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19 April 2024
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STORIE di Gianni Farina

Caro sindaco Lionel Fournier Caro presidente Luigi Caracciolo Caro Gianni, cari amici di Rombas

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Buone vacanze nel segno dell’amicizia e della solidarietà

Vi scrivo a nome del Gruppo del partito democratico alla Camera dei Deputati per ringraziarvi del contributo che avete voluto inviarci a sostegno delle popolazioni italiane colpite dalla catena di eventi sismici dello scorso 24 agosto.
La somma è stata versata presso il conto corrente della Protezione civile che sta affrontando l’emergenza e, speriamo al più presto, anche la ricostruzione.
Abbiamo chiesto al commissario straordinario Vasco Errani di destinare la raccolta ad un’opera che possa essere riconducibile al nostro Gruppo.
Vi ringraziamo molto per questo gesto di solidarietà, e con voi il nostro collega Gianni Farina per aver promosso l’iniziativa: segno tangibile dell’amore per il nostro paese e per gli italiani nel resto d’Europa. Saper di non esser soli in questa terribile vicenda, rincuora e fa ben sperare sulle sorti del nostro continente. Vi terrò aggiornati sull’utilizzo dei fondi.
Un caro saluto.
Ettore Rosato.
Buone vacanze a voi, cari compatrioti di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto,  Smerillo e Montefalcone Appennino, delle regioni colpite dal sisma i cui cittadini vivono momenti difficili, spesso drammatici, e hanno, perciò, bisogno di tutta la nostra solidarietà.
Buone vacanze a Luigi Caracciolo, agli amici delle “amicale franco-italienne” della Lorena, con un grazie per il sostegno, generoso e appassionato, dato alle popolazioni colpite a cui hanno rivolto un pensiero solidale di vicinanza e amicizia.
Buone vacanze agli amici de “ la pagina” che ci seguono da anni dimostrandoci l’affetto e l’amicizia di sempre. Buone vacanze ai nostri emigrati in Svizzera ovunque essi potranno vivere alcune settimane di tranquillità lontano dagli impegni quotidiani.
Molti di voi torneranno nel bel Paese per riabbracciare i loro parenti, ritrovare i villaggi ove vissero i loro genitori o rivivere parte della loro storia giovanile.
Tanti si faranno cullare dall’onda del mare. Altri cercheranno ristoro nell’alto dei colli, nelle montagne della Sila e dell’Abruzzo o più su ad ammirare le guglie delle rosee dolomiti.
Altri ancora andranno alla ricerca di esotici paradisi per riscoprire la gioia dell’avventura e di nuove conoscenze.
L’augurio mio è che tutto avvenga nel segno delle aspettative cullate nei mesi di attesa.
Non tutto, purtroppo, è come vorremmo.
La nostra Italia e devastata dagli incendi dolosi provocati da atti criminogeni che stanno distruggendo un patrimonio naturale di straordinaria bellezza nei luoghi più incantevoli della penisola. Ai nostri porti bussano quotidianamente migliaia di poveri disperati in fuga dalle terre della loro miseria e dalle guerre fratricide. L’Italia è purtroppo sola nell’affrontare un evento epocale che impone uno sforzo straordinario: sul piano organizzativo e, anche soprattutto, umano. Sola tra l’indifferenza delle nazioni dell’Unione europea che stanno abdicando ai loro obblighi di reciproco aiuto e solidarietà.
E per chi va per il mondo, che si tratti del mediterraneo o di terre lontane, la massima attenzione alla vostra sicurezza.
Il vostro scriba non ama l’estate. In genere, nemmeno le vacanze. È il periodo in cui viene rapito dalla noia dopo aver atteso, peraltro, un momento di sano riposo.
Me ne andrò qualche settimana in Valtellina
Ritroverò i miei cari, e la madre di novanta e sette primavere.
Con quel viso scavato in cui puoi contare le rughe della sua quasi centenaria esistenza e gli occhi spenti che non amano la luce se non per scoprire il volto del figliol prodigo al ritorno al suo casolare.
Porterò con me l’amica d’acciaio “Fausto Coppi” cercando, con tutte le forze rimaste, di vincere l’eterna sfida con i tornanti del Gavia e dello Stelvio, adagiandomi, sfinito e felice, sulle panche del rifugio nella gioia della vittoria. Oppure mi arresterò sul ciglio dell’ erta  guardando, con nostalgia,  all’insù, al tempo in cui nulla – nemmeno la tempesta – avrebbe arrestato la corsa verso la vetta.
Se la stagione sarà buona, andrò, talvolta, per le pinete della valle in cerca dei funghi porcini.
È  bello scoprire una folta famiglia di bruni porcini: il babbo, la mamma i piccini sortiti dal muschio da sembrarti in attesa di una mano amica.
Li osservi e quasi ne provi timore il doverli carpire al morbido talamo da cui sono sorti al primo chiarore dell’alba. Cari e care amici e amiche, ci rivedremo a settembre.
E sarà dolce, come sempre, ritrovarvi. Auguri!!
[email protected]

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