Il Napoli difende la vetta, la Juventus resta in scia, bene la Fiorentina, solo pareggi per Inter e Milan, risale la Lazio, vittorie pesanti per Bologna e Genoa in zona salvezza
È una vittoria pesante quella del Napoli sul campo della Sampdoria, che permette di difendere la vetta e con questo gruppo affiatato ha il dovere di lottare per il titolo. La squadra di Sarri ha vinto in maniera convincente e autoritaria, grazie a un attacco che non delude mai e a un pressing asfissiante, che ha mandato in confusione i giocatori blucerchiati, che hanno commesso errori fatali (su tutti Barreto). La vittoria ha ancora più valore perché arrivata contro una Sampdoria che non ha mai mollato e ha saputo riaprire la partita, come aveva fatto contro la Juventus, mettendola in difficoltà fino alla fine. Ma il Napoli ha giocato con molta solidità e forza mentale, personalità e sicurezza nei momenti difficili dimostrando doti di grande squadra nell’avvicinamento alla gara, dopo l’eliminazione in Coppa Italia contro l’Inter e seguita dalla lite tra i due allenatori Sarri-Mancini. La squadra di Sarri incappa spesso in momenti in cui si complica la vita, ma riesce sempre a reagire con carattere, doti che saranno essenziali sul lungo cammino verso lo scudetto. La Sampdoria si conferma una squadra di buon livello e ora deve tramutare le prestazioni in punti, se non vuole scivolare pericolosamente in classifica.
È arrivata la vittoria consecutiva numero 11, ma allo Stadium questa volta è stata più difficile centrarla, contro la Roma di Spalletti, ordinata in campo fino al 75’, quando un lampo di Dybala ha deciso la gara. La squadra di Allegri alla fine ha vinto, perché più in forma della Roma e più solida, perché sa aspettare il momento giusto per colpire. Ha rischiato la Juventus di rimanere intrappolata nella ragnatela della Roma, presentatasi con il nuovo modulo del 3-4-1-2 preparato da Spalletti. Non è stata una bella partita con le squadre che si sono annullate a vicenda e hanno giocato a ritmi bassi per non concedere spazi ai rivali. Alla fine la differenza l’hanno fatta la concretezza della Juventus e la sua abitudine a giocare per lo scudetto. Il nuovo modulo ha dato alla Roma certezze nella fase difensiva, ma non è bastato a impensierire la difesa bianconera. Troppo umile l’atteggiamento in fase offensiva dei giallorossi, che hanno ampi margini di miglioramento. In un ambiente che cerca di ritrovare un’identità, dalla Roma non ci si può aspettare molto al momento. La sconfitta chiude il discorso scudetto, ma complica anche la rincorsa al 3° posto.
Il gol del Carpi al 94’ mette nei guai l’Inter, che si becca i primi fischi stagionali, e apre una piccola crisi, che chiede spiegazioni sull’involuzione della squadra. Nelle ultime gare i nerazzurri hanno fatto passi indietro e non hanno più il ritmo scudetto: lo svantaggio dal Napoli è di -6 e la parola scudetto è al momento fuori luogo. Il problema che affligge la squadra è un attacco che non segna e non partecipa alla fase difensiva. Ma in realtà l’Inter non ha un gioco offensivo efficace per mancanza di personalità a centrocampo e la mentalità dell’1-0 non funziona più. L’Inter non sa più gestire i finali di gara, perché la solidità in difesa è scomparsa. Mancini ci mette del suo, criticando in pubblico i giocatori (molti scelti da lui), segno che qualcosa si è rotto anche a livello di spogliatoio. Per l’obiettivo minimo (un posto in Champions) Mancini deve rimotivare i suoi giocatori, sempre se ne ha ancora voglia. L’impresa del Carpi in inferiorità numerica permette agli emiliani di giocarsi le sue possibilità nella lotta salvezza, dopo il quarto risultato utile consecutivo, se manterrà questa determinazione.
Non molla nella lotta per un posto in Champions League la Fiorentina, che riscatta le sconfitte con Lazio e Milan battendo il Torino. Due gol su altrettanti calci piazzati (bella la punizione di Ilicic) portano alla vittoria, che sa di liberazione e riaccende l’entusiasmo. La Fiorentina ha giocato bene solo nel primo tempo, mostrando le sue qualità nel gioco offensivo, per poi calare nella ripresa, ma senza subire pericoli eccessivi. Il Torino non è stato mai in grado di impensierire la retroguardia viola ed è apparsa una squadra che non è ancora uscita definitivamente dalle difficoltà.
Niente da fare per il Milan che non decolla e non dà continuità alla vittoria contro la Fiorentina. A Empoli spreca l’ennesima occasione di risalire in classifica e si fa rimontare il vantaggio per due volte. Non appena la squadra di Mihajlovic avvicina la zona Europa, puntualmente lascia punti per strada. Se l’attacco ora segna con regolarità, la difesa continua a pagare le disattenzioni e gli errori in difesa (incluso il portiere), che sono diventati una costante. Anche il gioco del Milan è ancora mediocre e senza idee. Il pareggio contro l’Empoli, che continua con il suo ottimo campionato, è un risultato positivo e anche giusto, ma è contro una provinciale e questo fa riflettere. Complimenti alla squadra di Giampaolo che continua il positivo lavoro di Sarri, integrando giovani di livello come Zielinski e l’ex milanista (!) Saponara.
La Lazio domina la gara contro il Chievo, ma vince in rimonta dopo la paura per lo svantaggio. Tutto si risolve nella ripresa, dove si è rivista la Lazio del bel gioco, determinata e concreta sotto porta: Candreva (doppietta), Cataldi e Keita ribaltano il risultato. La vittoria fa rientrare la Lazio in zona Europa e magari anche per quella che conta, mentre il Chievo resta per ora in zone tranquille della classifica. Termina la lunga imbattibilità interna del Sassuolo. È il Bologna di Donadoni a fare l’impresa, giocando una gara tatticamente prudente all’inizio, per poi sfruttare le qualità dei suoi attaccanti Giaccherini e Destro, che si rendono pericolosi in alcune azioni e spostano gli equilibri a favore del Bologna. Impotente e irriconoscibile il Sassuolo prova a reagire dopo lo svantaggio, ma senza incidere negli ultimi venti minuti. La squadra di Di Francesco ha smarrito la via della vittoria, mentre Donadoni allontana il Bologna dalla zona critica della classifica. Il Palermo si rianima con il nuovo allenatore argentino Schelotto, che all’esordio azzecca una sonante vittoria sull’Udinese, che è agganciata in classifica. Una prestazione convincente del Palermo, che allontana paure e crisi e forse ha dato una sterzata alla sua stagione. L’Udinese dopo l’ennesimo risultato negativo, rischia di vanificare quanto di buono fatto all’andata e va in ritiro, per ritrovare quella fiducia e mentalità vincente che porta alla salvezza. Il Frosinone deve accontentarsi di un punto nella gara interna contro l’Atalanta, dove ha regnato la noia. Troppo poco per il Frosinone in chiave salvezza, mentre l’Atalanta può accontentarsi. Il Verona non riesce proprio a portare in porto la prima vittoria stagionale. Sembrava la volta buona, dopo il pari contro la Roma, per dare una sterzata alla stagione ma contro Il Genoa la sfida salvezza termina in parità. Avrebbe meritato di vincere il Verona, soprattutto per l’impegno e l’assetto offensivo mostrato nella ripresa. A negare la vittoria ai veneti è stato il portiere genoano Perin, che ha salvato un punto fondamentale per il Genoa
21° Giornata
Frosinone-Atalanta 0-0, Empoli-Milan 2-2, Fiorentina-Torino 2-0, Inter-Carpi 1-1, Lazio-Chievo 4-1, Palermo-Udinese 4-1 Sampdoria-Napoli 2-4, Sassuolo-Bologna 0-2, Verona-Genoa 1-1, Juventus-Roma 1-0
G.S.