Uno studio condotto su mille persone dal gruppo di ricerca della dottoressa Beatrice Golomb (Università della California) sulle abitudini alimentari di chi, sano, riusciva a mantenere il controllo del peso corporeo
Potrebbe sembrare strano, anzi, già immaginiamo i sorrisi di incredulità con cui qualche lettore leggerà quest’articolo, ma pare proprio che sia la verità. Parola della dottoressa Beatrice Golomb, capo ricercatrice del Dipartimento di Medicina del metabolismo dell’Università della California. La quale ha dimostrato, dati alla mano, che un po’ di cioccolato al giorno – in special modo quello fondente – non solo aiuta a dimagrire (cosa a cui molti stentano a credere) ma aiuta a riparare i danni che le cellule subiscono con l’invecchiamento.
La dottoressa, però, precisa: “Non è certo mangiando quantità smodate che si può pensare di perdere peso e risolvere il problema di mantenere la linea. Ritengo che piccole porzioni quotidiane equivalenti a un cioccolatino, possano davvero essere utili per mantenersi in salute, gratificare il palato e migliorare il controllo del peso corporeo”.
Ecco come la dottoressa Golomb ha scoperto i benefici del cioccolato, in un’intervista rilasciata a Tommaso Varotti (DiPiù): “Lo studio è nato dalla nostra volontà di capire quale fosse il giusto approccio alimentare per ottenere un buon mantenimento del peso forma, ma non siamo partiti da quello che si trova sulle tavole di chi ha problemi di linea. Abbiamo invece studiato il regime alimentare seguito da chi, nonostante dichiari di nutrirsi dando retta al suo istinto e al suo appetito, riesce comunque a mantenere il proprio peso forma senza fare la minima fatica”.
In pratica l dottoressa Golomb ha esaminato circa mille persone, sane, con un livello di grasso corporeo nella media. A queste persone è stato chiesto di scrivere in un diario quali cibi mangiavano nell’arco di alcune settimane, senza trascurare nulla, nemmeno il più piccolo dolce e nemmeno la quantità di qualsiasi cibo. Dopo di che, in seguito, appunto, ad alcune settimane, è venuta fuori la sorpresa, e cioè che la maggior parte di queste persone mangiavano regolarmente un po’ di cioccolato. I volontari appartenevano a gruppi culturalmente differenti, avevano diverse abitudini alimentari, cioè c’era chi mangiavano più carne che verdure e chi più verdure che carne, chi mangiava molto pesce e chi non ne mangiava per nulla. L’unico elemento in comune era appunto che tutti mangiavano cioccolato.
Ecco il commento della dottoressa Golomb: “Il cioccolato, analizzato da un punto di vista scientifico e nutrizionale, è una miniera ricca di sostanze utili per la salute. Per esempio, è una fonte di bioflavonoidi, che si rivelano preziosi per migliorare l’efficienza dei vasi sanguigni. Contiene tanto magnesio, che aiuta i muscoli a contrarsi e a rilassarsi in modo progressivo e armonico. Ma noi, oltre a tali sostanze, abbiamo pure esaminato con interesse la funzione di altre, chiamate catechine, sostanze antiossidanti, cioè in grado di riparare i danni che le cellule subiscono con i processi d’invecchiamento. Le catechine agiscono sui muscoli e fanno sì che essi brucino in maniera più efficiente le calorie immagazzinate dal corpo. Quindi, nonostante sia assolutamente vero che il cioccolato è un alimento altamente ricco di calorie, le catechine contenute nel cacao aiutano a smaltire con maggiore efficacia quelle stesse calorie e tutte le altre assunte con il cibo”.
Ovviamente, più alta è la percentuale di cacao contenuto nel cioccolato e più catechine ci sono. Quindi meglio, molto meglio il cioccolato fondente di quello al latte, perché nel fondente c’è maggiore quantità di cacao.