Il Parlamento ha trovato l’accordo sulla riforma delle Prestazioni complementari (PC). I pensionati dovranno usufruire maggiormente del patrimonio. Lo Stato risparmierà 453 milioni di franchi
Negli ultimi anni le spese per le PC sono massicciamente aumentate, anche perché è aumentato il numero di pensionati. Le spese del sistema che ripara dalla povertà i pensionati sono raddoppiate dal 2000 a 4.8 miliardi e tendono ad aumentare a 6.9 miliardi entro il 2030. Il Parlamento ha approvato una revisione che ha un forte potenziale di risparmio. “È un compromesso equilibrato” ha rivelato il ministro dell’interno Alain Berset “che permette di mantenere il livello delle prestazioni”. Dopo il Consiglio degli stati anche il Nazionale con 114 voti a favore e 44 astenuti (i deputati rosso-verdi) ha approvato le proposte della Conferenza di conciliazione sulla riforma delle Prestazioni complementari. Per eliminare le divergenze e trovare il compromesso entrambe le Camere hanno ceduto su alcuni punti. Su uno dei punti più controversi l’ha spuntata il Nazionale. Per avere diritto alla PC è stato fissato un limite di 100.000 franchi del proprio patrimonio. Chi dispone di un patrimo superiore in futuro non beneficerà più delle prestazioni complementari all’AVS e all’AI. L’importo per le coppie è di 200.000 franchi. La riforma permetterà di risparmiare 453 milioni di franchi, la versione degli Stati prevedeva 427 milioni, quella del Nazionale 463 milioni. I maggiori risparmi (146 milioni) potrebbero essere generati con la soglia di patrimonio. Non sarà considerato il patrimonio sotto forma di immobili di proprietà abitati.
Questi immobili saranno però considerati sotto le regole abituali di calcolo delle PC e saranno conteggiati come patrimonio dopo la deduzione della franchigia sulla sostanza. Essa sarà ridotta a 30.000 franchi per le persone e a 50.000 franchi per le coppie e costringeranno i pensionati a impiegare una parte maggiore del loro patrimonio prima di ricevere le PC. In questo contesto va un’altra norma. Lo Stato proverà a riscuotere dagli ereditari le prestazioni ottenute che dovrebbero essere restituite dopo il decesso se la parte della successione supera un importo di 40’000 franchi. La Confederazione stima rimborsi per 150 milioni di franchi. Ai risparmi si contrappone una misura che prevede spese. L’innalzamento dei canoni di affitto conteggiati costerà 200 milioni di franchi in più, dai quali potrebbero beneficiarne pensionati AVS e innanzitutto molte famiglie con rendite di invalidità. Saranno però ridotti i contributi per i bambini sotto gli undici anni. Per il calcolo al diritto di PC saranno considerati solo i giorni effettivi che le case di cura metteranno in conto. I redditi dei coniugi saranno conteggiati all’80 per cento, invece dei due terzi attuali.
Gaetano Scopelliti