Dacca in Bangladesh, Singapore e Tokyo saranno gravemente colpite
Brutte notizie sul fronte del global warming. L’ultimo modello elaborato dagli scienziati della Nasa conferma che, a causa dei cambiamenti climatici, l’innalzamento del livello degli oceani è ormai inevitabile. E le ripercussioni saranno drammatiche.
Sulla base dei dati raccolti con i satelliti dal 1992, l’agenzia spaziale statunitense prevede che le acque degli oceani saliranno di almeno un metro nei prossimi 100-200 anni. “L’innalzamento delle acque è la conseguenza più tangibile dei cambiamenti climatici, ha spiegato Michael Freilich, direttore della divisione Scienze della terra della Nasa, e questo avrà notevoli conseguenze sul nostro paese, sulla nostra economia e su quella di tutta l’umanità”.
I ghiacci della Groenlandia e dell’Antartide si sciolgono a ritmi accelerati, anche se gli scienziati non sono in grado di stabilire con precisione a quale velocità si scioglieranno le calotte glaciali dei Poli. La Nasa ha ricordato che oltre 150 milioni di persone, principalmente in Asia, vivono in zone a rischio inondazioni. Negli Stati Uniti sarà soprattutto la Florida a risentire di questi fenomeni mentre alcune isole del Pacifico potranno essere completamente sommerse e alcune megalopoli come Dacca in Bangladesh, Singapore e Tokyo saranno gravemente compromesse dall’innalzamento del livello degli oceani.
Askanews