“Con un voto storico, la Camera dei Deputati ha approvato un provvedimento che rende finalmente possibile la promessa di un’assistenza sanitaria di qualità per il popolo americano”.
A parlare è il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca: con 220 voti favorevoli, la Camera dei deputati degli Stati Uniti ha infatti detto sì alla riforma sanitaria proposta dall’amministrazione Obama, il quale ha spiegato: “Ora siamo a soli due passi dal portare a compimento la riforma in America”.
Il provvedimento, un testo di migliaia di pagine arrivato in aula dopo diversi mesi di trattative, è stato approvato in una seduta conclusasi a tarda notte.
La riforma è dunque passata con 220 voti a favore e 215 contrari: a dire sì sono stati i deputati democratici (non tutti), mentre tutti i deputati repubblicani tranne uno hanno votato contro.
Intanto, prima che la riforma diventi legge, occorre aspettare che si pronunci anche il Senato, dove la maggioranza democratica non è del tutto scontata.
Tuttavia, il sì della Camera non può non rappresentare una vittoria politica di singolare portata per l’amministrazione Obama: proprio il presidente, infatti, nell’esortare i deputati ad esprimersi a favore della riforma, aveva parlato di “un momento storico” per gli Stati Uniti. Inoltre Obama si è detto “assolutamente fiducioso” che il provvedimento passerà anche in Senato, in modo che lui possa tradurlo in legge “entro la fine dell’anno”.
Il presidente degli Stati Uniti ha poi telefonato alla Speaker della Camera, Nancy Pelosi, per congratularsi con lei e con tutti i deputati democratici per il “voto storico” sulla riforma sanitaria. La stessa Pelosi ha poi sottolineato: “È un passo storico, fatto nell’interesse di tutti gli americani”.
Il provvedimento approvato dalla Camera, denominato Affordable Health Care for America Act, secondo Obama “fornirà stabilità e sicurezza agli americani che hanno l’assicurazione, e opzioni possibili di qualità a coloro che non ce l’hanno, abbassando i costi”. Inoltre ha aggiunto, “contribuirà sul lungo termine a ridurre il deficit”. Sulla riforma di Obama è intervenuto, nel nostro Paese, Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl: “Il voto favorevole della Camera alla riforma sanitaria proposta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama restituisce fiducia nella politica considerata giustamente da Paolo VI come l’espressione più alta della carità.
La scelta di assicurare a 36 milioni di americani, che finora ne erano esclusi, una copertura sanitaria minima, riunisce in sé una istanza di giustizia, un imperativo morale e un afflato di libertà che riempie di commozione e di speranza”.
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