Il Consiglio federale propone un accredito di 50 franchi per ogni economia domestica
50 franchi per ciascuna economia domestica di tipo privato e collettività: ecco la proposta formulata dal Consiglio federale nel suo avamprogetto per una nuova legge federale relativa al rimborso forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sul canone di ricezione radiotelevisivo. L’accredito verrà effettuato su una fattura dell’organo di riscossione Serafe. In due decisioni di principio, il Tribunale federale aveva stabilito che sul canone di ricezione non può essere prelevata l’imposta sul valore aggiunto IVA e che la Confederazione deve restituire l’IVA prelevata tra il 2010 e il 2015. Il 17 aprile 2019 il Consiglio federale ha avviato la consultazione. Le cerchie interessate potranno esprimere un parere sull’avamprogetto fino al 5 agosto 2019.Il Parlamento ha trasmesso al Consiglio federale la mozione Flückiger-Bäni, che chiede la restituzione dell’IVA prelevata illecitamente. La creazione di una base legale è necessaria affinché tutte le economie domestiche di tipo privato e le collettività possano beneficiare del rimborso, indipendentemente dal fatto che abbiano presentato una domanda di restituzione o meno. Sinora sono state presentate circa 30’000 domande. L’ammontare del rimborso forfettario è calcolato in base alla somma totale dell’IVA incassata dal 2010 al 2015 ripartita sul numero di economie domestiche di tipo privato e collettività aventi diritto. Le conseguenti minori entrate del canone saranno compensate con mezzi provenienti dalla Cassa federale.
Con il rimborso forfettario dell’IVA, il Consiglio federale ha scelto una soluzione semplice ed efficiente, che minimizza gli oneri: le economie domestiche non devono attivarsi e non occorrono dispendiosi chiarimenti dei singoli casi. La grande maggioranza delle economie domestiche e collettività ne trarrebbe beneficio.
Nessun rimborso forfettario per le imprese
Secondo il Consiglio federale, un rimborso forfettario per le imprese non sarebbe indicato. La maggior parte ha infatti potuto dedurre l’imposta precedente e non ha subìto perdite economiche. Le altre imprese potranno ancora far valere singolarmente le proprie pretese nei confronti dell’UFCOM. Nel complesso, tra il 2010 e il 2015 la Confederazione ha prelevato circa cinque milioni di franchi di IVA sul canone di ricezione versato dalle imprese.
La consultazione dura fino al 5 agosto 2019. Se il Parlamento dovesse approvare tale rimborso forfettario, gli accrediti potranno probabilmente essere eseguiti nel 2021.