Il museo di arte grafica, design e comunicazione visiva m.a.x. museo di Chiasso sorprende ancora. Ecco i nomi dei curatori della nuova esposizione: Italo Lupi, già direttore di ABITARE, il principale mensile italiano di arredamento e design; Ico Migliore e Mara Servetto dello studio Migliore+Servetto Architects; Nicoletta Ossanna Cavadini direttrice del m.a.x. museo. Doverose due altre segnalazioni: il patrocinio del consolato Generale di Italia di Lugano, e la amichevole collaborazione di due celebri figli d’arte: Carlo Castiglioni e Giovanna Castiglioni in rappresentanza della Fondazione Achille Castiglioni. Unico ed indiscusso protagonista: Achille Castiglioni, cui è dedicata la retrospettiva “L’alfabeto allestitivo di un designer regista”, aperta sino alla fine di settembre. Achille Castiglioni è stato uno dei piu’ famosi architetti e progettisti italiani, vincitore per ben nove volte del Compasso d’Oro, equivalente del premio Oscar per il disegno industriale. La rassegna chiassese prosegue il filone espositivo “Maestri del XX Secolo” ed evidenzia la funzione dell’allestimento scenografico come messaggio non solo comunicativo, commerciale o culturale, ma anche come testimonianza di una epoca. In ogni allestimento Castiglioni realizza la scena espositiva con una sorprendente combinazione di genio, funzionalità, rigore, ironia, dinamismo. Tutto questo a Chiasso è ben documentato dai numerosi progetti, disegni, testimonianze video e oggetti originali anche provenienti dalla Fondazione dedicata all’architetto. In Italia, nella sua carriera, ha realizzato ben quattrocento ottantaquattro allestimenti ripartiti, ad esempio, tra: RAI, l’ente televisivo nazionale, il gruppo industriale Montecatini e quello petrolifero ENI. Ma non è tutto. Specie dagli anni Sessanta, periodo d’oro della rinascita industriale italiana, Achille Castiglioni si distingue anche per il design di oggetti per la grande industria. Se ne conteranno ben duecento novanta alla fine della sua carriera, per aziende che ancor oggi beneficiano del plusvalore di stile e della progettualità di Achille Castiglioni. Richiamiamo solo qualche nome: Kartell, Zanotta, FLOS, Bernini, Siemens, Knoll, Lancia, Ideal Standard, Arflex, Alessi. A Chiasso sono esposte una trentina di queste produzioni: le lampade Arco, Aoy, Noce e Gibigiana; il sedile da giardino Allunaggio; gli sgabelli Sella e Mezzadro (di cui, nella foto di Matteo Zarbo, vediamo lo schizzo preparatorio del 1957, per gentile concessione dell’ Archivio Achille Castiglioni); gli orologi Wall Clock e Record. Inoltre, una ventina tra i piu’ noti grafici e illustratori internazionali (Aoi Huber Kono, Pierluigi Cerri, Milton Glaser, Emiliano Ponzi, Heinz Waibl, Guido Scarabottolo) hanno realizzato, ciascuno in esclusiva per la mostra, un manifesto grafico ispirato all’opera di Achille Castiglioni, assoluto maestro ed ancor oggi indimenticabile testimone nel mondo del miglior design italiano.
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