Torna su Rai 3 il mitico quiz che ha fatto la storia della tv
Dopo il recente esperimento in due puntate andate in onda su Rai 1 la scorsa primavera, la prima serata di Rai 3 propone il ritorno di Rischiatutto, condotto da Fabio Fazio. Un programma che rappresenta la storia della televisione, uno dei più cari alla memoria collettiva nonostante (o forse grazie), la sua semplicità ed immediatezza: un format talmente lineare da diventare imbattibile da qualsiasi altro del suo tempo e di molti di quelli futuri. Un ‘quiz’ talmente presente nella memoria e nel cuore dei telespettatori da diventare senza tempo. Ma anche un programma che, nonostante la sua semplicità, ha più di altri celebrato la cultura ed il sapere, un programma dove per vincere bisognava davvero sapere, o comunque essere talmente appassionati di qualcosa nello specifico da poter andare a fondo della materia (e, al tempo, senza l’aiuto di internet) con l’impegno e la curiosità che poi inevitabilmente trasparivano e animavano gli appassionati del programma.
“Rischiatutto è un pezzo di storia della televisione italiana, ma non è solo un programma televisivo: è un simbolo di cosa vorremmo da questa nostra Rai che vuole essere contemporanea e inclusiva. Ha come ambizione quella di avere un rapporto col passato dove il passato dialoga con l’oggi”, ha dichiarato il direttore generale Campo Dall’Orto alla presentazione del programma, sottolineando che non si vuole un effetto amarcord, ma un prodotto di qualità con la riproposizione in chiave moderna di un programma ‘storico’.
Anche il direttore di Rai 3, Daria Bignardi, si dice contentissima “per mille motivi, uno anche personale: quando ero piccola, il giovedì sera era festa perché era l’unica sera in cui il babbo veniva in soggiorno e guardavamo la televisione. Era un evento e Rischiatutto è un simbolo dei programmi della Rai. L’intuizione di Fabio è il suo interpretare Rischiatutto con uno spirito contemporaneo. E’ uno di quegli autori che si mette in discussione tutti i giorni, ogni minuto; cerca sempre di fare meglio. Per noi è un’ossessione meravigliosa. Non si può essere bravi come lui senza questa ossessione e Rischiatutto è un grande evento, tutto merito di Fabio”.
“Rischiatutto è un omaggio a Mike Bongiorno, con tutto l’affetto e la delicatezza possibile. Con tutta l’ammirazione, l’amicizia e la stima da parte di chi, come me, ha avuto dalla vita la possibilità di condividere con lui momenti pubblici e privati indimenticabili”, ha invece dichiarato il conduttore Fabio Fazio. E a ricordare Mike ci sarà la moglie Daniela Bongiorno che durante le puntate racconterà aneddoti più o meno conosciuti di uno dei conduttori più famosi della tv. In studio anche il famoso Signor No, Ludovico Peregrini, che riprende il suo ruolo di ‘controllore’ delle risposte dei concorrenti.
Tra le novità proposte in questa ‘versione’ del programma la ‘materia vivente’ ovvero domande su un personaggio famoso ospite in puntata: si alterneranno tra gli altri, dopo l’esordio di Verdone nella prima puntata del 27 ottobre scorso, Aldo, Giovanni e Giacomo, Cochi e Renato, Terence Hill e altri non ancora confermati dalla produzione. Il format originale del programma andato in onda il giovedì sera per cinque edizioni, dal 5 febbraio 1970 al 25 maggio 1974 è americano: si trattava del programma Jeopardy. Mike Bongiorno lo portò al successo in Italia facendone, insieme a ‘Lascia o Raddoppia’ uno dei programmi cult della televisione. Al tempo la regia del programma era curata da Piero Turchetti, coautore del programma, che passò alla storia della televisione italiana insieme alla frase che Bongiorno usava per presentarlo: “Fiato alle trombe, Turchetti!”.
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foto: Ansa