La violenza contro le donne e la violenza domestica sono fenomeni molto diffusi anche in Svizzera e causano enormi sofferenze. Secondo l’ultima Statistica criminale di polizia, con 18’522 reati penali per violenza domestica registrati nel 2018, ossia 1498 in più rispetto all’anno precedente, si è toccato un nuovo picco. Ogni settimana si registra inoltre un tentato omicidio, un reato che nel 2018 ha fatto 27 vittime, 24 delle quali donne.
Ogni settimana si registra un tentato omicidio
Con l’adozione della nuova ordinanza, il Consiglio federale istituisce le basi legali per misure di prevenzione della violenza sulle donne e della violenza domestica. Sono ad esempio previsti aiuti finanziari per campagne d’informazione e sensibilizzazione nazionali, per provvedimenti di formazione destinati a specialisti e per progetti di prevenzione focalizzati sulle vittime o gli autori di violenza. La Confederazione può inoltre sostenere la collaborazione e il coordinamento tra attori pubblici e privati che operano in questo settore.
L’ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2020. Il Parlamento deciderà sul credito di 3 milioni di franchi per gli aiuti finanziari nel quadro delle deliberazioni sul Preventivo 2021. La concessione degli aiuti finanziari compete all’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo.
L’entrata in vigore in Svizzera, nel 2018, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, denominata Convenzione di Istanbul, ha comportato per il nostro Paese l’assunzione di diversi obblighi generali per combattere la violenza psichica, fisica e sessuale, gli atti persecutori (stalking), i matrimoni forzati, le mutilazioni di organi genitali femminili e l’aborto forzato. La Convenzione di Istanbul protegge tutte le persone vittima di violenza domestica, a prescindere dal genere.