Secondo un report dell’OMS le città polacche sono tra le più inquinate in Europa
Tra le 50 città più inquinate in Europa, ben 33 sono polacche: è quanto emerge dai dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha stilato una classifica delle città dell’Unione Europea più inquinate.
La Polonia si laurea ‘capitale dello smog’ a causa della contaminazione dell’area, soprattutto nel Sud del Paese, dovuta all’eccessivo utilizzo del carbone. Più di 100 mila polacchi sono impiegati nelle diverse fasi di estrazione e lavorazione del carbone e i richiami dell’Unione Europea a diminuire l’utilizzo di questa risorsa non sembrano sortire effetti. Anzi.
Il partito conservatore al Governo, Legge e Giustizia, ha inserito nel suo programma un piano di protezione dell’industria del carbone che gli ha garantito l’appoggio dei minatori e ha emanato una legge penalizzante per chi invece investe in energia eolica. Tra le poche operazioni anti inquinamento, c’è l’iniziativa della città di Cracovia, che ha approvato un regolamento per bandire l’utilizzo del carbone e della legna per produrre calore a partire dal 2019: per raggiungere questo obiettivo si sta provvedendo a sostituire le stufe a carbone con moderni boiler elettrici, ma nel 2016 sono state installate nella città altre 13mila stufe di vecchia generazione, segno che senza incentivi consistenti è difficile cambiare le abitudini dei cittadini.
La situazione in Polonia è così grave che nella città di Skala l’inquinamento nel mese di dicembre ha superato i livelli di Pechino: 979 microgrammi di particolato per metro cubo d’aria, contro i 737 della capitale cinese.
La Polonia sta inoltre violando la direttiva Clean Air for Europe in 46 aree sottoposte a monitoraggio, tanto che alla città di Varsavia è stata inflitta una multa di 900 mila euro. La graduatoria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità prende in considerazione la quantità di particolato presente nell’aria delle città, segnalando il livello di particelle Pm 2.5 per metro cubo.
A guidare la classifica sono le città polacche di Zwiec e Pszczyna, seguite dalla bulgara Dimitrovgrad. In Polonia sono situate anche altre 31 città fra le più inquinate, con Cracovia, il secondo centro urbano del Paese, all’undicesimo posto.
La graduatoria dell’Oms vede anche tre comuni italiani: si tratta di Soresina, in provincia di Cremona, al 24esimo posto, Settimo torinese al 38esimo e Brescia al 48esimo. I tre centri italiani sono gli unici dell’Europa occidentale in classifica, visto che tutte le altre città più inquinate si trovano in Polonia (33), Bulgaria (9) o Repubblica Ceca (5).
[email protected]
foto: Ansa