Questa settimana vi presentiamo la storia di Antonio Rosato, napoletano in Svizzera da nove anni che con la sua passione per la cucina vuole portare più italianità sui piatti…
Mi chiamo Rosato Antonio e sono di Napoli. Sto cercando di portare un po’ di italianità qui in Svizzera. Sono nato in Italia e ho fatto la scuola alberghiera prendendo il diploma di cuoco. Sono in Svizzera da circa 9 anni, ho girato molti ristoranti qui e ora, con Angelo, ho questa opportunità di rilanciare questo ristorante, il San Marco, tramite alcune idee che ho in mente. Io sono venuto qui per lavoro quando avevo 19 anni, ho girato anche un po’ l’Italia per fare esperienza e poi mi sono fermato qua.
Quando sei venuto qui come ti sei trovato?
Avevo qualche amicizia, parenti di amici miei. All’inizio mi sentivo un po’ solo: ho lasciato l’Italia i miei amici, tutta la mia famiglia, poi vengo dal sud e quindi è davvero molto diverso dalla Svizzera, sia di mentalità che di temperature… bisogna abituarsi.
Hai avuto difficoltà per integrarti?
Personalmente no, perché sono molto espansivo, riesco ad ambientarmi bene grazie al mio carattere, non è stato così difficile. Anche il tedesco lo parlo e lo capisco, anche grazie al lavoro.
Come vivi la tua italianità?
A casa si parla l’italiano, ho una moglie italiana e due bambine. Lei ha la famiglia italiana qui vicino e quindi la domenica ci sono le mangiate all’italiana. Vivo nella mia vita quotidiana l’atmosfera e l’ambiente italiano qui in Svizzera…
Dove nasce la passione per la cucina o per la gastronomia?
Già mia mamma è un ottima cuoca e quindi da piccolo ho imparato molto da lei. Da mia nonna certamente ho imparato molto, hanno fatto sempre il pane al forno di legna, tutti i dolci tipici napoletane etc. per cui crescendo con loro questa è diventata la mia passione. Poi a 14 anni ho fatto la scuola alberghiera, il fine settimana lavoravo nei ristoranti per fare pratica e mi ha aiutato molto. Il mio obiettivo è quello di portare l’italianità in terra elvetica, molti ristoranti che ci sono qua, pur essendo italiani, non sono molto originali.
Parliamo del ristorante..ci sarà la nuova apertura il 14 ottobre 2013, cosa cambierà?
Interviene il proprietario Angelo Do Sul, anche lui venuto qui a 19 anni dal Portogallo:
Il ristorante si chiama San Marco e lo gestisco da nove anni. Prima ce l’ho aveva una famiglia italiana e io ci lavoravo. Il ristorante non cambierà molto, in cucina, quindi il menù, però cambierà completamente.
Antonio: Cambieremo tutto tranne le pizze. Stiamo cambiando tutta la carta secondo la mia esperienza di lavoro in Italia e qui a Zurigo. Cerchiamo di differenziarci dalla massa, non vogliamo essere il tipico ristorante italiano ma neanche un ristorante gourmet, una via di mezzo, questo si esprime, ad esempio, nella presentazione dei piatti. Offriremo la pasta fresca, pizze nuove e piatti di carne e pesce freschi. Siccome a me piace tanto essere anche in contatto con la clientela cerchiamo il contatto diretto in modo da poter proporre il meglio e di puntare più sul fresco e così consigliare il piatto speciale del giorno. Partiamo dal 14 ottobre 2013 con la carta nuova. In più introdurremo anche una carta per i celiaci, senza glutine, ci sarà pizza, pasta fresca, tortellini etc. Alcune cose che ci sono anche sulla carta normale ma per gente che è intolerante al glutine. Inoltre ci sarà il menù a sorpresa, significa che una persona che non sa cosa scegliere dal menù ci dice quante portate vorrebbe e su cosa si dovrebbero basare, noi le portate le serviamo a sorpresa.
Questa idea nasce perché tua figlia è celiaca?
Si, è 1.5 anno che lo sapiamo. All’inizio è stato un po’ tragico, non sapevamo come comportarci, cosa può mangiare e cosa no. Ma parlando con altra gente che ha pure questo problema e parlando con i dottori diventa una cosa normalissima. Qua a Zurigo ci sono molte persone che hanno questa intoleranza. Da ciò è partita questa cosa, tanta gente inoltre non sa dove può andare a mangiare, in Italia, ad esempio, c’è tanta scelta nei ristoranti, anche in Germania, ma qui in Svizzera ci sono pochi ristoranti che offrono pasti senza glutine. Noi vogliamo offrire ai nostri clienti celiaci una carta con più scelta.
Quanti posti ci sono?
Angelo: Sulla terrazza, che d’estate è decorata in maniera molto bella, abbiamo 95 posti. Dentro abbiamo 130 posti, abbiamo pure una saletta con la pista dei birilli, per compleanni o serate tra amici fino a 25 persone, pagano il mangiare e il bere ma il gioco lo offriamo noi. Certamente si possono anche festeggiare cresime, comunioni , matrimoni, compleanni. Per le prime due settimane, dal 14.10.13 al 2.11.13 offriamo un aperitivo e delle bruschette alla clientela.
Antonio: Inoltre mi occupo pure della decorazione di torte, faccio il cake designer. Sono molto belle, faccio anche le torte senza glutine, se viene richiesto anche senza lattosio. Ho intrapreso questa strada un paio d’anni fa, mi piace molto decorare torte. La offro anche se la gente vuole ordinare solo la torta. Al momento ho solo una pagina su facebook dove faccio vedere un paio di torte che ho fatto, giusto per dare un idea alla gente cosa faccio, si possono ordinare però anche attraverso il ristorante stesso.