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17 May 2024
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Scrive chi legge

La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza

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È difficile orizzontarsi nell’uragano di parole guerrafondaie che ci rigurgita il mainstream. Indottrinati, dopo due anni di false pandemie, alle menzogne che la neolingua fornisce, a beneficio degli adepti del Socing, le nuove abitudini mentali instauratesi, consentono l’inaccettabile, rendendo impossibile ogni altra forma di pensiero. Sulla guerra in corso è praticamente impossibile avere notizie certe e attendibili, essendo tutto avvolto da una cappa di disinformazione e propaganda. Tra qualche anno ne sapremo di più. Dopo la guerra al nemico invisibile, mestamente persa dai cittadini, privati dei loro diritti e dignità, a quella in Ucraina, si compone un puzzle sempre più complesso. Fornirò quindi “servizio minimo” ma indispensabile, per chiarire la realtà che una parola o una frase nasconde o stravolge. Unendo i puntini, estirpando i concetti solidi, e come leone da tastiera, eviterò di svalutare i valori supremi, cercando uno scopo e rispondendo ai numerosi “Perché”, della nuova emergenza. La mia narrazione, libera da ogni ideologia a cui genuflettere, vuole comprendere come siamo finiti in questa situazione, perché e come si è prodotta, e come l’uomo da spettatore della storia diventi protagonista del proprio destino.

Le cause della guerra, l’infame (e disatteso?) intervento militare russo per “demilitarizzare” e “denazificare” l’Ucraina ha scatenato una demonizzazione ben oltre il limite della fobia politica, economica, culturale e addirittura sportiva legata alla cattiva Russia. Il tacito consenso dei non pensanti, ha generato un conseguente offuscamento totale delle vere ragioni e responsabilità da ambo le parti. Sia da parte russa, per avere invaso e bombardato un paese sovrano, ma soprattutto agli USA e i suoi vassalli UE e lo stesso regime ucraino corrotto. L’Europa dal 2014 ha taciuto il golpe promosso da Washington, e delle stragi compiute nel Donbass contro la minoranza filorussa dalla milizia neonazista, facendo diventare in Ucraina le unità naziste, e sono parecchie, parte dell’esercito regolare, e parte del governo con incarichi di rilievo. Di questo è responsabile la NATO, con il suo appoggio militare e i “filantropi” alla Soros per il sostegno economico. Non è in corso una sfida fra democrazia e dittatura ma uno scontro fra due potenze nucleari, Russia e Usa, con l’Europa vittima sacrificale in mezzo. La Russia ha abbracciato da tempo il nostro modello di sviluppo economico. Come la Cina, ma con altre modalità più redditizie per il capitale, che privo della zavorra dei diritti sociali e civili, agisce più autonomamente, e quindi diventa una minaccia all’egemonia atlantista e neoliberale.

La situazione politica. È disgustoso vedere il PD infoiato, con la bava alla bocca pronto a bersi tutte le fandonie di Zelenski. Mi astengo sul Luigino ministro degli esteri che se si ripresenta alle soglie di Mosca lo internano nello zoo. Anche Draghi che rincorre lo Zelenski per rincuorarlo e attrezzarlo con armi in segretissimo è inguardabile. Le armi sono etiche, e se servono a scoraggiare l’invasore, serviranno invece per alimentare la “resistenza”. L’UE, perciò, si adegua e il PD e la Meloni esultano. Non ci si risparmia il consueto classico dei pacifisti abusivi: io sono pacifista, però stavolta …Di Putin, e della Russia, ne parlerò quando avrò più conoscenza acquisita, e quindi mi esento da giudizi, non essendo praticante del copia e incolla. Anche se in un imparziale giudizio, di Putin e della Russia, intravedo una logica, brutta fin che si vuole, ma chiara. Bisogna avere la farina nel cervello per pensare, che i russi intendono fare esplodere il più grande reattore nucleare al mondo ai loro confini, che vogliano arrivare a Berlino e magari, perché no a Roma? Lo dice l’eroe mondiale creato in vitro da Washington Zelensky, che con il cappello in mano, bussa nelle capitali europee il socio di maggioranza a stelle e strisce, chiedendo la “no fly zone”, più armi e sostegno possibile. Mentre Ferrara, scrive e lancia un appello a Conte “Caro Conte, negare la fiducia al governo sulle spese militari sarebbe una catastrofe”, la Rai annulla il contratto retribuito al professor Alessandro Orsini per le sue ospitate al programma di Raitre, Carta Bianca. Reo di avere con pacatezza raccontato l’allargamento della NATO e il ruolo degli USA nei paesi dell’ex URSS. Il renziano Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, parlando con ilGiornale.it, aveva tuonato: “Davvero su una questione delicata come la guerra si può pensare di avere una Par Condicio tra aggressori russi e aggrediti ucraini? Davvero la Rai vuole riproporre il meccanismo vergognoso già visto con i no-vax?”. Le oligarche dominanti sono le stesse che nell’ultimo decennio hanno agito, neutralizzando il dibattito pubblico ed eliminando le menti critiche nei quali la dialettica costituiva il katechon (ciò che trattiene) all’onnipotenza distruttrice della razionalità strumentale. La presenza pervasiva dei media e delle immagini che con il loro silenzio hanno sostituito il logos e il dialogo, danno la percezione di essere in democrazia, ma in realtà è solo il suo esoscheletro cavo. Dopo due anni di ingegneria sociale, è in atto un corto circuito tra i tre principali poteri statali: legislativo, esecutivo e giudiziario. I governi impongono leggi ai parlamenti, o li aggirano con i decreti ministeriali, non rispettando le principali garanzie costituzionali, difese per molti decenni dai migliori politici e dai grandi giudici.

Domande per l’anticomplottista, la capacità di farsi due domande è completamente svanita. Ovviamente, chi è intelligente se le pone le domande dato che non è un complottista. E così l’anti complottista crede al Corriere della sera, perché un intellettuale serio legge quelle cose lì. Non si chiede come Zelensky, attore, comico, che diventa presidente sull’onda della popolarità raggiunta impersonando come attore la parte di un presidente puro e duro. Il suo metro di giudizio è: Putin ha attaccato l’Ucraina e sta uccidendo e distruggendo un Paese, e quindi è da sanzionare e noi dobbiamo accogliere i milioni di profughi che questa catastrofe umanitaria sta provocando. Guardando le notizie e immagini che vengono dall’Ucraina, si rafforza il convincimento di non porsi altre domande, ma piuttosto di contribuire personalmente con donazioni e manifestare in piazza (senza mascherina) per ribadire – usando le parole di Papa Bergoglio – : “La preghiera ha un grande potere, e può “cambiare il mondo”. La vita va bene se va bene a me; per cui si parla e si teorizza, ma si perde di vista la carne dei fratelli, la concretezza del Vangelo. Un dramma del nostro tempo è chiudere gli occhi sulla realtà e girarsi dall’altra parte”. Peccato non faccia riferimento ad ‘altre guerre in corso dimenticate, perché di stampo imperialista come quella che da tre anni l’Arabia Saudita sta attuando contro l’indifeso Yemen, o i milioni di profughi generati dalle varie guerre di stampo NATO in Serbia, Afghanistan, Libia, Siria e Iraq. L’anticomplottista oltre questi ragionamenti si ferma, è il silenzio, dato che la sua mente non reggerebbe la complessità. Lui ha bisogno di bianco e nero. In questo silenzio intellettuale, a gamba tesa vorrei risvegliare il soggetto vittima di questo sporco teatrino, messo in atto con le solite armi della propaganda, sottoponendolo a delle precise domande per stimolarne l’intelligenza e quei pochi neuroni ancora ribelli, che si chiedono:

Perché il magnate Soros, personaggio “controverso”, ha incontrato nel 2015 a Kiev il presidente ucraino Petro Poroshenko dopo che gli Usa hanno promesso due miliardi di dollari al disastrato paese a patto che segua le indicazioni del Fmi? Per Mosca uno dei burattinai delle “rivoluzioni colorate”. La Russia, documenti alla mano, accusa Soros e Hunter Biden di avere finanziato i biolab USA in Ucraina.

Perché oltre agli eroici combattenti ucraini, non vengono mai menzionati i jihadisti attivi da anni in Ucraina, che i Russi hanno sfrattato dalla Cecenia, dalla Siria e dalla Cirenaica? Nel 2015 il NYT, racconta che i jihadisti sono utilizzati, e bene accetti, dalle forze armate ucraine sin dall’inizio della repressione in Donbass che ha portato alla guerra civile. Mentre domina la retorica sulla mitica resistenza ucraina, è possibile che le milizie ucraine da tempo siano soppiantate da mercenari stranieri. Magari sotto procura, i jihadisti, invece di combattere i Russi, non si facciano in futuro il loro staterello nel cuore dell’Europa? Forse finirà che gli Europei dovranno rivolgersi proprio al militarismo russo per farsi proteggere?

Perché non ci raccontano del “Servizio di sicurezza dell’Ucraina” (SBU). Secondo i rapporti della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, il personale della SBU è responsabile di molteplici casi di violazioni dei diritti umani, tra cui sparizioni forzate, violenza sessuale e tortura. Inoltre, cura il controverso sito web “Myrotvorets“, il cui scopo è quello di schedare coloro che sono considerati “nemici dell’Ucraina”, e le cui informazioni personali, come numeri di telefono, indirizzi di residenza, link dei profili social, nomi di eventuali figli e parenti, sono consultabili pubblicamente tramite una maschera di ricerca.

Perché si tace sulle divisioni profonde tra Regno Unito, Francia e Germania che sgomitano per soffiare agli Stati Uniti un po’ più di potere e di denaro per le industrie belliche nazionali?

Perché Washington e la Nato hanno boicottato l’accordo per la messa al bando delle armi nucleari adottato dalle Nazioni Unite nel settembre 2017 ed entrato formalmente in vigore il 22 gennaio 2021? Mentre sono stati adottati piani plurimiliardari per potenziare l’arsenale atomico e quello “convenzionale”, caccia di sesta generazione, piattaforme navali e sottomarini, carri armati e blindati, centrali d’intelligence e infrastrutture per le cyber war.

Perché si occulta che alle porte del “invasore” russo, nelle Repubbliche baltiche e in Polonia, sono stati attivati quattro battaglioni multinazionali super-armati; un quinto sarà schierato presto in Romania e forse pure altri in Bulgaria o in qualche altro alleato sud-orientale? Dispositivi aerei di pronto intervento operano 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno nei cieli dell’Europa orientale, in Ucraina e nel Mar Nero. Flotte permanenti o costituite ad hoc si alternano a pattugliare il Baltico e il Mediterraneo orientale, vigilando i sottomarini e i bombardieri nucleari russi.

Perché Draghi non racconta, degli ultimi governi e del suo che finanziano, alpini e carri armati in Lituania, caccia intercettori in Romania, portaerei F-35, fregate e sommergibili con i radar puntati sul Mar Nero, un migliaio di parà e di marò che si scaldano i muscoli nei poligoni di Puglia, Sicilia e Sardegna? Con l’Italietta, immancabilmente sempre pronta a fare la sua parte. Fedeltà e subalternità, le parole d’ordine, come nella ventennale guerra in Afghanistan, lo sarà ancora a lungo in Iraq dove l’Italia sarà premiata con la guida della nuova missione NATO di appoggio e addestramento delle forze armate irachene. Ci spieghi Draghi i costi di tali impieghi, e dei tagli alla sanità per fare quadrare il bilancio?

Perché il servizio pubblico della Rai non racconta sulle zone d’ombra degli avamposti che Stati Uniti e circa 110 basi NATO in Italia hanno moltiplicato in giro per l’Italia? Tutti operativi al 100% con i decolli dei cacciabombardieri a capacità nucleare F-16 di US Air Force da Aviano verso Baltico e Polonia, i ponti aerei per trasportare la 173^ Brigata Aviotrasportata di US Army da Vicenza in tutto l’Est Europa, centinaia di mezzi pesanti, armi e munizioni stoccati a Camp Darby e imbarcati a Livorno per raggiungere Costanza, oltre le missioni da Sigonella, quotidiane, dei pattugliatori-spia P-8A “Poseidon” di US Navy e i droni Global Hawk di Stati Uniti e NATO-Ags in territorio ucraino, nel Mar Nero e sulla Crimea.

Perché non si manda l’intervista del sindaco di Kupyansk che si è rivolto a Zelensky e ha detto che lo avrebbe considerato colpevole se fosse successo qualcosa a sua figlia, che sarebbe stata rapita dall’SBU e minacciato di ucciderla. Il motivo per cui la SBU sta terrorizzando il sindaco è che Kupyansk è passata sotto il controllo delle forze armate RF senza combattere. 

Perché sono state messe a tacere le principali reti d’informazione russa al di fuori del loro territorio? Da alcune principali agenzie russe scrivono che a Mariupol, nazisti e nazionalisti aprono il fuoco contro i civili che tentano di uscire dalle abitazioni, e rifugiati negli scantinati sono poi costretti, data l’assenza di elettricità e gas, a uscire per cuocere il cibo accendendo bracieri in strada.

Perché non si racconta sul ruolo di “battaglioni punitivi” dei reparti neonazisti? Da fonti non occidentali arriva un’ulteriore conferma da Khar’kov, dove alcuni soldati ucraini avevano cercato di evacuare una colonna di autobus con civili attraverso il corridoio sudoccidentale, in prossimità di un posto di blocco. Sembra che elementi dei battaglioni nazisti abbiano aperto il fuoco contro la colonna, col risultato di uccidere 30 persone, tra cui 7 bambini.

Perché non si ammettono oltre 30 laboratori biologici in Ucraina, sponsorizzati dall’Agenzia del Pentagono, che dal 2021 ha implementato il progetto “Diagnosi, Sorveglianza e Prevenzione delle zoonosi nelle forze armate ucraine”, con un finanziamento di 11,8 milioni di dollari. Tutto documentato sembra.

Perché non si parla delle buone notizie per gli affari degli USA, che grazie alle sanzioni alla Russia il petrolio e il gas di scisto degli USA, così costosi e senza mercato in Europa, ora stanno attraversando un momento magico, con vendite e prezzi alle stelle. Alla faccia delle sanzioni, con questi prezzi delle materie prime, anche Gazprom farà profitti. Tanto le bollette le paghiamo noi, e senza lamenti, perché facciamo solo il nostro sacro dovere di subordinati a Washington. 

Perché la Confederazione Svizzera con “L’attuazione delle sanzioni nel rispetto della neutralità” adotta sanzioni commerciali e finanziarie contro la Russia?

Perché Meta, proprietaria di Facebook e Instagram permette che l’#hatespeech va perseguito ai “russi invasori”, e quindi giusti da odiare? Non ti venisse in mente di dirigere il tuo odio contro l’esercito israeliano che ti rade al suolo la casa o contro i sauditi che ti bombardano sulla testa da anni! Due pesi e due misure, anche sul diritto all’odio.

A queste domande risponderà la realtà dei fatti, e sarà troppo tardi.

La Narrazione USA & NATO, la invocata “superiorità morale dell’occidente” è una immensa falsa narrazione, per chi ha un minimo di base storica e geopolitica degli eventi bellici degli ultimi trent’anni. Gli USA e il suo braccio armato NATO, hanno provocato una innumerevole serie di crimini contro l’umanità e di guerre, causando profughi e stragi di milioni di civili innocenti in tutto il mondo. Vi è il reale pericolo che la questione ucraina possa subire un’escalation di eventi sempre più gravi, e che precipiti gettando nel caos il mondo intero. Impostata una condita e onnipotente arroganza, l’occidente all’indomani del Muro di Berlino aveva in agenda di assorbire tutto il vecchio mondo sovietico dentro un’unica cornice appaltata ai soli valori occidentali spacciati come necessariamente globali e universali. Si ammetta che i governi UE e NATO vogliano fare questa guerra, dato che non introducono alcuna proposta per favorire un negoziato, come la disponibilità ad un arretramento della NATO in cambio del ritiro delle truppe russe. Nessuno vincerà questa guerra, a meno di un compromesso di pace doloroso per tutte le parti. Come per il Covid, questa è una lotta per la verità che dobbiamo fare ovunque, passando anche come codardi o complici del nemico. Altrimenti di bugia in bugia arriveremo alla terza guerra mondiale, e francamente non è di alcun interesse sapere quali menzogne inventeranno a quel punto i governi dai loro bunker, mentre su di noi pioveranno le bombe. L’etica sacrificale viene imposta ai cittadini, senza escludere il sano egoismo dei ricchi e i loro business ai fini del bene comune. Bene farebbe l’Italia a non prendere parte a questa ennesima, fallimentare e inutile prova di forza, che finirà soltanto per esporre l’Europa come bersaglio dinanzi alle legittime reazioni russe, facendo il gioco di chi da lontano guarda, senza correre alcun rischio concreto. L’Italia dopo il 1945 e la cosiddetta “liberazione”, si ritrova la stessa furberia di fondo, da parte dei partiti, degli industriali, della finanza, della cultura e del mondo accademico. Quella di volersi trovare, a prezzo di qualunque voltafaccia, dalla parte vincente. Pensiamoci e tiriamo onestamente qualche conclusione. Chi sbaglia, pagherà in prima persona: questo vuole l’onestà, questo vuole il rispetto di sé stessi. Non si può tenere sempre d’occhio il carro dei vincitori, per prendere le misure atte a fare il salto giusto nel momento giusto. Sarà molto italiano, ma non è qualcosa di cui si possa andare fieri. Faremmo bene a cambiare metodo, se ci premono la stima altrui e quella di noi stessi, oltre al disastro economico e sociale che si prospetta. 

Mario Pluchino

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1 commento

Gasparini Paolo 23 April 2022 at 08:58

Concordo pienamente con quanto scritto nell’articolo, come sempre l’ignoranza rimane il male peggiore contro cui combattere .La massa delle persone non riesce a vedere quanto avviene veramente ,influenzati da un bombardamento di notizie che vengono impropriamente definite “informazione” ,ma che in realtà trattasi di una enorme propaganda orchestrata in un unica direzione .Forse la gente non si ricorda ma quando gli USA attaccarono l’Iraq ,con la falsa scusa delle armi di distruzione di massa ,mai trovate,senza accennare alla Libia o alla Serbia, non attaccarono anch’essi un paese sovrano? i bambini e i civili non venivano forse uccisi?gli ospedali non venivano distrutti dalle migliaia di tonnellate di proiettili all’uranio impoverito, a causa dei quali oggi ancora la gente muore di anemia aplastica per le radiazioni?Ma allora non venne fatta tutta questa propaganda mediatica, esistono allora persone di serie A e di serie B ? L’Europa ormai è diventata una vera e propria colonia degli USA ,quello che fino nel 1776 erano gli stati americani ,oggi lo sono gli stati europei, si é ribaltata la situazione ed è certo che sarà l’Europa a pagarne le conseguenze .

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