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22 November 2024
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Interviste

ASSOII: Intervista a Punto Auto Butruce

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Punto Auto Butruce3PUNTO_AUTO_BUTRUCE

Intervista al Signor Butruce


Signor Butruce, ci racconti come è arrivato ad aprire l’attività del Punto Auto.

Io sono di origini calabresi, di S.Pertro a Maida in provincia di Catanzaro, ma sono nato in Svizzera. Quando ero piccolo sono ritornato in Italia dove ho fatto le scuole diplomandomi all’Istituto Tecnico Nautico per poi ritornare in Svizzera nell’89.

L’attività esisteva già perché era quella di mio padre: io ho ereditato il garage e l’arte già nel 1986. Quando sono venuto qui ho lavorato per 4 anni in un grande garage di Zurigo del gruppo Fiat-Lancia. Nel 1999 ho deciso di mettermi per conto mio ed ho aperto qui.


Come mai ha deciso di investire in questo settore?

In realtà ci sono cresciuto. Mio padre già operava in questo settore dall’inizio degli anni settanta e quando si ammalò presi in mano io l’attività e la portai avanti. Era una concessionaria di Piaggio e Fiat e quando sono subentrato ho cominciato occupandomi di Fiat, Lancia ed Alfa Romeo. Adesso siamo specializzati nei veicoli del gruppo Fiat.Punto Auto Butruce1


Come è organizzata l’azienda?

A capo dell’azienda ci sono io, poi c’è un capoofficina, un diagnosta,  tre automeccanici, un battilamiera, due verniciatori ed una segretaria. Offriamo un servizio che va dalla A alla Z per le autovetture: riparazioni, verniciature, meccanica e quant’altro concerne la macchina. Negli ultimi anni ci siamo specializzati anche nella diagnostica, per cui siamo attrezzati di strumenti computerizzati, per tutte le vetture ,non solo Fiat.


Come vi tenete aggiornati e al passo coi tempi?

Grazie a corsi di aggiornamento che siamo obbligati a seguire ogni qual volta esce qualcosa di innovativo. Di solito vado io o il nostro diagnosta e al ritorno facciamo delle lezioni interne per istruire i ragazzi dell’officina.


Che difficoltà ci sono in questo settore?

Sono elevate perché l’evoluzione meccanica ed elettronica delle auto cresce a vista d’occhio. Le macchine sono sempre più complesse e si viaggia molto sull’elettronica per cui se non si hanno almeno le basi di diagnostica diventa quasi impossibile poter seguire l’evoluzione dei veicoli.


Da quando si trova qui in Svizzera, quante macchine ha riparato?

Direi un numero infinito. Vantiamo circa 2.500 clienti tra cui molte ditte, che fanno uso di autoveicoli per il loro lavoro, che chiedono il nostro intervento per controlli periodici e servizi. Circa il 70% di loro sono svizzeri e il rimanente 30% italiani e di altre nazionalità. La nostra grande soddisfazione è che nella maggior parte dei casi, dopo un nostro trattamento, i clienti ritornano perché si sono trovati molto bene.


Quali sono le particolarità che vi distinguono?

Io lascio sempre giudicare il cliente ma posso dire che il mio sistema di lavoro si basa su tre punti fondamentali: puntualità, serietà e qualità. Oggi il mondo del lavoro è molto complicato, sul mercato c’è tanta competizione, per cui se mancano questi tre fattori fondamentali, unita ad una ragionevole politica dei prezzi, è difficile andare avanti. Quando parlo di qualità intendo nella manodopera, nella garanzia del ricambio di pezzi originali, trasparenza dei costi e dei preventivi: il cliente deve essere sempre informato su tutto il lavoro che sarà effettuato sulla sua auto e quindi sul prezzo che viene calcolato sulla base del lavoro fatto attraverso dei programmi specifici che tengono conto degli interventi effettuati sulla vettura.

Adesso ci stiamo ingrandendo: presto ci sarà uno show room della Fiat con esposizione dei lavori dell’azienda e riparazioni delle auto d’epoca che è un lavoro che non tutti possono fare. Bisogna avere passione, esperienza, piacere di farlo e capacità. Oggi un mestiere del genere bisogna farlo con passione altrimenti non si combina niente di buono.

Come mai ha deciso di iscriversi all’ASSOII?

Perché questa associazione rispecchia i miei valori di imprenditore italiano, sia per quanto riguarda il mio gruppo Fiat sia per il settore gastronomico italiano del quale faccio parte come proprietario di una pizzeria. In questa associazione ho conosciuto tanta gente speciale, valida, che ha tanta voglia di lavorare e io mi trovo benissimo con questa filosofia di vita. Per questo ho deciso di aderire.


Quali sono i privilegi che si hanno nel far parte di un’associazione come questa?

L’ASSOII può essere utile a tutte le imprese italiane per conoscere gente nuova e per acquisire nuovi clienti. Facendo parte della stessa associazione ci si può favorire  tra soci con conseguenti vantaggi su prezzi e prestazioni. Sono convinto che come membri dell’ASSOI faremo dei validi passi avanti grazie alle nostre azioni e agli eventi promossi dall’associazione stessa come incontri con personalità politiche e dello spettacolo. Essendo così attivi, anche gli svizzeri possono notare le nostre capacità per cui si può più facilmente creare una rete di scambio tra svizzeri e italiani.

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