Rispettati i pronostici per gli ultimi verdetti. Lazio, Napoli e Inter in Europa League. Giornata di abbracci, addii e lacrime per Del Piero, Inzaghi, Gattuso, Nesta e Zambrotta
Per ora i verdetti sono definitivi. Forse più in là, le sentenze della giustizia sportiva potranno incidere sulla classifica. L’Udinese farà i preliminari Champions. Con il 2-0 in casa del Catania, la squadra di Guidolin incorona un anno d’oro, conquistando il terzo posto. Il primo gol è dell’intramontabile Di Natale (23 reti nel campionato) e fresco di convocazione per gli Europei nel gruppone di 32. Su di lui Guidolin ha costruito la squadra. Per il secondo anno consecutivo i friulani conquistano l’Europa che conta, fornendo prova di una gestione impeccabile. La società è riuscita a sostituire giocatori del calibro di Zapata (difesa), Inler (centrocampo) e Sanchez (attacco) e a resta ai vertici del calcio italiano. Alla Lazio la sfida con l’Inter (3-1 dopo il rigore di Milito), che vale “solo” il quarto posto. Per Reja potrebbe essere stata l’ultima partita alla guida della Lazio, comunque il suo è stato un ottimo lavoro malgrado i tanti infortuni. L’Inter dovrà rinnovare, ricostruire e Moratti non è certo di farlo con il giovane Stramaccioni sulla panchina. Il quinto posto se lo prende il Napoli (2-1 al Siena con doppietta di Dossena). La stagione dei partenopei ha vissuto l’impresa in Champions League con gli ottavi di finale (persi di misura contro il Chelsea), ma senza essere protagonisti in campionato. Domenica prossima ultima chance per un trofeo nella finale di Coppa Italia contro la Juventus a Roma.
La sfida salvezza se l’aggiudica il Genoa. Sculli e Gilardino per il decisivo 2-0 al Palermo in uno stadio Ferraris vuoto. Alla fine il Genoa salva il salvabile di una stagione abbastanza travagliata. Va in B il Lecce, sconfitto 1-0 dal Chievo. Cosmi ha creduto fino alla fine alla salvezza, ma la rosa ristretta non gli ha permesso di giocare la fase cruciale con freschezza. A Torino e a Milano giorno delle emozioni per gli addii di campioni che hanno fatto la storia dei due club. Allo Juventus Stadium festa del popolo juventino per la conquista di uno strameritato scudetto vinto restando imbattuti. Nel 3-1 all’Atalanta l’ultima volta di Del Piero “Pinturicchio” davanti al suo pubblico. Il 10 parte titolare e segna il suo ultimo gol in campionato nella Juventus. Al 13′ del secondo tempo Conte lo sostituisce e gli concede una passerella senza fine. Lo stadio è tutto per lui: applausi e affetto con le lacrime per l’ultima bandiera bianconera. 19 anni di gol, amori, sofferenze, trionfi, ma soprattutto di uno stile di professionalità senza una macchia. Del Piero mancherà al calcio italiano. Molti più addii al Milan, dove salutano Rino Gattuso, Alessandro Nesta, Gianluca Zambrotta e Filippo Inzaghi. Van Bommel torna al PSV. Clarence Seedorf (se fa pace con Allegri) potrebbe rimanere un altro anno. Saluta dunque una generazione che chiude definitivamente un ciclo al Milan. “Superpippo” realizza San Siro il (gran) gol vittoria nella sua 300. partita, ribandendo di avere ancora voglia di giocare. Anche gli altri tre continueranno a giocare altrove, forse all’estero. Tutti commossi e in lacrime per i loro addii, ma consapevoli che bisogna accettare il tempo che passa. La smobilitazione al Milan lascia ai dirigenti il non facile compito di ricostruire e di sostituire i campioni che lasciano, magari puntando sui giovani, dato le scarse possibilità finanziarie.