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27 April 2024
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Interviste Italiani in Svizzera Società

Sandra Zaccaria

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Sana leggerezza italiana…

Sandra, raccontaci di te…

Sono Sandra Zaccaria, ho 30 anni e abito a Wetzikon. Sono originaria di Lecce, una bella città sul mare, però sono nata e cresciuta qui a Hinwil. Mio padre è venuto in Svizzera, per la prima volta, quando aveva 14 anni, poi è tornato di nuovo giù in Italia; veniva qui in Svizzera spesso, poi a 18 anni ha conosciuto mia madre ed è rimasto definitivamente qui. Mia madre è cresciuta qui, suo padre era italiano e sua madre svizzera.

Hai mai avuto difficoltà a integrarti qui in Svizzera come italiana?

No, mai.

Hai fatto l’apprendistato qui in Svizzera, raccontaci…

Ho fatto l’apprendistato come parrucchiera in negozio e poi ho continuato con una formazione per poter insegnare il mestiere agli apprendisti. Poi sono rimasta nello stesso negozio come direttrice. Da sette anni il negozio è mio. Ho avuto diversi impiegati e apprendisti, ma da un anno gestico il salone da sola.

Cosa offri di speciale nel tuo salone?

Tagli per donne, uomini e bambini. Oltre al taglio applico anche le extensions, in collaborazione con ad una ditta americana che si chiama Great Lengths. Ho fatto anche dei corsi per fare le unghie, ma per ora non ho abbastanza tempo per farlo. Quello che faccio molto spesso (ed è molto richiesto) è la tinta per le sopracciglia o la cura delle ciglia.Provo sempre a portare un pò della mia italianità anche nel negozio, nel modo in cui parlo con i clienti, ad esempio. Ho anche un piccolo bar, dove i clienti possono prendere il caffé o leggere il giornale. Tanti dicono anche che non sono la tipica “parrucchiera barbie”, non lo sono mai stata. E questo è molto apprezzato.

Hai più clienti svizzeri o italiani?

Ho una clientela mista, qui a Rüti in pratica vivono persone di tutte le nazionalità. E poi ci sono anche molti italiani.

Trovi differenze tra clienti svizzeri e italiani?

I clienti italiani parlano di più, ti raccontano subito tutto. Gli svizzeri sono più riservati e tranquilli.

Hai intenzioni di andare a vivere in Italia?

Sì, fosse stato per me io sarei rimasta giù a Lecce già da quando ero piccola. Voglio andare a vivere giù insieme al mio ragazzo, con cui sto da sei anni; anche lui viene dal mio stesso paese.Giù abbiamo tanti parenti e sarebbe bello vivere lì. E poi mi piacerebbe trasferirmi lì perché mi piace il modo di vivere, il mare, le persone, la sana leggerezza tipica dei miei luoghi.

Avete già piani concreti?

Io vorrei continuare a lavorare come parrucchiera. Però il problema è che il mio ragazzo lavora nel campo delle industrie e giù a Lecce non ci sono industrie. Per questo ancora non abbiamo preso una decisione definitiva.

Se in futuro avrete figli, il tedesco lo insegnerai comunque a loro, anche se andrete a vivere giù?

Io sono cresciuta bilingue, per questo vorrei che anche i miei figli conoscessero sia l’italiano che il tedesco.

La parola italiana che dici più spesso?

Vabbè…

In passato hai collaborato con Ferienplausch, una istituzione che durante le vacanze scolastiche organizza eventi per bambini, lo fai ancora?

L’anno scorso l’ho fatto. Quest’anno invece facciamo qualcosa di diverso.A Rapperswil c’è un’istituzione per famiglie. Insieme a loro offriremo tre pomeriggi durante i quali i bambini possono venire a vedere il lavoro che faccio. Poi faccio fare delle acconciature o qualcosa del genere. Loro si divertono un sacco e io pure. Secondo me è importante per i bambini poter vedere e fare queste cose che, magari, potrebbero sempre tornargli utili anche per il futuro.

Manuela Salamone

 

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