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22 November 2024
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Diritto

Impatto dell’EU-US Privacy Shield per le imprese svizzere

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A metà di giugno 2016 è entrato in vigore il EU-US Privacy Shield concernente il traffico transatlantico di dati personali, abrogando il precedente Safe-Harbor Privacy Principles.
Lo scopo del nuovo accordo è il garantire la protezione dei diritti fondamentali di tutte le persone nell’UE i cui dati personali vengono comunicati agli Stati Uniti, come pure il creare chiarezza legale per le imprese che operano in ambito dello scambio di dati nello spazio transatlantico. Di principio, l’EU-US Privacy Shield non è ancora applicabile alla Svizzera. Tuttavia è da supporre che l’Incaricato federale per la protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) – così come ha fatto per il precedente accordo Safe-Harbor – cercherà di raggiungere un accordo parallelo al nuovo accordo EU-US Privacy Shield. Come accaduto in passato per l’accordo Safe-Harbor, gli Stati Uniti dovrebbero essere pronti ad estendere il nuovo Privacy Shield, in forma pressoché identica, anche alla Svizzera.
Tuttavia ci si pone la domanda su come le imprese svizzere debbano reagire nel frattempo all’attuale EU-US Privacy Shield. Siccome lo scambio di dati tra le imprese e gli Stati Uniti non può essere semplicemente interrotto fino al raggiungimento di un accordo, le imprese toccate devono nel mentre porre delle contromisure. In primo piano ci sono garanzie contrattuali supplementari.

1. „Rinforzi“ contrattuali in merito alla trasparenza e ai rimedi giuridici
Anche se l’accesso ai dati personali da parte delle autorità statunitensi non può venire ristretto o evitato, si può nondimeno porre alti requisiti concernenti la trasparenza dell’elaborazione dei dati. Conseguentemente, le persone toccate da tale scambio di dati devono essere informate tempestivamente ed in modo esaustivo sul fatto che i loro dati verranno trasferiti agli Stati Uniti e che le autorità americane ne avranno accesso. Inoltre, nel limite del ragionevole, le persone toccate dovrebbero essere supportate dalle imprese nel far valere i loro diritti sul suolo americano. Per quanto concerne le richieste statunitensi di accesso ai dati personali, le imprese dovrebbero poter sfruttare tutti i procedimenti legali per poter evitare tali accessi, con l’obbligo di accettare le decisioni di tali procedimenti. È importante ricordarsi che le persone toccate da tali richieste di comunicazioni dati agli Stati Uniti possono, in Svizzera, interpellare un tribunale civile circa la legalità di tale processo. In quest’eventualità, il trasferimento di dati non avrà luogo fino al crescere in giudicato di una decisione finale. I contratti così supplementati dovrebbero dare alle persone toccate di far valere i loro diritti secondo la Legge federale sulla protezione dei dati (LPD), evitando un inappropriato trasferimento di dati che viola l’art. 6 LPD.
Così facendo le imprese possono implementare un certo livello di protezione die dati.

2. Consultazioni direttamente attraverso IFPDT
Nonostante quanto esposto sopra, il problema dell’accesso sproporzionato ai dati personali permane. Per questo motivo, l’IFPDT già ora fa da consulente ad un gran numero di imprese in tale ambito. Viene ricordato che, basandosi sull’art. 29 LPD, si può predisporre in ogni momento di controlli in tal senso.

3. La speranza di raggiungere presto un nuovo
A fronte dell’attuale deficit regolamentare, risulta quanto mai auspicabile che la Svizzera e gli Stati Uniti possano raggiungere un nuovo accordo quanto prima, sulla base del nuovo accordo EU-US Privacy Shield. Le negoziazioni da parte svizzera verranno portate avanti, così come per il precedente accordo, dalla Segreteria di Stato per l’economia (SECO) e dall’IFPDT. La SECO asserisce di essere in stretti contatti sia con la Commissione Europea che con le autorità statunitensi. Nel giugno 2016 hanno avuto luogo delle discussioni a Washington D.C., anche nel contesto della commissione economica bilaterale Svizzera-USA. Lo scopo dichiarato è il raggiungimento di un accordo Privacy Shield basato su quello entrato in vigore tra EU e gli Stati Uniti.
(stato attuale al 19 luglio 2016)

 

PER LE VOSTRE DOMANDE, SCRIVETE O TELEFONATEMI:
Avv. Dipl.-Jur. Dominique Calcò Labbruzzo
LAW by CALCÒ – Freigutstrasse 8, CH-8002 Zürich
Tel. 078-876 82 43 Mail:<[email protected]

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