Cresce l’impegno green di aziende e privati
Importanti novità fanno ‘respirare’ il nostro pianeta sempre più invaso dalla plastica, con tutte le conseguenze che nel corso delle settimane vi abbiamo illustrato. Un nuovo importante ‘tassello’ (è proprio il caso di dirlo!) viene aggiunto dall’azienda danese che produce le costruzioni più famose del mondo: la multinazionale Lego ha infatti annunciato che è alla ricerca di un materiale riciclabile per i suoi famosissimi mattoncini.
“Stiamo lavorando molto per sviluppare nuove materie sostenibili. Si tratta di un primo grande cambiamento e di un importante passo in avanti verso il nostro obiettivo: produrre mattoncini utilizzando materie sostenibili”, ha spiegato di recente Tim Brooks, Vice Presidente e Responsabile della Sostenibilità ambientale, del gruppo Lego che tra gli obiettivi di sostenibilità da raggiungere entro il 2030 si è prefissata quello di realizzare elementi e materiali di imballaggio in materiale sostenibile. La svolta green è stata confermata anche da Henrik Ostergaard Nielsen, supervisore della produzione della fabbrica di Billung, al New York Times.
La compagnia danese ha in effetti già introdotto la plastica vegetale per i primi set di blocchi in polietilene bio, una plastica morbida, resistente e flessibile ricavata dalla canna da zucchero. Questo materiale ad oggi è poco diffuso, anche se imprese di altri settori lo stanno già utilizzando. La plastica di origine vegetale utilizzata nella realizzazione degli elementi botanici Lego è certificata dalla normativa della Catena di Custodia dell’associazione Bonsucro per un uso responsabile della canna da zucchero.
I primi mattoncini bio sono già stati distribuiti nei negozi di Germania, Austria e Regno Unito e via via raggiungeranno Usa, Canada e altri Paesi: si tratta di uno speciale set chiamato ‘Plants from Plants’ (piante dalle piante), composto da 29 pezzi (due abeti, tre cespugli, sedici foglie di bambù, quattro di palma e altrettanti elementi verdi lime). Secondo quanto si legge sul portale specializzato ‘The Brick Fan’, tra i nuovi pezzi e quelli simili già esistenti non si nota alcuna differenza.
Ma l’impegno ambientale della compagnia danese non si esaurisce qui: la Lego è infatti una delle compagnie che ha aderito a Re100, una campagna che prevedeva il raggiungimento del 100% dell’uso di energie rinnovabili, traguardo raggiunto nel maggio 2017. Per raggiungere il record di fornitura completa da fonti pulite la Lego ha sostenuto un investimento di circa 800 milioni di euro, realizzando due parchi eolici nel mare d’Irlanda che forniscono energia alle fabbriche del gruppo in Danimarca.
Questo traguardo aveva come scadenza il 2020, ma con l’impegno e la perseveranza è stato realizzato con tre anni di anticipo. Per celebrare questo importante obiettivo la Lego ha realizzato una turbina con i mattoncini alta 195 metri di altezza. Ma la strategia ambientalista si è allargata oltre i confini geografici e lo scopo di fornitura aziendale. A 7 chilometri dalla costa di Liverpool esiste il parco Burbo Bank Extension che con le sue pale eoliche fornisce elettricità a 230 mila famiglie.
Per lo stabilimento cinese di Jiaxing i 20mila pannelli solari producono ogni anno 6 GW di energia, ovvero il 7% del consumo totale dell’impianto. La Lego Collabora inoltre con il Wwf nel sostegno della plastica generata da fonti sostenibili e appoggia la Bioplastic Feedstock Alliance, un’iniziativa del Wwf volta a garantire l’approvvigionamento della canna da zucchero per l’industria delle bioplastiche, insieme ad altri importanti aziende quali Coca-Cola, Danone e Ford.