Sui due oggetti in votazione il 9 giugno, confermato il chiaro no all’elezione del governo da parte del popolo, mentre aumenta il sì sulla revisione urgente della legge sull’asilo
I risultati del secondo sondaggio, su mandato della Società svizzera di radiotelevisione (SSR) e condotto dall’istituto gfs.bern, indicano con chiarezza che la popolazione è intenzionata a bocciare la proposta di fare eleggere il governo elvetico direttamente dal popolo. Sono invariate le previsioni rispetto al primo sondaggio per l’iniziativa lanciata dall’UDC. Sono il 25% i cittadini che vorrebbero eleggere il Consiglio federale , mentre il 66% è contrario e gli indecisi sono il 9%. Il responsabile del gfs.bern, Claude Longchamp non prevede cambiamenti fino al voto, anche perché le votazioni, che in passato hanno riguardato le istituzioni politiche non hanno avuto successo e rispecchiano gli attuali risultati. Inoltre, “la polarizzazione non è quella classica tra destra e sinistra, ma massicciamente tra l’UDC e tutti gli altri”, ha dichiarato Longchamp. In netta maggioranza anche i contrari che non sono legati ad alcun partito. Chi voterà contro non vuole stravolgere il sistema attuale, che garantisce alla Svizzera stabilità politica. L’elezione dell’esecutivo da parte del popolo costringerebbe i consiglieri federali a una campagna elettorale permanente e ciò nuocerebbe al lavoro collegiale.
Diversa la situazione per la votazione sulla revisione della legge sull’asilo promossa da parte dei giovani Verdi, sindacati e organizzazioni umanitarie. Le modifiche della legge sono sostenute dai partiti borghesi e anche il loro elettorato sembra orientato verso il sì. Rispetto al primo sondaggio i favorevoli sono aumentati del 9% e si attestano al 57%, mentre i no restano stabili al 29% e gli indecisi sono scesi dal 23% al 14%. Entrambi le parti hanno forti argomentazioni, ma quelli dei sostenitori sembrano prevalere. Il consenso maggiore viene dalla necessità di nuovi strumenti per risolvere i problemi nella politica dell’asilo. Per i fautori, la revisione della legge combatte gli abusi e l’alto tasso di criminalità dei richiedenti l’asilo. “Un ruolo importante è anche la propria posizione rispetto alla politica dell’asilo“, ha spiegato Martina Imfeld, politologa di gfs.bern. Chi è del parere che le autorità abbiano i problemi sotto controllo, si esprimerà contro la revisione della legge.
Per l’indagine demoscopica, l’istituto gfs.bern ha intervistato, tra il 17 e il 25 maggio, un campione rappresentativo di 1’413 persone con diritto di voto, ripartite in tutte le regioni linguistiche della Svizzera.