Salvini: “Pretendiamo rispetto”
Anche se si ostinano a mostrare una facciata serena e senza problemi, quando si tratta di fare dichiarazioni separatamente, i due vicepremier non si risparmiano e ne approfittano per mandarsi frecciatine a vicenda. È così che negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un botta e risposta che non lascia dubbi: l’alleanza di governo sembra soffrire in maniera più acuta l’uno dell’altro. La scorsa settimana Luigi Di Maio si è lasciato andare con commenti sull’alleanza della Lega per le Europee dicendosi preoccupato per le stesse. “Questo governo quando lavora sui fatti è compatto e concreto e io lavoro benissimo con la Lega e Salvini, abbiamo dei problemi quando si parla di temi ideologici che non riguardano i fatti e che a volte sono di ultradestra” ha affermato il capo politico M5S. “Per le Europee avrete questo governo compatto che lavora sui fatti, ma quando dico che è preoccupante che Lega sia alleata con forze che lasciano il Parlamento europeo quando si commemora la Shoah dico una cosa giusta”, ha spiegato il vicepremier.
Pronta la risposta dell’alleato Matteo Salvini, che alle provocazioni dice di rispondere soprattutto con i fatti: “Io lavoro, io rispondo col lavoro e con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani venusiani… i ministri sono pagati per lavorare. Io sono pagato per mantenere ordine pubblico e sicurezza”.
“Se invece di polemizzare – ha aggiunto Salvini, a margine di un incontro in Prefettura – si lavorasse di più, si sbloccassero i cantieri fermi, l’Italia sarebbe un Paese migliore”.
Come a voler mettere una pietra sopra, Di Maio ha rasserenato gli elettori affermando che sicuramente “dopo le europee si tranquillizza un po’ tutto, visto che il governo non cadrà e non ci saranno altre scadenze elettorali”. Quello che importa maggiormente in questo momento è “lavorare per realizzare il contratto di governo”. “Questo governo deve andare avanti, un governo che dura altri 4 anni ci consente di realizzare il programma” conclude Di Maio. Ma, come se non bastasse, alle dichiarazioni sulle Europee si sono aggiunte quelle sul fisco. Per il vicepremier Leghista, infatti, quello che non deve mancare assolutamente nel Def è la flat tax. Così Matteo Salvini avverte gli alleati: “abbiamo votato il reddito di cittadinanza, che non è nel dna della Lega, ora pretendiamo rispetto”. “La flat tax è una nostra priorità ed è nel programma di Governo. Non serve a Salvini, ma agli italiani. Ci stiamo lavorando seriamente da mesi. Abbiamo valutato i costi e i benefici e una riduzione fiscale porta sicuramente più benefici che costi. E come noi rispettiamo e approviamo quello che c’è nel contratto e che magari non è nel Dna della Lega, e penso al reddito di cittadinanza, altrettanto rispetto sul tema fiscale lo pretendiamo dagli altri” ha spiegato ampiamente Matteo Salvini, a margine della sua visita al Vinitaly.
“Per me la flat tax si deve fare ma non deve aiutare i ricchi”. È questa la pronta risposta di Luigi Di Maio. “Finché si sta nel contratto, noi andiamo d’accordo e lavoriamo benissimo” con la Lega, dice ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’. “Ma quando si esce dal contratto non si passa”.
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