anni) e dai giovanissimi (15-24 anni) che prediligono gustarlo nei luoghi cult della “movida” cittadina.
Il gelato confezionato rappresenta infatti un vero e proprio “rito metropolitano”, particolarmente apprezzato sia nelle “aree marginali” delle cittˆ che in quelle d’elite. Pu˜ quindi definirsi a tutti gli effetti un “alimento democratico” che mette d’accordo anche classi sociali molto differenti tra loro. Ma cosa spinge gli italiani ad acquistare un gelato d’estate fuori casa? In primo luogo la voglia di mangiare in “compagnia” (61%).
Subito dopo troviamo la necessitˆ di soddisfare un impulso (55%), la voglia di concedersi un break (53%) e il bisogno di rinfrescarsi dalla calura estiva (50%). Mentre per un premio di gusto da concedersi ogni volta che si pu˜. Tra gli elementi che incidono sulla scelta del gelato confezionato, al primo posto il sapore/gusto (62%), seguito dal tipo di gelato (46%) e dalla marca (39%).
C’è anche un 14% di italiani che curiosamente guarda alle dimensioni del gelato.
Per quanto riguarda i gusti preferiti, l’Igi rileva come restino sulla breccia i “grandi classici”, dalla crema al cioccolato, dal pistacchio alla nocciola.
E non sfuggono intanto all’industria del settore le crescenti esigenze salutistiche e del wellness, per cui ecco il gelato senza glutine, senza lattosio, senza zucchero o arricchito con fibre, minerali e vitamine.