
Si è svolto ieri, 23 settembre 2025, a Muttenz, alle porte di Basilea, l’atteso incontro con il Generale Roberto Vannacci, oggi eurodeputato, che ha richiamato un pubblico interessato e partecipe.
Un plauso particolare va all’organizzatore dell’evento, Luigi Rizzo, per l’impeccabile riuscita della serata, contraddistinta da un clima di confronto diretto e sincero tra l’ospite e i presenti.
Fin dai primi minuti, il pubblico ha rivolto numerose domande al Generale, toccando temi di grande interesse per la collettività italiana residente in Svizzera: IMU, servizi consolari, tutela dei cittadini all’estero, ma anche questioni di attualità internazionale come i conflitti in Medio Oriente e la guerra tra Ucraina e Russia.
Vannacci ha risposto con la consueta franchezza, sottolineando la necessità di un impegno concreto delle istituzioni europee per tutelare i connazionali e garantire politiche più eque e rappresentative.
Non è mancato un riferimento alla politica del Parlamento europeo che, ha osservato il Generale, è ancora dominata da visioni progressiste e di centrosinistra. Tuttavia, cresce la speranza in un cambiamento che riporti al centro i valori della libertà, dell’identità e del merito. L’auspicio è che alla prossima tornata elettorale a Bruxelles possa affermarsi una maggioranza di centrodestra capace di rappresentare più fedelmente le istanze del Paese reale.
Durante l’incontro, Vannacci ha anche ricordato il suo legame con la Svizzera, definendola una delle sue tappe predilette: è infatti la terza volta che visita la Confederazione e ha già annunciato un nuovo appuntamento, previsto per il 28 gennaio 2026, a Mendrisio.
La serata si è conclusa in un clima di amicizia e convivialità presso il Ristorante & Pizzeria“Cuor D’Oro” di Muttenz, dove il ristoratore ha deliziato gli ospiti con piatti tipici della tradizione italiana, contribuendo a rendere l’evento un autentico momento di italianità e condivisione.
Viva l’Italia, viva il Generale Vannacci, e un sincero grazie a tutti i presenti, con un pensiero speciale rivolto ai giovani, in particolare a quelli che hanno partecipato all’incontro: rappresentano la speranza in una nuova generazione di italiani consapevoli, liberi e fieri delle proprie radici.
di Luciano Claudio

