Da sito archeologico a star dei social: la bizzarra avanzata di Pompei
Non c’è che dire, ha saputo tenersi al passo coi tempi pur nella sua immobilità che dura da duemila anni: Pompei è sulla cresta dell’onda, più di molti centri d’attrazione per turisti come ristoranti, alberghi di lusso, parchi giochi.
Pompei è lì ferma, bloccata in un tempo storico infinito, eppure riesce comunque a rimodernarsi. Come? Diventando una star dei social: 3 milioni 154mila 280 visitatori nel 2016 (almeno fino al 20 dicembre scorso), contro i 2 milioni 978mila 884 del 2015, che seguono il sito archeologico attraverso piattaforme digitali come YouTube, Facebook, Instagram e Twitter e dai quali comunica ai fan in italiano e in inglese. Dietro c’è l’ottimo lavoro di uno staff ben assortito ed esperto in comunicazione dei media: un responsabile, due social media manager, un esperto web e un fotografo che sono riusciti a portare in vita (virtualmente parlando) Pompei e in soli otto mesi di lavoro hanno raggiunto un risultato davvero considerevole riunendo 20.000 fan con 500 nuovi like a settimana e una copertura di 200.000 utenti raggiunti e 50.000 interazioni con i post su Facebook, circa 5000 follower su Instagram e 3800 follower.
Certo stiamo parlando di un sito archeologico che ha sempre attratto numerosi visitatori per la sua particolarità, ma oltre alla visibilità che ne deriva sul piano virtuale, a contribuire al successo sono stati anche il lavoro di restauro che ha permesso la riapertura di 25 Domus, l’organizzazione di numerose mostre che, per la prima volta dopo anni, sono state allestite all’interno dell’area archeologica e la riapertura di zone da tempo non più in uso come l’Antiquarium di Pompei. Realizzato nel 1870, dopo aver subito i bombardamenti del 1943 venne chiuso nel 1980 in seguito al terremoto.
Oggi è ritornato “in vita” ospitando spazi espositivi permanenti, mostre temporanee e sale multimediali. Sono state riaperte, inoltre, le scene del Teatro grande con spettacoli che hanno spaziato dal balletto classico, con ‘Roberto Bolle & Friends’, alla lirica, alle tragedie greche e che si ripeteranno con il Teatro stabile di Napoli con la programmazione estiva 2017. E per finire, proprio lo scorso dicembre è stato inaugurato il percorso ‘Pompei per tutti’, itinerario facilitato di visita all’area archeologica di Pompei. Si tratta della prima volta nella storia che il sito diventa accessibile a chiunque: persone con difficoltà motorie, mamme con passeggini e a tutti i visitatori che prediligono un percorso più agevolato.
Non c’è che dire, per avere più di 2700 anni Pompei si mantiene proprio bene e soprattutto riesce a rispondere ai contraccolpi del tempo che scorre inesorabile e a mantenersi allo stesso tempo attiva e dinamica con iniziative e restauri e con la conquista dei canali social che la rendono paradossalmente “moderna”.
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