Le malattie cardiovascolari, il cancro e la demenza sono le tre cause di morte più frequenti in Svizzera
Nel 2013 tra la popolazione residente svizzera sono stati registrati 64’961 decessi, questi i risultati della statistica delle cause di morte dell’Ufficio federale di statistica (UST). 320 neonati sono morti nel corso del primo anno di vita. Tra le persone nella fascia di età da 1 a 19 anni sono stati registrati 204 decessi. Si tratta di cifre rimaste costanti negli ultimi anni. 857 persone sono morte tra i 20 e i 39 anni. Solo l’1,3% dei decessi rientra in questa fascia di età. Nella fascia dei 40-64enni sono stati registrati 7838 decessi, tra i 65-79enni 16‘138 e tra gli ultraottantenni si sono raggiunti i 39‘604 decessi. Da anni la probabilità di decesso è in forte diminuzione tra le persone di più di 19 anni.
21‘512 casi di morte, ovvero un terzo di tutti i decessi, è stato provocato da malattie cardiovascolari. Anche se questo gruppo di cause di morte è ai vertici della classifica da anni, la percentuale continua a scendere in maniera costante: nel 1995 si attestava ancora al 41%, ovvero 8 punti percentuali in più rispetto al 2013. Il tasso di mortalità standardizzato per età ogni 100’000 abitanti è diminuito, passando da 318 a 164 negli uomini e da 187 a 109 nelle donne. Quindi il rischio di morire a causa di una malattia cardiovascolare si è quasi dimezzato nell’arco di 18 anni.
Il cancro è la seconda causa di morte
Come negli scorsi anni, al secondo posto nella classifica delle cause di morte ci sono i tumori. Nel 2013 a questa malattia erano ascrivibili 16’675 decessi, ovvero il 26% di tutte le cause di morte. La quota di decessi dovuti al cancro è aumentata di 1,5 punti percentuali dal 1995. Tenendo conto della crescita demografica e dell’invecchiamento della popolazione residente, il tasso di mortalità dovuta ai tumori è comunque sceso, passando da 228 a 167 decessi ogni 100’000 abitanti tra gli uomini (-27%) e da 133 a 107 ogni 100‘000 abitanti tra le donne (-19%).
Da oltre quarant’anni, il tumore ai polmoni è il cancro che miete più vittime. Nel 2013 quasi 2000 uomini e 1200 donne sono morti di questo tipo di tumore (18% dei decessi provocati dal cancro e 5% di tutti i decessi). Il tasso di mortalità del tumore ai polmoni è di 37 ogni 100‘000 uomini e di 19 ogni 100‘000 donne. Negli ultimi 18 anni il tasso è sceso del 32% tra gli uomini ed è aumentato del 47% tra le donne.
In seguito all’invecchiamento della popolazione, il numero di decessi dovuti a demenza è in aumento. 5900 persone sono decedute a causa di disturbi legati alla demenza. Nel 1995, l’anno a partire dal quale si è iniziato a registrare questa diagnosi, si registravano 2100 casi. Il tasso di mortalità è di 28,5 ogni 100’000 uomini e di 34,5 ogni 100‘000 donne, ma negli ultimi anni è cresciuto in maniera meno significativa: rispetto all’anno precedente, il tasso è salito di solo 0,6 unità ogni 100‘000 donne, mentre per gli uomini è rimasto invariato.
Aumentano gli incidenti tra le donne
In generale gli uomini subiscono più incidenti e soccombono più spesso ad un incidente rispetto alle donne. Tuttavia questa differenza inizia ad assottigliarsi. Nel 2013 ben 1312 uomini (4,2% dei decessi) e 1285 donne (3,8% dei decessi) sono deceduti in seguito a un incidente. Tra gli uomini il numero di vittime d’incidente è rimasto praticamente agli stessi livelli del 1995, mentre nello stesso periodo il numero delle donne vittime d’incidente è salito di 434 unità, ovvero del 51%. Questo aumento degli incidenti tra le donne è principalmente riconducibile a cadute in tarda età che provocano spesso la frattura del femore, costrizione a letto e polmonite. Per quanto riguarda gli incidenti stradali, la situazione è migliorata: rispetto al 1995 i decessi provocati da incidenti sono scesi tra gli uomini da 480 a 194, mentre tra le donne sono passati da 184 a 84.
Diminuiscono i suicidi…
Nel 2013 sono stati registrati 1070 suicidi, 786 commessi da uomini e 284 da donne. Più o meno dal 2009 il numero di suicidi è costante, mentre dal 1995 è sceso di 350 unità, ovvero del 25%. Dal 1995 si registra un calo del tasso di suicidi, passato da 28,1 a 16,9 ogni 100‘000 uomini e da 10,1 a 6,0 ogni 100‘000 donne. Tuttavia, le cifre del 1995 comprendevano anche i suicidi assistiti, che a quel tempo erano più rari rispetto a oggi.
Nel 2013 sono stati registrati 587 suicidi assistiti, 249 per gli uomini e 338 per le donne. Il numero dei suicidi assistiti continua a crescere: rispetto all’anno precedente si registrano 79 casi in più.
300 morti solo quest’estate
L’Ufficio federale di statistica riferisce che, nelle prime due settimane di luglio del 2015, sono stati 2.234 i decessi tra gli over 65 in Svizzera. Il numero di morti corrisponde al 12-15% in più rispetto alla media del periodo. Come riferisce il quotidiano zurighese “Der Landbote”, nel mese di luglio di quest’anno sono stati almeno 267 i decessi dovuti al caldo torrido tra la popolazione anziana. Nel 2003, anno in cui l’Europa fu colpita da una massiccia ondata di caldo, i morti registrati in Svizzera furono 935.
UST
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