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16 April 2024
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Alimentazione: mito o realtà?

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Tra le letture di intrattenimento che preferisco, un posto d’onore va dato a tutto ciò che concerne i falsi miti. Mi diverte moltissimo scoprire che per anni sono rimasta infinocchiata dall’illusione che un anno di vita dei cani equivale a sette umani o che esistesse un animale chiamato brontosauro, al di fuori del mondo di cartone dei Flintstones.
Ma se questi “innocenti bugie” non possono certo provocare alcun danno, non si può dire lo stesso per i miti legati all’alimentazione. Vediamone un paio insieme.

“Chi ha il colesterolo alto non deve mangiare le uova”
Uh. Qui si apre un bel tema. Innanzitutto perché non è vero, come vogliono farci credere, che il colesterolo alto, da solo, è un fattore di rischio per problemi cardiovascolari (anzi, oltre una età, alti valori di colesterolo si sono rivelati protettivi sulla mortalità da tutte le altre cause). Ma soprattutto perché chi continua a mettere in giro questa voce (nutrizionisti e medici compresi, ahimè) non tiene conto del fatto che il 75% e più del colesterolo circolante è prodotto dal fegato e che quanto più ne assumiamo con la dieta quanto meno viene prodotto a livello endogeno (cioè dal nostro corpo).
Infine, perché il colesterolo non è il lupo cattivo, ma che è un importante precursore, per esempio, della Vitamina D e degli ormoni sessuali.
Insomma, chi vi dice di mangiare meno uova e di bere più boccettine (piene di zucchero) che riducono il colesterolo, non è che vi faccia proprio un favore.

“Se mangio un kiwi al giorno, vado in bagno che è una bellezza”
Qui si fa un po’ di confusione tra regolarità e irritazione intestinale. Se da una parte è verissimo che il consumo regolare di frutta e verdura cruda, da masticare a lungo, sono un toccasana per il loro apporto in fibre solubili e insolubili che (tra le altre cose) mantengono la salute del nostro microbiota e forniscono lo stimolo alla peristalsi, è anche vero che il consumo ripetuto di un certo cibo può causare infiammazione da cibo.
In particolare, i kiwi sono particolarmente ricchi in nichel e il consumo quotidiano induce uno stato di irritazione continua della mucosa intestinale. È questa irritazione che spinge a correre in bagno chi mangia un kiwi al giorno e che col tempo potrebbe causare ben altri problemi.

Insomma, quando si tratta di cibo, è bene affidarsi a un’informazione basata su dati scientifici e non sul sentito dire, perché una sciocchezza, benché ripetuta migliaia di volte, si ostinerà a non diventare realtà.

Mitologici saluti dalla vostra
Tatiana Gaudimonte

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