La truffa del falso nipote è un fenomeno registrato in Svizzera. Gli autori telefonano alle vittime (di norma donne anziane) spacciandosi per un nipote o altro parente che vive lontano. Chiedono loro somme ingenti di denaro che le vittime vanno a prelevare e consegnano ad un complice con il pretesto di concludere in fretta un affare immobiliare.
Come agiscono i truffatori?
I truffatori sono organizzati con grosse bande internazionali. I truffatori contattano telefonicamente le vittime al proprio domicilio, soprattutto persone anziane e immigrati, facendosi passare per un nipote o un familiare che versa in difficoltà economiche. Cercano abilmente di carpire prima informazioni riguardanti la sfera privata della vittima. A questo punto chiedono somme di denaro in contanti, spesso ingenti, dichiarandosi disponibili a recarsi di persona a casa della vittima per ritirare il denaro. Spesso le vittime vengono accompagnate presso vari istituti di credito per effettuare i prelevamenti. Poco prima dell’appuntamento, i truffatori richiamano per comunicare che, non potendo andare di persona, manderanno un conoscente a prelevare il denaro.
Gli autori utilizzano elenchi telefonici pubblici per cercare le persone da contattare. Per fare ciò utilizzano diversi criteri, che possono essere ad esempio nomi di donna non più attuali (che dovrebbero quindi appartenere a persone anziane) oppure nomi femminili di origine tedesca (per parlare una lingua a loro congeniale). Le chiamate vengono effettuate dall’estero. Una volta stabilito questo legame palesano l’impellente bisogno di denaro per concludere un affare (sovente un affare immobiliare) che altrimenti sfumerebbe. Mettendo una grossa pressione legata allo scarso tempo a loro disposizione (poche ore per concludere la trattativa) spingono la vittima ad effettuare immediatamente un prelevamento che è sempre di una certa entità (diverse decine di migliaia di franchi). In molti casi è proprio la vittima ad indicare la cifra che può mettere a disposizione, poiché è convinta di parlare davvero con un parente in difficoltà. Per il ritiro del denaro viene sempre fissato un appuntamento e la persona contattata viene accompagnata da un amico del “falso nipote” ad effettuare il prelevamento. Non è mai il presunto parente a presentarsi di persona.
Se il primo tentativo fallisce, i truffatori telefonano nuovamente alla futura vittima fingendosi questa volta agenti di polizia e consigliano di consegnare il denaro in modo da poter fermare i truffatori in flagranza di reato. In altri casi, i truffatori fingono di essere persone indigenti alla ricerca disperata di soldi per sostenere i costi di un’operazione urgente a cui dovrebbe sottoporsi il proprio figlio malato. Inutile dire che gli impostori, dopo aver incassato somme pari a decine di migliaia di franchi, faranno perdere le proprie tracce.
Come comportarsi in questi casi?
Interrompete immediatamente la conversazione telefonica quando avete sospetti sulla vera identità del vostro interlocutore. In caso di dubbi, chiedete informazioni ai vostri parenti. Se siete stati vittima di un tentativo di truffa, segnalatelo subito alla polizia cantonale del vostro luogo di domicilio. Non consegnate mai denaro a persone sconosciute! Non fate mai entrare sconosciuti nella vostra abitazione! Non ritirate grosse somme di denaro e non custoditele nella vostra abitazione!
(continua nel seguente numero)
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