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23 November 2024
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Global Squid Game (L’ipotesi del motivo economico II)

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Squid Game “il gioco del calamaro”, la nuova serie Netflix sudcoreana, si adatta perfettamente alla mia ipotesi. Trattasi di un gioco tradizionale per bambini, a cui partecipano centinaia di persone in miseria, sovraccariche di debiti e problemi di ogni tipo con la legge e la società. Nel gioco vengono organizzate una serie di partite, a cui al vincitore andrà un premio da favola. Ben presto i concorrenti scopriranno, che chi perde o non rispetta le regole del gioco verrà eliminato senza pietà. Ogni concorrente che si trovi nello spazio del gioco (una misteriosa isola) è vittima dei meccanismi distorti della società fondata sul capitale e ridotti alle soglie della povertà e dell’abbrutimento fisico e psicologico. Il gioco offre loro la possibilità di essere tutti uguali, dando l’opportunità di redimersi, e arricchirsi a chi è stato stritolato dalla legge del più forte che vige nell’universo capitalistico. L’essere tutti uguali, non è altro che un adescamento introdotto dallo stesso sfruttamento capitalistico sugli individui, che omologando ogni pensiero, annienta tutte le personalità tramite una tuta verde che sono costretti a indossare. Così ridotti a degli ingranaggi perfetti di un gioco spietato, sottoposti allo sguardo di fantomatici “vip”, ricchi esponenti del mondo politico ed economico mondiale che osservano compiaciuti tramite schermi lo spettacolo. Vi è poi il Front Man, il capo mascherato delle altrettanto misteriose guardie “aguzzine” che controllano lo svolgersi delle partite, e in caso di irregolarità o perdita, eliminano implacabili gli sprovveduti.

Serie tv “Squid Game”

Come per l’offerta dal mondo digitale, il sistema capitalistico afferma che tramite la tecnologia, le barriere sociali fra gli individui vengono abbattute in una connettività crescente e di libertà, così oggi vale per il certificato sanitario e in seguito lo stesso QR-Code multiuso di controllo sociale. La connessione o metafora tra l’ipotesi del motivo economico, e il gioco “Squid Game”, sta nell’inganno in cui i portatori d’interessi hanno sempre agito. Ad ‘esempio, la finanza ha speculato e influenzato anche indirettamente il degrado ambientale, impedendo che una rilevante massa di capitali fosse indirizzata a risanare l’ambiente, ridurre l’inquinamento, e oggi si eleggono paladini della “green economy”. Altro inganno, è stata l’influenza nel processo di svalorizzazione del lavoro. Come per il gioco “Squid Game”, questa dipendenza del sostenere la domanda per beni durevoli (immobili o l’auto), attraverso il ricorso al debito, ha fatto lievitare in modo sproporzionato il debito privato, e con esso le ore di lavoro spesso a condizioni peggiori.
Chi ha seguito il sistema finanziario negli ultimi anni, sa per certo, che nell’autunno del 2019 avrebbe raggiunto un’altra volta il punto di non ritorno, e quindi come per un materiale infiammabile qualsiasi scintilla avrebbe potuto causarne l’esplosione. Contrariamente alla narrazione del mainstream la scintilla vi è stata eccome. La finanza non è crollata perché è stato necessario imporre i lockdown; piuttosto, è stato necessario imporre i lockdown perché la finanza stava crollando. Con i lockdown ripetuti, e il conseguente congelamento delle transazioni commerciali, che hanno limitato la circolazione del denaro e la richiesta di credito. Ciò sta permettendo la ristrutturazione dell’architettura finanziaria attraverso manovre monetarie straordinariamente aggressive, possibili solo all’ombra di un’economia bloccata o a rilento. Non essendo ancora ricattabili a tal punto da mettere in gioco la nostra vita come in “Squid Game”, per “colpa” dello stato sociale e delle democrazie, fastidiose creature del passato, ci penseranno i nuovi governatori a ristabilire le giuste gerarchie, attraverso i lockdown indotti, con il pretesto dall’emergenza sanitaria a oltranza, togliendoci un pezzetto alla volta la libertà di manifestare, lavorare, votare e dissentire in ogni forma. Il metodo attuale è di natura sanitario e in futuro, accompagnato da una propaganda 24/7 universale avrà le spoglie ideologiche del cambiamento climatico o del problema energetico. Segnatevi le parole magiche “Resilienza”, “Ripresa” o “green deal”. Mentre i popoli preoccupati e super occupati a non perdere l’impiego e i loro beni e piaceri durevoli, l’alta finanza ha già imposto i vari piani nazionali, da ratificare ad ‘ogni manovra finanziaria dai burocrati di Bruxelles. Questi piani di cui i contenuti interessano solo agli addetti, decideranno il destino di milioni di famiglie sparse nel continente. Ed ecco allora per l’Italia un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) tutto rivolto ad accontentare le imprese e a mortificare il lavoro e i suoi diritti, con una politica fiscale volta a liberare i ceti abbienti dalle insopportabili imposte, di nuovo scaricate su lavoratori e pensionati. Vale la regola che quando ti promettono che diminuiranno le tasse, aumenteranno i costi ai servizi pubblici e privati. Una transizione ecologica interamente vocata al greenwashing. Seguiranno ondate di privatizzazioni di servizi pubblici locali e la riforma pensionistica oltre al restringimento del reddito di cittadinanza. Come nel gioco le persone produrranno rabbia e conflitto sociale, ma non c’è problema, basta vietare il dissenso con vari strumenti già in funzione. Secondo alcuni filantropi che pensano al bene dei popoli, è tempo di stigmatizzare le idee socialiste, perché poco adatte alla modernità e al progresso. In questo cambio di paradigma, che ha partorito il fantasma della pandemia, la gestione autoritaria di economia e società si impone come condizione necessaria alla sopravvivenza (distopica) del capitalismo stesso, il quale non è più in grado di riprodursi attraverso il lavoro salariato di massa e l’annessa utopia consumistica. La base liberal-democratica non è più praticabile, avendo ancora un modello industriale reso obsoleto dall’automazione tecnologica. Seguendo il pensiero di Hegel, le istituzioni politiche non dovrebbero essere dei semplici meccanismi giuridici o delle procedure preventive, ma dovrebbero esibire un ineliminabile lato etico e morale per il cittadino. Mentre questo potere finanziario strumentalista e mascherato di democrazia continua a ignorarlo e rimuovere sempre più. Ne è l’esempio questo blocco a singhiozzo dell’economia attribuito all’emergenza sanitaria che ha dato i seguenti benefici ai loro mandanti.

1) Ha permesso alla Fed di riorganizzare il settore finanziario grazie alla stampa di miliardi di dollari a getto continuo
2) Il processo di estinzione delle piccole e medie imprese, ha consentito ai maggiori gruppi di potere di monopolizzare i flussi di commercio, favorendo le politiche monetarie delle banche centrali
3) Ha ulteriormente alleggerito il costo del lavoro, facilitando inoltre cospicui risparmi attraverso lo smart working (smart per chi lo impone)
4) Crescita dell’e-commerce, l’esplosione dei Big Tech, e la proliferazione del farma-dollaro inclusa l’industria della plastica, che ora produce milioni di mascherine e guanti, molti dei quali finiscono in mare. Nel solo 2020, la ricchezza dei circa 2.200 miliardari del pianeta è cresciuta di 1.9 trilioni di dollari, con un aumento senza precedenti storici. Il tutto grazie a un virus talmente devastante che, almeno il 99.8% degli ‘infetti’ guarisce (dati ufficiali (OMS).

Se il neoliberalismo non ha più nemici cosa gli impedisce di avviarsi sempre più in un’involuzione autoritaria e tecnocratica? L’ipotesi del motivo economico, riassunta, avrà un più ampio e complesso contesto di trasformazione sociale di carattere marcatamente neofeudale. Masse di consumatori sempre meno produttive verranno “riciclate”, semplicemente perché subdole. Insieme ai precari e agli esclusi, il ceto medio impoverito diventa un problema da gestire con il bastone delle restrizioni (a breve anche in versione climatica ed energetica), del coprifuoco, della propaganda, dalle chiusure delle frontiere e della militarizzazione della società (vedi controlli previsti per controlli per Super Green Pass), piuttosto che con il lavoro, consumo, democrazia partecipativa, dei diritti sociali (sostituiti sempre più dai diritti civili delle minoranze), fino al diritto alla casa, al lavoro o della pensione. I governi potranno ricevere stanziamenti a pioggia, e continuare a indebitarsi, ma il denaro non è commestibile, se hai fame e i supermercati sono vuoti, mentre anche online il messaggio “non disponibile” o “esaurito” appare ovunque. Mentre gli unici a fare shopping saranno le banche e le grosse corporation che tramite i loro Stakeholder, faranno razzia dei beni pubblici. Per tornare ai 3 maggiori “Mutual Funds” del mondo, sono in molti a ritenere che il loro successo sia determinato da circostanze storiche, al loro strapotere economico oltre alle risorse incalcolabili di masse di denaro da inondare a piacimento su intere economie, e determinarne il loro destino. Per non parlare dei mezzi tecnologici che nessun stato è in grado di competere. Come la piattaforma tecnologica Aladdin. Un sistemone che rumina dati per tradurli nelle scelte di investimento di 170 fondi pensione di tutto il pianeta, più fondi sovrani e banche. In sostanza Aladdin tiene sott’occhio 15 mila miliardi di dollari, cioè il 7% degli asset globali. Sappiamo che dietro questa efficienza si celano pratiche molto opache e ambigue. Pratiche che potrebbero consentire perfino, visto il potere, di comprare non solo i manager delle aziende ma anche i Governi e le opposizioni delle democrazie. Teniamone conto. Nel suo ultimo report come banchiere presso la Goldman Sachs, Mario Draghi scrive che le costituzioni in Europa vanno stracciate, perché troppo bilanciate a favore dei popoli, e quindi le costituzioni non dovrebbero essere sempre applicabili perché d’intralcio. Dovrebbe essere palese l’obiettivo del regime dell’élite finanziaria, che non è quello di convincere ma di sottomettere alle proprie direttive tutti i cittadini con la paura e con il ricatto, per realizzare un totalitarismo e controllo sociale di massa. D’altronde, essendo una maggioranza crescente di coloro che hanno eletto a proprio modello di vita quello imposto dalla società capitalistica, del diventare ricchi in poco tempo, senza guardare in faccia a nessuno, ogni imposizione o restrizione dall’alto è una conferma di essere dalla parte del giusto. Per nostra sorpresa, saremmo invece noi tutti membri della “Gleba”, e a breve borghesia o ceto medio, che avendo come obiettivo o illusione finale quello del perfetto capitalista, partecipanti e vittime del loro gioco infernale. In questa fase in cui il potere bio psico mediatico GLOBALE controlla tutto come ben descritti da Alain Touraine. Il potere mediatico comunicativo, il potere finanziario e il potere tecnologico scientifico hanno sopravanzato tutti i tradizionali poteri. Di questi tre il più efficace quello tecnocratico scientifico, essendo nutrito dal potere finanziario e propagandato dal potere mediatico, è diventato completamente autonomo diventando esso stesso fine anziché mezzo e quindi sfuggendo ad ogni controllo. Cari amici di viaggio, non sperate nella legittimità e nella giustizia, e tantomeno nella solidarietà di amici, parenti o colleghi apparentemente più abbienti, perché i dominanti hanno predisposto tutto. La loro agenda viene da molto lontano e andrà oltre la nostra immaginazione. Non è detto che questo disegno come tanti altri nella storia arrivino a compimento, altrimenti io non sarei qui a scrivere, e non si sarebbero riempite centinaia di piazze in tutta Europa da qualche mese a questa parte. Chi programma un mondo sottomesso in un algoritmo, come i padron del mondo che ci stanno guidando come un gregge inebetito e decerebrato, spesso sottovalutano il contraccolpo o le schegge impazzite e non può prevedere le leggi del caos, create da esseri uomini liberi. Essi detestano la programmazione algoritmica, che vogliono toglierci ogni volontà e di evoluzione di crescita. Ma vi è un nemico ben più pericoloso, messo in rilievo da Squid Gamela volontà degli individui a consegnarsi spontaneamente a un inferno della trasparenza. Il potere che presiede lo stesso gioco, trasforma questa spontaneità, questa mancanza di costrizione in un’arma in suo possesso. È tutto spontaneo e legittimo, e nessuno viene catturato e costretto con la forza e la tortura. Nella contemporaneità digitalizzata, gli individui si consegnano “spontaneamente” ai propri carnefici, siano essi i truci guardiani di un gioco mortale o quegli strumenti digitali pervasivi presenti ovunque in una società iperconnessa. Ho il timore, chissà, forse, inconsapevolmente ci stiamo consegnando tutti a un globale “Squid Game”. La cosa che più colpisce in questa follia della pandemia e tutta la sua narrazione, è che siamo a un punto in cui il privato non è più privato. In cui l’autodeterminazione individuale è subordinata a quella collettiva, supposta come bene comune. La cosa scioccante è l’indifferenza collettiva e l’ebete euforia o depressiva rassegnazione, con cui si accetti ciò che il potere produce. Per molti la paura dell’esclusione sociale, dello shopping e degli svaghi è maggiore della perdita della libertà e dell’autodeterminazione. Tutti ingredienti che favoriscono un regime sovranazionale sempre più dispotico e leviatano.

Consapevolezza e accusa È lodevole ma non produttivo, che milioni di italiani pensano ancora che andando due ore alle manifestazioni e poi facendosi il tampone per avere il lasciapassare possano risolvere le cose. Come se dopo un corteo di animalisti, tutti vanno a comprarsi la pelliccia. Solo con un dissenso popolare delle masse si può fermare la loro iniziativa, ma finché le persone continuano il loro lockdown cognitivo, per chi comanda non vi sono ostacoli. Col tempo, tutti si renderanno conto che il re è nudo non ha vestiti. È probabile che le cose peggiorino prima di migliorare. La ricerca del capro espiatorio è appena iniziata. Tengano duro coloro che non ritengano giusto inocularsi, perché a breve inizierà la rivolta dei vaccinati! Per decenni ci hanno detto che l’unica “soluzione” per l’umanità era quella di rinunciare alla propria sovranità e di trasferire tutto il potere ai centri del potere che si trovano a Bruxelles, Londra e New York. Qualcosa però ora è cambiato. Ovunque i popoli hanno iniziato a comprendere che se si continua a dire di sì ciecamente a qualsiasi folle ordine piova dall’alto, si va inevitabilmente incontro alla propria rovina. Ogni qualvolta che andiamo a fare la spesa al supermercato o a fare benzina, i nostri soldi vanno a finire in società che sono a loro volta partecipate da Vanguard e BlackRock. Il 90% della popolazione ignora chi siano queste società. Basterebbe vedere quali sono le famiglie che hanno in mano il potere economico mondiale. Qui troviamo gli Illuminati, che siedono sul trono del potere mondialista. Sono i Rothschild, i Rockefeller, i Dupont e i Morgan. Non dovrebbe distrarci l’allarme continuo perpetuato dai governi, giustificato in parte di tanti errori commessi, e dal più palese di un mancato ritorno alla razionalità nella gestione dell’ordinario. Per concludere il discorso economico, questa considerazione. Tra i due lati dell’Atlantico ci sono situazioni e strumenti assai diversi. Negli Usa esiste un piano di investimenti pubblici da 4.000 miliardi di dollari (con ostacoli al Congresso, ma sulla quantità complessiva, non sulla necessità di fare investimenti), mentre nell’Unione Europea c’è la miseria dei 750 miliardi del Recovery Fund, in cinque anni e vincolati alla realizzazione di “riforme” sanguinose, più che “efficientiste”. La crisi sistemica continua, e non permette di sognare orizzonti di gloria per il capitalismo occidentale, e tantomeno per L’Italia, che grazie a Supermario Draghi ha trovato l’esecutore ideale per il Grande Reset in pieno svolgimento, con il coinvolgimento dell’intera classe politica. “Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. È così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato…”(Nietzsche)  

Mario Pluchino

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2 commenti

Filo 13 January 2022 at 09:17

Vorrei chiedere al Signor Pluchino cosa dice del fatto che tanti movimenti e gruppi “no-vax” o “no green-pass” sono, proprio all’insaputa dei membri, controllati e organizzati da persone di estrema destra, neo-nazisti ecc., che usano la paura e il disaccordo con il vaccino per promuovere le proprie ideologie radicali, che poi non hanno niente a che fare con la pandemia, perché non parla mai di questo?

Rispondi
Mario 17 January 2022 at 10:20

Non sono un giornalista di professione che può o deve affrontare ogni tema impostomi da qualcuno, ma la ringrazio della stimolante domanda, a cui risponderò con garbo e un minimo di preparazione. Nel frattempo mi dica lei come scambio informativo, quali sarebbero questi gruppi organizzati da persone di estrema destra, neonazisti. Mi facci i nomi così informiamo chi su questo sito, ha le idee poco chiare. Ancora meglio sarebbe e noi tutti le saremmo grati, se scrivesse caro “Filo” un bel articolo sulla rubrica “Scrive chi legge”, e firmasse con nome e cognome i sui spunti o interventi, come da anni lo fa il sottoscritto. Credo se posso anticipare o fare una premessa alla sua domanda, che la maggior parte dei manifestanti siano dei liberi cittadini, che dissentono sull’operato del governo per molteplici motivi, che ho cercato come molti altri di spiegare nei miei per niente pretenziosi articoli. Che poi vi siano dei gruppi radicali, fa parte del gioco e della società che purtroppo avrà sempre delle teste calde che remano contro ogni cosa. A volte è chi detiene il potere stesso che aizza questi gruppi, per poi demonizzare e limitare la libertà di pensiero dei cittadini. Vedi assalto all CGIL di Roma. “No-Vax” è una parola creata dai dominanti, e quindi serve a creare una lotta orizzontale tra i subordinati, e lasciare così che i dominanti possano continuare nei loro intenti dispotici. Adesso sono i pro-vax a ribellarsi, ma questa parte forse le è sfuggita? A presto e come promesso farò la mia parte, spero le abbia dato uno stimolo per dichiararsi con trasparenza nei commenti, e di scriverci un bel articolo sulle persone di estrema destra, neonazisti ecc. Buona giornata Mario Pluchino

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