Con i nuovi standard si potrebbe inoltre ridurre notevolmente l’uso di acqua in bottiglie di plastica
La Commissione Europea ha proposto una revisione della normativa europea sulle acque potabili con l’obiettivo di migliorarne la qualità e di facilitarne l’accesso, fornendo tra l’altro maggiori e precise informazioni ai cittadini. Seguendo le nuove direttive si potrebbe arrivare ad avere un’acqua potabile, più sana e disponibile e la maggiore informazione e consapevolezza dei cittadini sul come usarla porterebbe a notevoli miglioramenti sulla spese per le bollette e in tema di inquinamento da plastica.
Grazie anche alla trentennale legislazione Ue sull’acqua potabile, la maggior parte delle persone che vivono nell’Unione ha un accesso all’acqua potabile di alta qualità, superiore a molti altri Paesi del mondo. Tale normativa garantisce condizioni di sicurezza per il consumo umano di acqua e si basa su tre pilastri: garantire che la qualità dell’acqua potabile sia controllata attraverso norme basate sui più recenti dati scientifici; garantire un controllo, una valutazione e un’applicazione efficaci ed efficienti della qualità dell’acqua potabile; fornire ai consumatori informazioni adeguate, tempestive e corrette. La revisione proposta dalla Commissione Europea accoglie l’iniziativa dei cittadini europei, la ‘Right2Water’, che ha ricevuto l’adesione di 1,6 milioni di firme a sostegno di un migliore accesso all’acqua potabile per tutti i cittadini europei. La proposta fa seguito alla valutazione REFIT della direttiva sull’acqua potabile ed è accompagnata da una valutazione d’impatto e da raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. Le norme che la Commissione propone di aggiornare miglioreranno la qualità e la sicurezza dell’acqua aggiungendo sostanze nuove ed emergenti all’elenco dei criteri che ne determinano la sicurezza; in secondo luogo gli Stati membri dovranno migliorare l’accesso all’acqua potabile per tutti i cittadini e in particolare per i gruppi più marginali che, attualmente, hanno difficoltà ad accedervi, attraverso la creazione di attrezzature per l’accesso all’acqua potabile in spazi pubblici e specifiche campagne informative circa la qualità e la disponibilità della stessa.
Dovrà anche essere possibile, stando alla legislazione, l’accesso di tutti i cittadini, anche online, ad informazioni circa la qualità e l’approvvigionamento di acqua potabile nella zona in cui vivono, aumentandone la fiducia nei confronti dell’acqua di rubinetto. “I cittadini hanno fatto sentire la propria voce con forza e chiarezza attraverso l’iniziativa dei cittadini europei, chiedendo di avere accesso garantito all’acqua potabile.
Abbiamo ascoltato e risposto al loro appello, effettuando un’analisi approfondita della legislazione vigente. Oggi proponiamo quindi di aggiornare il diritto dell’Ue, migliorando la qualità dell’acqua potabile e agevolando l’accesso dei cittadini laddove cioè è più importante. Insieme possiamo e dobbiamo tutelare la salute e la sicurezza dei nostri cittadini”, ha commentato il primo Vicepresidente Frans Timmermans. Applicando le nuove regole si dovrebbero ridurre i rischi relativi all’acqua potabile dal 4 all’1%, favorendo anche un risparmio di circa 600 milioni di euro l’anno grazie alla riduzione dell’acqua imbottigliata.
Da non trascurare anche l’impatto sull’ambiente grazie anche alla riduzione della plastica e dei rifiuti: come è purtroppo ormai noto a tutti, la plastica rappresenta il grande inquinante delle nostre spiagge e dei nostri mari e le bottiglie di plastica sono uno dei più comuni prodotti in plastica monouso rinvenuti sulle spiagge europee. Secondo Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per la crescita, l’occupazione, gli investimenti e la competitività, “questa proposta permette di facilitare il passaggio a un’economia circolare, aiutando gli Stati membri a gestire l’acqua potabile in modo efficiente sotto il profilo delle risorse.
Essa comporta riduzioni sia nell’uso dell’energia sia nelle perdite d’acqua evitabili. Grazie ad una maggiore trasparenza, la proposta consentirà anche di responsabilizzare i consumatori e spingerli verso scelte più sostenibili come l’uso dell’acqua di rubinetto”. La Commissione intende accelerare il lavoro di normazione per garantire che prodotti da costruzione utilizzati nel settore idrico in tutto il mercato interno dell’Ue, come tubazioni e serbatoi, non inquinino l’acqua potabile.
foto: Ansa