Esordio positivo e sorprendente della Svizzera. La nazionale di Petkovic soffre nei primi 45 minuti, chiusi in svantaggio grazie alla prodezza di Coutinho, acciuffa il pari con un colpo di testa di Zuber al 50’ e gioca alla pari contro un Brasile deludente. Solo alla fine i rossocrociati hanno subito l’assedio dei brasiliani che hanno creato tante occasioni negli ultimi 15 minuti, ma grazie al portiere Sommer, al difensore Schär e alla fortuna degli audaci, la Svizzera ha difeso il punto d’oro che in ottica qualificazione potrebbe essere decisivo. Petkovic ha disposto con ordine una Svizzera pronta ad affrontare con determinazione l’avversario nei duelli. La stella Neymar è stata praticamente annullata da Behrami, migliore dei suoi finché è rimasto in campo. Molto stabile nella fase difensiva, la Svizzera è stata poco coraggiosa in fase d’attacco quando ha avuto un lieve predominio, ma non ha trovato l’ispirazione per l’acuto vincente. Il colpaccio sarebbe stato possibile, contro un Brasile apparso troppo sicuro dei suoi mezzi. La nazionale di Tite si è illusa con il gol di Paulinho e un primo tempo giocato leggermente meglio della Svizzera. Il gol di Zuber ha mandato in agonia la Selecao e ha punito il suo atteggiamento di giochicchiare pensando di avere la gara in pugno. Il c.t. brasiliano ha provato a dare la scossa ai suoi con tre cambi e ha fatto riprendere coraggio alla squadra. Non è stato sufficiente a portare i tre punti e il Brasile è rimandato per la vittoria.
Merito anche della Svizzera che dopo la pausa è rientrata in campo più coraggiosa e se l’è giocata alla pari, mostrando però i suoi limiti offensivi. La gara con il Brasile ha evidenziato come la nazionale svizzera sia matura moltissimo sotto l’aspetto della personalità. Il lavoro di Petkovic sta dando i suoi frutti ed è la prova del positivo progresso degli ultimi anni. La squadra non si è scoraggiata, non è andata in confusione dopo lo svantaggio e non ha perso i nervi come in passato. Ora deve proseguire a dare continuità agli ottimi risultati degli ultimi anni (solo una sconfitta contro il Portogallo). La prossima gara contro la Serbia sarà decisiva e da non fallire per non compromettere l’ottimo pareggio dell’esordio. Sotto l’aspetto della manovra d’attacco la Svizzera dovrà migliorare molto. Xhaka non è riuscito a dettare passaggi e ritmi di gioco, Shaqiri sull’esterno destro ha creato solo a sprazzi e il centravanti Seferovic non è mai entrato in partita per i pochi palloni giocabili. In attacco manca presenza e sostanza, aspetti indispensabili per impensierire la Serbia, che come la Svizzera ha dimostrato di avere buone qualità nella fase difensiva.
G.S.
foto: Ansa
Brasile – Svizzera 1:1 (1:0)
Brasile (4-3-3): Alisson, Danilo, Thiago Silva, Miranda, Marcelo, Casemiro (15′ st Fernandinho), Paulinho (22′ st Renato Augusto), Philippe Coutinho, Willian, Gabriel Jesùs (34′ st Firmino), Neymar. All.: Tite.
Svizzera (4-5-1): Sommer, Lichtsteiner (42′ st Lang), Schär, Akanji, Rodriguez, Behrami (25′ st Zakaria), Xhaka, Dzemaili, Shaqiri, Zuber, Seferovic (35′ st Embolo). All.: Petkovic.
Arbitro: Ramos (Messico).
Reti: nel pt 20′ Philippe Coutinho; nel st 5′ Zuber,
Ammoniti: Lichtsteiner, Casemiro, Schaer, Behrami per gioco scorretto.
Spettatori: 43.702.
Costa Rica – Serbia 0:1 – La Serbia parte con il piede giusto nell’altra sfida del girone. Contro il Costa Rica una prodezza su punizione del romanista Kolarov regala alla Serbia tre punti d’oro e meritati. La gara è stata molto equilibrata nel primo tempo, ma la Serbia nella ripresa ha alzato i ritmi e ha trovato con più frequenza la via del gol grazie alla sua superiorità tecnica. Il giocatore che ha dettato i ritmi e le manovra dei serbi è stato il laziale Milinkovic-Savic, pezzo pregiato sul mercato, e mente creativa della Serbia, che ha mostrato anche un buon collettivo. Magistrale anche la punizione di Kolarov esecuzione tecnicamente perfetta. Parte in salita il Costa Rica, al quale vanno fatti i complimenti per avere sopperito alla carenza tecnica con giocando da squadra umile e tanto cuore. In svantaggio i costaricani non sono però riuscito a creare occasioni pericolose in attacco. La Serbia ha così gestito però senza fatica il vantaggio e ha contenuto senza affanni gli avversari. In questo girone sarà duello con la Svizzera per il secondo posto.