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1 May 2024
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Editoriale

Ancora un omicidio a Zurigo

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angelo

Ancora sangue sulle strade di Zurigo. Ancora sangue italiano. Sabato notte, poco prima delle nove in pieno centro, sulla Langstrasse, un quaranten­ne spara cinque colpi ad un coetaneo. Tutti e due sono italiani e sembra si cono­scessero. I soccorritori ten­tano di salvare l’uomo che però muore subito. La po­lizia intercetta il presunto colpevole a pochi isolati di distanza. Ha ancora l’arma con sé. Una tragica serata. A Zurigo migliaia di italia­ni festeggiavano nei locali l’8 marzo. Ma in centro, nel quartiere a luci rosse due italiani litigavano tra di loro passando alle vie di fatto nella maniera più cruenta. La vittima lavorava come addetto alla sicurezza in un loca­le. Della persona arresta­ta ad oggi si conosce poco. Così come ancora poco chiari appaiono dinamica e movente dell’omicidio. A noi non resta che fornire la fredda cronaca nell’angoscia che la descrizione di questi avveni­menti provoca in chi scrive e quindi anche in chi legge. La violenza imperversa in queste gelide metropoli d’Europa e ormai troppo spesso torniamo ad essere noi italiani i protago­nisti. Non possiamo che regi­strare l’indignazione della co­munità italiana di Zurigo che è sempre stata estranea e ne­mica di qualsia­si for­ma di violen­za. Non possia­mo che ribadire la necessità di un mondo senza armi e sottoli­neare che gli italiani di Zurigo ancora oggi raccolgono le fir­me per una iniziativa popolare in tal senso. Ma purtroppo armi e violenza ci sono e gli episodi come quelli di sabato esisto­no ed è inutile ignorarli o far finta di niente. E come spesso accade gli italiani diventano protagonisti delle cronache dei media estere per questi motivi, il che davvero non ci fa onore. Non conosciamo i motivi che abbiano pro­vocato l’episodio, quando chiudiamo il giornale anco­ra non è giunto il comuni­cato della Polizia dal quale si poteva intuire qualcosa di più. Possiamo solo dire che oggi si deve sperare che orrori come questo non debbano accadere. Ma pur­troppo credo che non ci re­sti che la speranza.

redazione@lapagina.ch

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1 commento

Vito Telesca 29 November 2009 at 15:17

Purtroppo tutto questo avviene quando una persona e ingnorante, e in Svizzera ci sono tanti Emmigrati Italiani che sono rimasti ingnoranti, che ancora non la vogliono capire che ad essere tesstardi porta solo ad una soluzione: ELLIMINAZIONE. Perchè si e arrivato a questo? forse perche ho uno ho l’altro si voleva spiegare e l’altro ingnorava tutto questo non volendolo neanche ascoltarlo. Io sto parlando di esperienza attualmente mi trovo anch’io in una situazione del genere,in una situazione assurda quasi impossibile spiegare non essendo molto isstruito.La mia situazione: Dopo quasi mezzo secolo di lavoro ha Zurigo sono rientrato definitivamente in Italia a causa di un incidente spettacolare che ho avuto nel 2004 ha Kussnacht ZH, di questo incidente mi hanno essarcito come INVALIDO MENTALE. Ha Zurigo ho lasciato un Figlio di 30anni e mia Moglie da me seporata dal 1992 al mio rientro in Italia incaricò a mio Figlio di gestire la somma di 325000._Fr. che erano investiti in Borse, dopo di chè gli donnai anche due APPARTAMENTI in Sicilia frutto di mezzo secolo di durro lavore ha Zurigo del valore di circa, 340000._Euro non risservandomi niente. La mia ex Moglie che ha sempre vissuta dentro alla sua gelosia morbosa fece scaricareha mio Figlio tutto il mio CONTO NON LASCIANDO NEANCHE UN CENTESSIMO,dopo di chè mi buttarano anche fuori Casa. E dal mese di luglio di quest’anno che vivo come un BARBONE in mezzo alle Campagne di Case abbandonate senza Finestre e senze Porte tra TOPI E SERPENTI. Centinai sono stat i miei tentativi a trovare un accordo, a restituirmi almeno il minimo a modo che io possa vivere dignitossamente nella civiltà UMANA. Tutti i messaggi ho Lettere che ho scritto a mio Figlio sono state ingnorate di tutti questi messaggi e Lettere mi risponde la mia ex dicendo: tu non avrai niente vattene via il piu lontano possibile. Cosa pensate come mi sento io? di tutto questo non ho RABBIA? secondo voi non devo venire ha Zurigo con una PISTOLA? Ma perchè non si può disscuttere civilmente? a chi mi devo rivolgere a poter disscutere civilmente? non essiste una comunità Umana? oppure chi mi aiuta a darmi dei soldi per poter comperare una PISTOLA? Vi prego aiutatemi a poter vivere in pace.

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