Prodotti locali, illuminazione a basso consumo, regali oculati: tutti i consigli per feste a basso impatto ambientale
Tutelare l’ambiente anche durante le feste si può…bastano pochi piccoli espedienti e un po’ di attenzione per evitare di danneggiare ulteriormente la salute del nostro ecosistema. A partire, come suggerisce Greenpeace, dalle più classiche e tradizionali consuetudini natalizie, le piccole luci con cui addobbiamo interni ed esterni delle nostre case.
Se utilizziamo i led, a parità di illuminazione potremmo avere un risparmio energetico che va dal 50 all’80%. Altro accorgimento sullo stesso tema potrebbe essere quello di collegare le luci ad un timer, in modo da attivarle solo per il lasso di tempo prestabilito: anche questo consentirà un notevole risparmio di energia. Se possibile, poi, approfittare del periodo festivo per limitare l’uso della macchina, spostandosi magari in bicicletta o utilizzando i mezzi pubblici: fa bene all’ambiente e alla nostra salute. Se possiamo, evitiamo di approfittare di piatti e bicchieri di plastica, così come cannucce e tovaglioli usa e getta, durante i pranzi e le cene: tante le alternative biodegradabili e compostabili che ci consentono un maggior rispetto dell’ambiente.
Occhio, quindi, anche al riciclo e alla raccolta differenziata: gli imballaggi in plastica, che finiscono per moltiplicarsi ancora di più sulle tavole imbandite e sotto l’albero, se raccolti in modo differenziato, possono infatti conservare la propria ricchezza e riprendere nuova vita sotto forma di utili manufatti. La plastica è troppo preziosa per diventare un rifiuto: gli imballaggi vuoti, i resti di pranzi e cene natalizie, possono trasformarsi in nuove bottiglie, vaschette, filati, tessuti tecnici, moquette, coperte, felpe in pile e imbottiture. E’ poi importante che gli avanzi di cibo e gli shopper in plastica biodegradabile e compostabile vengano depositati nei contenitori per l’umido, affinché vengano trasformati in compost. A tavola, poi, adottiamo la sostenibilità, privilegiando prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali, stagionali e non geneticamente modificati. Scegliamo il pesce fresco locale che viene offerto dalla piccola pesca artigianale.
Quando usciamo per lo shopping e i regali, ricordiamoci di portare sempre con noi buste e sacchetti riutilizzabili. In quanto ai regali, il consiglio è di usare molta oculatezza e di scegliere il più possibile prodotti utili ed ecosostenibili, facendo attenzione all’imballo. Inutile esagerare, creando solo ulteriori ed inutili rifiuti. Per chi ha tempo e fantasia, suggeriamo di creare in casa regali e addobbi, utilizzando materiali di recupero, con l’ulteriore vantaggio di avere gadget e decorazioni personalizzate. Se regaliamo capi d’abbigliamento, cerchiamo di sceglierne di quelli tra i più duraturi, magari spendendo qualcosina in più ma evitando quei capi destinati a diventare rifiuti tessili in pochissimo tempo.
Recenti indagini hanno infatti evidenziato che, in media, una persona acquista il 60 per cento in più di prodotti d’abbigliamento ogni anno e la loro durata media si è dimezzata rispetto a 15 anni fa. Uno dei costi maggiori per il pianeta viene dal crescente uso di fibre sintetiche: il poliestere, in particolare, emette quasi tre volte più anidride carbonica nel suo ciclo di vita rispetto al cotone.
Questo materiale può impiegare decenni a degradarsi e contamina l’ambiente marino sotto forma di microfibre in plastica. Anche regalando prodotti di bellezza si possono adottare accorgimenti in grado di tutelare l’ambiente: controlliamo che nei bagnoschiuma o negli altri prodotti di bellezza o per l’igiene personale non ci siano microsfere di plastica (sono indicate tra gli ingredienti alla voce polietilene o polipropilene) che vengono inserite per il loro potere abrasivo e poi finiscono per contaminare il mare ed essere ingerite dai pesci che arrivano sulla nostra tavola.