In Italia diminuiscono i delitti e il terrorismo rimane sotto stretto controllo
Dall’ultimo esame del quadro italiano dell’ordine pubblico, la situazione appare tranquilla, a sostenerlo è il ministro dell’Interno Marco Minniti intervenuto durante il Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Ferragosto. “Abbiamo esaminato la situazione dell’ordine pubblico, è una situazione tranquilla: nei primi sette mesi abbiamo avuto il quadro di un Paese accogliente, con livelli buoni di sicurezza, ci sono le condizioni per proseguire nell’approccio positivo avuto in questi primi 7 mesi”. Secondo quanto afferma Minniti il quadro che riguarda l’andamento dei dati sulla sicurezza è “chiarissimo” e riporta dati assolutamente positivi secondo cui nei primi sette mesi dell’anno “i delitti sono diminuiti del 12% gli omicidi del 15%, quelli riconducibili criminalità organizzata del 41%”. Inoltre sono diminuite anche rapine furti.
L’Italia ha saputo affrontare meritevolmente anche la difficile situazione degli incendi che da inizio anno ha subito un forte incremento: ci sono stati più del 70% di incendi con una media di oltre 1000 interventi al giorno per i quali Minniti ha ringraziato la protezione civile e tutte le forze dell’ordine.”Alle Regioni spetta per legge la responsabilità primaria in questo campo e vogliamo farlo sempre più”.
Il Ministro, inoltre, ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare l’azione di prevenzione nei confronti degli incedi di carattere doloso: “Vogliamo rafforzare l’iniziativa di prevenzione verso l’attività dolosa: gran parte degli incendi sono di carattere doloso”.
Il titolare del Viminale si è espresso anche sul delicato argomento della minaccia terroristica che rimane alta, anche se sotto controllo. Per Minniti il rischio esiste ed è alto, ma “nessuna minaccia imminente” e nei primi mesi ci sono state 67 espulsioni, rimpatri effettivamente fatti nel Paese di provenienza. Questa situazione è dovuta ad un complesso di attività, in particolare del Comitato antiterrorismo che “tiene insieme le forze di polizia e dell’intelligence”, unico caso in Europa. Lo scambio di informazioni in tempo reale, ha aggiunto Minniti, è essenziale, con risultati straordinari. Il sistema di sicurezza nazionale, si è inoltre integrato positivamente con le forze armate. Dopo l’attentato a Barcellona, però, durante la riunione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo convocata al Viminale, il ministro dell’Interno Minniti ha chiesto di tenere elevato il livello di vigilanza, rafforzando sul territorio le misure di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio, ovvero i luoghi con particolare affluenza e aggregazione di persone, garantendo in Italia un’attenzione “altissima”.
“Complessivamente dal 1° gennaio 2015 abbiamo avuto 199 espulsioni per ragioni di sicurezza: è uno strumento prezioso di prevenzione che altri Paesi non hanno”.
Per quanto riguarda i flussi dei migranti nel Mediterraneo centrale e occidentale “l’Europa deve affrontare la sfida unita e mettendo in campo risorse adeguate perché si è dimostrato che attraverso una azione coordinata è difficilissimo ma non impossibile” risolvere i flussi dei migranti. “Siamo ancor sotto il tunnel, è lungo, ma per la prima volta io incomincio a vedere la luce alla fine del tunnel”.
Sul sequestro della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet, “è la prima volta che una nave di una Ong viene sequestrata: se vengo smentito sono il più contento di tutti”, ha detto il ministro.
Al momento sono 5 le Ong che hanno sottoscritto il Codice del Viminale, mentre ancora due Ong non hanno firmato. “Rispettiamo chi non ha firmato, crediamo ci debba essere rapporto di fiducia tra il dispositivo di sicurezza e salvataggio nazionale e le Ong.
Pensiamo che questo rapporto debba andare avanti per il salvataggio di persone nel Mediterraneo centrale; si pone poi la questione delle condizioni di vita, questo è l’assillo personale mio e dell’Italia. Su questo abbiamo lavorato e messo in campo una iniziativa, questo deve essere l’imperativo su cui lavorare insieme al governo libico”.
foto: Ansa